Ex caserma Alighieri. «Gli imprevisti erano prevedibili. L'avventata promessa del sindaco ha a che fare con la programmazione del voto?» | la CRONACA di RAVENNA

Ex caserma Alighieri. «Gli imprevisti erano prevedibili. L'avventata promessa del sindaco ha a che fare con la programmazione del voto?»

"Ravenna in Comune": «Disse che il parco sarebbe stato a disposizione dei cittadini entro l'estate»

13 novembre 2021 - «Il 16 settembre scorso prendevamo bonariamente in giro de Pascale e la sua promessa di fare dell’ex caserma un parco entro l’estate 2021. Postavamo - dice Ravenna in Comune - un’immagine eloquente dello stato dei lavori che, impietosamente, rivelava la loro lontananza dalla conclusione. Oggi è costretta ad ammetterlo anche l’assessora Del Conte (mentre de Pascale se ne sta zitto): «Il cantiere è attualmente chiuso». Ci sono stati degli imprevisti, ha raccontato. Come per il palazzetto, gli uffici comunali e più o meno come accade per tutti gli annunci del Sindaco».

«I giornali, questa volta, non la mettono giù morbida: «Il parco all’ex caserma pronto entro l’estate (scorsa)»; «Ex caserma Alighieri, i tempi si allungano»; «Parco nell'ex caserma, bonifica “complicata” rallenta il progetto»; ecc.».
L’assessora dice che «l’attività riprenderà per la caratterizzazione dell’area, come richiesto da Arpae per valutare eventuali inquinanti e procedere con la rimozione». Tutta colpa di alcune cisterne e contenitori dell’olio: «Non erano previsti e nemmeno visibili». Prima la colpa era stata data all’amianto: «La bonifica dell’area dall’amianto è stata completata e questo può rassicurare i cittadini». Presto toccherà a «un'analisi del rischio, anch'essa sottoposta all'autorizzazione di Arpae».

E poi stanno andando avanti le indagini archeologiche: «Le attività finora svolte riguardano la revisione degli studi finora noti sulla zona e delle fonti edite, e poi la realizzazione di indagini geofisiche su zone a campione, l'esecuzione di carotaggi».

«All’appello degli “imprevisti” sembra mancare solo l’invasione delle cavallette, conclude Ravenna in Comune. A ben guardare, però, a differenza che per le cavallette di John Belushi, tutti gli “imprevisti” non si sarebbero detti così imprevedibili. E allora perché all’inizio dell’anno de Pascale era certo di poter promettere: «Siamo un anno in anticipo rispetto ai tempi dettati dal bando regionale però vogliamo mettere il parco a disposizione dei cittadini entro l’estate?». Tutto considerato, l’unica certezza era che ci sarebbero state le elezioni comunali. Forse che la ragione dell’avventata promessa più che con la programmazione dei lavori avesse a che fare con la programmazione del voto?».


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