Balnerari, Corsini: «Il Parlamento reintroduca il riconoscimento del valore aziendale» | la CRONACA di RAVENNA

Balnerari, Corsini: «Il Parlamento reintroduca il riconoscimento del valore aziendale»

“Nel testo uscito dal Consiglio dei ministri questo criterio è sparito. Non possiamo accettare questo passo indietro. Vanno tutelati e riconosciuti gli investimenti fatti dalle imprese»

24 febbraio 2022 - Concessioni balneari. Corsini: “Nel testo uscito dal Consiglio dei ministri sparito il riconoscimento del valore aziendale. Non possiamo accettare questo passo indietro. Vanno tutelati e riconosciuti gli investimenti fatti dalle imprese. Il Parlamento corregga e coinvolga le Regioni per rispettare le specificità dei territori”

L’assessore: “Occorre dare il giusto riconoscimento a chi ha fatto in questi anni investimenti importanti, dando un ottimo servizi ai turisti e contribuendo alla cura del nostro litorale”

Bologna – “Una decisione incomprensibile. Togliere il valore aziendale di impresa tra i criteri delle future procedure di assegnazione e di indennizzo delle concessioni balneari è un grave passo indietro e un danno per tutte le imprese dell’Emilia-Romagna che in questi anni hanno dato qualificati servizi ai turisti e hanno contribuito alla cura del nostro litorale”.

Così l’assessore regionale a Turismo e Commercio, Andrea Corsini, alla notizia dello stralcio da parte del valore aziendale di impresa in un emendamento del decreto Concorrenza.

“Il Parlamento deve correggere- prosegue l’assessore-. Il valore aziendale non è un privilegio ma il giusto riconoscimento che merita chi ha fatto investimenti e deve essere tutelato anche con indennizzi, come avviene peraltro per altre attività economiche”.

“L’abbiamo detto e ribadiamo che la Direttiva Bolkestein vada applicata- aggiunge Corsini- ma sulla base di criteri che avevamo indicato nel nostro documento - condiviso con i comuni costieri e le associazioni di categoria -, e che sembrava fossero stati in gran parte recepiti all’interno della riforma licenziata dal Consiglio dei ministri nei giorni scorsi”.

“È necessario che questi criteri siano presenti- chiude l’assessore- e che nell’iter di approvazione parlamentare della legge, vengano coinvolte le Regioni per rispettare le specificità dei territori. Solo così potremo avere una legge applicabile e giusta che contempera la concorrenza e la tutela delle piccole imprese e del lavoro”.


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