RAVENNA FESTIVAL/ L’assassino racconta. John Lennon e i “fab four” in uno spettacolo alla Rocca | la CRONACA di RAVENNA

RAVENNA FESTIVAL/ L’assassino racconta. John Lennon e i “fab four” in uno spettacolo alla Rocca

Testo e musica si intrecciano in “Ho ucciso i Beatles” di Stefano Valanzuolo, in scena questa sera

08 luglio 2020 - I due spettacoli in programma oggi e domani alla Rocca Brancaleone per il Ravenna Festival hanno una caratteristica in comune: portano entrambi la firma di giornalisti esperti di musica che sono al contempo affermati autori teatrali. Mentre domani sarà la volta di “Ci sono giorni che non accadono mai” di Valerio Cappelli, questa sera andrà in scena l’atto unico per cantante, attore e quartetto d’archi “Ho ucciso i Beatles” di Stefano Valanzuolo.
Napoletano, critico musicale del quotidiano Il Mattino e collaboratore di Rai Radio 3, Valanzuolo aveva già realizzato uno spettacolo sulle canzoni dei Beatles con l’aggiunta di testi, “The Fool on the Hill”, che con la partecipazione di Michele Riondino e poi di Alessandro Haber girò diverse piazze. Ma “Ho ucciso i Beatles”, che prima di approdare a Ravenna è stato rappresentato con successo in prima assoluta tre giorni fa a Salerno per il Napoli Teatro Festival, è di segno completamente diverso dal lavoro precedente, dal quale pure trae origine.
In un anno in cui si susseguono le ricorrenze legate ai quattro di Liverpool (sessant’anni dalla nascita dei Beatles, cinquanta dallo scioglimento, ottanta dalla nascita di John Lennon e quaranta dalla sua morte), Stefano Valanzuolo ha ideato uno spettacolo teatrale con musiche incentrandolo sulla figura dell’assassino di John Lennon, Mark David Chapman, che è tuttora detenuto nelle carceri statunitensi per il delitto commesso l’8 dicembre 1980 davanti al Dakota, il palazzo di Manhattan dove Lennon abitava con Yoko Ono.
Le canzoni dei Beatles, affidate alla voce di Sarah Jane Morris e agli strumenti del Solis String Quartet nella trascrizione e nell’arrangiamento di Antonio Di Francia, entrano così a far parte della narrazione; il loro ruolo è di esprimere e di sottolineare emozioni e stati d’animo del protagonista, interpretato da Paolo Cresta. La regia dello spettacolo è di Pierluigi Iorio.
Abbiamo rivolto qualche domanda all’autore.


Stefano Valanzuolo, come è nata l’idea di fare dell’assassino di John Lennon il protagonista del tuo spettacolo?
"Sentivo la necessità di una chiave di lettura che non fosse il semplice “vi racconto i Beatles”, ma che avesse un carattere specifico. Ho pensato a un io narrante e l’ho individuato in Mark David Chapman, una figura molto complessa che ha lasciato tante testimonianze scritte, soprattutto nei verbali d’interrogatorio; insomma, una persona intorno alla quale si poteva imbastire una storia. In realtà questo è il racconto di un personaggio dissociato, pieno di problemi, che era cresciuto nel mito dei Beatles e di Lennon in particolare. A un certo punto, sovrastato dalla figura di John Lennon che ormai era diventato un mito, una figura ingombrante che si paragonava addirittura a Gesù Cristo, Chapman decise di ribellarsi.

Nella vicenda ha un ruolo importante il romanzo di J.D. Salinger “Il giovane Holden”, vero?
"Quando fu arrestato, Chapman aveva in tasca un libro, “Il giovane Holden” appunto, che per lui era una sorta di oggetto di culto. Il titolo originale del romanzo di Salinger è “The Catcher in the Rye”, che potremmo tradurre come “l’acchiappatore nella segale”: è un modo di dire per indicare qualcuno che ti salva in un momento di difficoltà. Chapman investì se stesso del compito di salvare John Lennon dall’abisso di superbia in cui lo vedeva calarsi; ma l’unico modo di farlo che aveva lui, ex guardia giurata con problemi mentali, era quello di ucciderlo.

Chapman, quindi, non era in grado di comprendere la reale entità del suo gesto.
Lui vide il suo delitto come un un gesto salvifico, come l’aver tirato fuori Lennon dalla segale; nel corso del racconto vedremo però pian piano come in realtà Chapman, cresciuto in una famiglia piena di problemi, con un padre crudele, volesse essere lui stesso tirato fuori, ma senza riuscirci mai.
Quello che va in scena è una specie di lungo monologo allucinato in cui l’assassino, rivolgendosi a un interlocutore che non sappiamo chi sia, cerca di spiegare i motivi per cui ha commesso il delitto avanzando continuamente giustificazioni per se stesso. Alla fine, capiamo che l’ha fatto perché qualcuno si accorgesse di lui, per essere salvato da quell’abisso di mediocrità, da quella segale, in cui era calato".

Qual è il ruolo della musica nello spettacolo?
"Il testo trova pause nelle canzoni, che si riferiscono sempre a momenti di vita di Chapman. Per fare solo un paio di esempi, quando lui racconta del suo essere un personaggio isolato che guarda tutto da lontano, ascoltiamo “The Fool on the Hill”; oppure “Yesterday”, la canzone dei rimpianti, nel momento in cui tutto si infrange. Sono canzoni che hanno a che fare con la narrazione e che vengono affidate alla voce di Sarah Jane Morris in maniera del tutto nuova. In definitiva, la musica che ascoltiamo è una proiezione del pensiero di Chapman. In scena lui pensa, pensa, pensa e ogni tanto la sua mente si apre in grandi pause musicali".

Come hai scelto i musicisti che partecipano a “Ho ucciso i Beatles”?

"La voce cantante doveva essere in grado di dare un segno e un senso alle canzoni perché non risultassero semplicemente delle cover, cosa che non volevo, e ho pensato subito a Sarah Jane Morris; il Quartetto Solis collabora da tempo con cantanti di vari generi come Noa, Peppe Servillo, Fiorella Mannoia ed è capace di riprendere le canzoni dei Beatles non come semplice citazione, ma in modo nuovo e diverso".

Patrizia Luppi


© copyright la Cronaca di Ravenna
CONDIVIDI

Altro da:
Cultura

Tutto esaurito per il laboratorio-spettacolo "'Opera da tre soldi"

Gli attestati ai 16 allievi-attori protagonisti e premiazione come membri onorari ...

Tutto esaurito per il laboratorio-spettacolo "'Opera da tre soldi"

Gli attestati ai 16 allievi-attori protagonisti e premiazione come membri onorari ...

Al via la campagna abbonamenti a "La Stagione dei Teatri". Un totale di 20 appuntamenti

Da lunedì 22 luglio, chi si abbona entro il 3 agosto potrà usufruire di tariffe scontate ...

Al via la campagna abbonamenti a "La Stagione dei Teatri". Un totale di 20 appuntamenti

Da lunedì 22 luglio, chi si abbona entro il 3 agosto potrà usufruire di tariffe scontate ...

Riccardo Muti sul podio  della Banda Musicale della Polizia di Stato

Martedì 2 luglio, il concerto è alle 21 al Pala De André. Muti dirige la Sinfonia ...

Riccardo Muti sul podio  della Banda Musicale della Polizia di Stato

Martedì 2 luglio, il concerto è alle 21 al Pala De André. Muti dirige la Sinfonia ...

Biscotti Saltari

Sopra le righe

"Strùffati": Comune e Prefettura in difesa delle persone vittime di truffe. Il video con Maria Pia Timo

Tornano le azioni sul territorio. Si parte martedì 9 aprile alle 20.30 all'Almagià ...

Ortazzo, «lo scandalo continua»

Gli ambientalisti: «Il Parco del Delta non emette alcun cenno risoluto rispetto a ...

Dialogo sul Mediterraneo. INTERVISTA a Marc Lazar

È uno dei due protagonisti con l’ex Ministro Marco Minniti, del dibattito organizzato ...

Architettura, «una nuova visione con al centro la qualità». INTERVISTA

Come sfuggire alla schiavitù nei confronti delle logiche di mercato. Ne parla Marco ...

Salvò al mondo la Domus dei Tappeti di Pietra

RavennAntica intitoli uno spazio pubblico a Ezio Fedele Brini

Prospettiva Dante. Giancarlo Giannini incanta il pubblico

L'attore italiano ha aperto la XII edizione del festival promosso dalla Fondazione ...

Celebrato il 702esimo annuale di Dante. LE FOTO

Dalla prolusione alla Biblioteca Classense all'Offerta dell'Olio

Alluvione/ Oltre 600 firme per la petizione “Stop al pagamento delle utenze"

Promossa da una cittadina di Fornace Zarattini, Alessandra Musumeci. «Eni, Hera, ...