Cultura
La voce nel musical, cosa e come studiare
Angelo Fernando Galeano e Valentina Cavazzuti ne parleranno domenica 21 a mezzogiorno, nella giornata finale di “La Voce Artistica”, il corso internazionale di foniatria e logopedia in programma al Teatro Alighieri e organizzato da Franco Fussi
20 novembre 2021 - Fra le decine di relatori e ospiti della XII edizione di “La Voce Artistica”, il corso internazionale biennale di foniatria e logopedia in programma al Teatro Alighieri fino a domenica 21 novembre, ci sono moltissimi esperti di canto.
Fra questi, il musicista Angelo Fernando Galeano – notissimo nel mondo delle sette note, fra le altre cose, per il suo seguito blog “ditantipalpiti” – e la giovane cantante e studiosa emiliana Valentina Cavazzuti, sono uniti da un importante lavoro in comune: hanno scritto e pubblicato, assieme a Franco Fussi (il foniatra ravennate che è ideatore e “deus ex machina” del Festival) il libro “La voce nel musical”, edito da Volontè&Co.
E assieme parleranno di qualità del suono nel musical in un workshop in programma domenica a mezzogiorno, nella giornata finale dell’evento.
La voce nel musical è un tema molto specifico. Da dove nasce questo testo e che rilievo ha in ambito musicale?
Lo abbiamo realizzato assieme durante il lockdown: è stato il nostro modo per materializzarci nel periodo della pandemia. Crediamo che possa porsi come un libro fondamentale per i vocalist nel musical theatre internazionale: oggi è solo in Italiano, ma speriamo che l’editore accetti presto di tradurlo in inglese. È comunque un testo che mancava: nel quale affrontiamo il tema non solo dal punto di vista storico e stilistico, ma anche sotto gli aspetti meccanico, fisiologico, didattico… Ne siamo davvero orgogliosi.
Presentarlo durante La Voce Artistica è un ulteriore motivo di soddisfazione?
Fernando. Decisamente sì. L’appuntamento ravennate è un momento necessario per tutti noi, è come mettere in carica il cellulare, ricaricare le batterie dal lavoro quotidiano. Significa ritrovarsi ogni due anni con persone che parlano il tuo stesso linguaggio, che hanno i tuoi medesimi valori, un percorso comune: che siano luminari o giovani ricercatori, cantanti o insegnanti, nessuno di noi può più fare a meno di La Voce Artistica.
Valentina. Io ho iniziato a frequentare il festival quand’ero ancora una ricercatrice e stavo fra il pubblico. Poi ho fatto un master con Franco Fussi, due anni fa sono stata per la prima volta una relatrice e ora mi trovo addirittura a presentare un libro…
Cosa rappresenta per chi è nel vostro settore questo appuntamento?
Grazie all’intuizione di Fussi, La Voce Artistica è diventato il luogo nel quale la didattica del canto, finalmente, non è più a un livello empirico come accadeva in passato, ma è finalmente diventata oggettiva, ecumenica. Anche solo per questo, il festival è un momento fondamentale. Oltre a essere, appunto, un momento in cui tutti noi ci ritroviamo assieme, e abbiamo la possibilità di confrontarci, di imparare l’uno dall’altro. E Franco Fussi è veramente il faro della nostra rotta…
© copyright la Cronaca di Ravenna
Fra questi, il musicista Angelo Fernando Galeano – notissimo nel mondo delle sette note, fra le altre cose, per il suo seguito blog “ditantipalpiti” – e la giovane cantante e studiosa emiliana Valentina Cavazzuti, sono uniti da un importante lavoro in comune: hanno scritto e pubblicato, assieme a Franco Fussi (il foniatra ravennate che è ideatore e “deus ex machina” del Festival) il libro “La voce nel musical”, edito da Volontè&Co.
E assieme parleranno di qualità del suono nel musical in un workshop in programma domenica a mezzogiorno, nella giornata finale dell’evento.
La voce nel musical è un tema molto specifico. Da dove nasce questo testo e che rilievo ha in ambito musicale?
Lo abbiamo realizzato assieme durante il lockdown: è stato il nostro modo per materializzarci nel periodo della pandemia. Crediamo che possa porsi come un libro fondamentale per i vocalist nel musical theatre internazionale: oggi è solo in Italiano, ma speriamo che l’editore accetti presto di tradurlo in inglese. È comunque un testo che mancava: nel quale affrontiamo il tema non solo dal punto di vista storico e stilistico, ma anche sotto gli aspetti meccanico, fisiologico, didattico… Ne siamo davvero orgogliosi.
Presentarlo durante La Voce Artistica è un ulteriore motivo di soddisfazione?
Fernando. Decisamente sì. L’appuntamento ravennate è un momento necessario per tutti noi, è come mettere in carica il cellulare, ricaricare le batterie dal lavoro quotidiano. Significa ritrovarsi ogni due anni con persone che parlano il tuo stesso linguaggio, che hanno i tuoi medesimi valori, un percorso comune: che siano luminari o giovani ricercatori, cantanti o insegnanti, nessuno di noi può più fare a meno di La Voce Artistica.
Valentina. Io ho iniziato a frequentare il festival quand’ero ancora una ricercatrice e stavo fra il pubblico. Poi ho fatto un master con Franco Fussi, due anni fa sono stata per la prima volta una relatrice e ora mi trovo addirittura a presentare un libro…
Cosa rappresenta per chi è nel vostro settore questo appuntamento?
Grazie all’intuizione di Fussi, La Voce Artistica è diventato il luogo nel quale la didattica del canto, finalmente, non è più a un livello empirico come accadeva in passato, ma è finalmente diventata oggettiva, ecumenica. Anche solo per questo, il festival è un momento fondamentale. Oltre a essere, appunto, un momento in cui tutti noi ci ritroviamo assieme, e abbiamo la possibilità di confrontarci, di imparare l’uno dall’altro. E Franco Fussi è veramente il faro della nostra rotta…
© copyright la Cronaca di Ravenna