Politica
Regione, l'assemblea dà il via libera a 9,7 milioni di ristori
L'assessore Corsini: "Al fianco dei nostri imprenditori. A un anno dal primo lockdown destinati circa 54 milioni di euro, provvedimenti condivisi con i territori"
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31 marzo 2021 - L’Emilia-Romagna interviene ancora con nuovi ristori pari a 9,7 milioni di euro per sostenere i settori più colpiti dalla pandemia: turismo, cultura, ristorazione senza somministrazione (quale, ad esempio, quella su treni, navi e attività di catering) e terzo settore.
È stato, infatti, approvato oggi dall’Assemblea legislativa senza voti contrari il progetto di legge della Giunta regionale che, nei giorni scorsi, era stato illustrato in udienza conoscitiva in Commissione Politiche economiche alle associazioni di categoria.
Questi fondi si aggiungono ai 34,9 milioni stanziati a partire dal 2020 per bar e ristoranti (21 milioni), stabilimenti balneari (5 milioni), agenzie di viaggio (1,7 milioni), imprese ricettive delle zone montane (2 milioni), agriturismi (1 milione), gestori piscine (1,5 milioni), attività escursionistiche delle motonavi (200mila euro), oltre al contributo integrativo per i gestori delle edicole (500mila euro) e al bando per taxi e Ncc in corso (2 milioni).
E in attesa dei fondi del Decreto sostegni, che metterà a disposizione dell’Emilia-Romagna oltre 9,3 milioni di euro. Risorse che saranno distribuite, grazie a una convenzione con Unioncamere, a discoteche e sale da ballo (3 milioni), palestre (2 milioni), cinema (1 milione), imprese culturali (1 milione e 360mila), spettacolo viaggiante (1 milione) e ambulanti delle fiere (1 milione).
Un totale, quindi, pari a poco meno di 54 milioni di euro che arriveranno direttamente sui conti correnti delle imprese come contributi a fondo perduto.
“Una misura necessaria e giusta per aiutare i nostri imprenditori a tamponare una situazione sempre più difficile- afferma l’assessore a Turismo e Commercio, Andrea Corsini-. Stiamo facendo tutto il possibile per sostenere un tessuto produttivo fondamentale per l’Emilia-Romagna. A un anno dal primo lockdown abbiamo destinato circa 54 milioni di euro a settori importanti per l’economia dell’Emilia-Romagna che, per le loro caratteristiche, hanno sopportato il peso maggiore delle limitazioni adottate per contenere il diffondersi della pandemia. Una nuova iniezione di liquidità cui seguiranno a breve altri fondi per attività non ancora comprese nei ristori regionali, in attesa che gli effetti della campagna vaccinale ci accompagnino alla vera ripresa”.
“Vogliamo agire in fretta e bene- prosegue Corsini-, per questo, come siamo abituati a fare, abbiamo condiviso i provvedimenti con i territori e gli operatori economici, ma abbiamo bisogno che anche il Governo faccia la sua parte sostenendo il turismo in tutti i modi: con le risorse, che devono essere congrue e rapide e con le decisioni che non devono danneggiare le nostre imprese”.
Turismo, cultura, ristorazione e terzo settore: 9,7 milioni per le attività colpite dall’emergenza sanitaria
In dettaglio il nuovo progetto di legge, che sarà presentato entro marzo in Aula per l’approvazione definitiva, prevede ristori per guide turistiche (1 milione di euro), maestri di sci, discipline alpine, fondo e snowboard (1 milione di euro), operatori del settore culturale creativo (600mila euro), organizzazioni di volontariato (1 milione di euro) e attività di ristorazione senza somministrazione con preparazione di cibi da asporto, di gelateria e pasticceria, di ristorazione su treni e navi e catering per eventi (4 milioni di euro).
A queste misure si aggiungono 2 milioni di euro per sostenere le attività produttive già colpite dal Covid, le famiglie e le persone in condizione di grave fragilità economica e sociale dei territori alluvionati dalla rotta del Panaro del 6 dicembre scorso nei Comuni di Nonantola, Castelfranco Emilia, Campogalliano e Modena.
Infine, 100mila euro sono destinati a coprire le spese di assistenza tecnica per la gestione dei ristori e per l'attuazione di misure di sostegno alle imprese attraverso convenzioni con Unioncamere.
© copyright la Cronaca di Ravenna
È stato, infatti, approvato oggi dall’Assemblea legislativa senza voti contrari il progetto di legge della Giunta regionale che, nei giorni scorsi, era stato illustrato in udienza conoscitiva in Commissione Politiche economiche alle associazioni di categoria.
Questi fondi si aggiungono ai 34,9 milioni stanziati a partire dal 2020 per bar e ristoranti (21 milioni), stabilimenti balneari (5 milioni), agenzie di viaggio (1,7 milioni), imprese ricettive delle zone montane (2 milioni), agriturismi (1 milione), gestori piscine (1,5 milioni), attività escursionistiche delle motonavi (200mila euro), oltre al contributo integrativo per i gestori delle edicole (500mila euro) e al bando per taxi e Ncc in corso (2 milioni).
E in attesa dei fondi del Decreto sostegni, che metterà a disposizione dell’Emilia-Romagna oltre 9,3 milioni di euro. Risorse che saranno distribuite, grazie a una convenzione con Unioncamere, a discoteche e sale da ballo (3 milioni), palestre (2 milioni), cinema (1 milione), imprese culturali (1 milione e 360mila), spettacolo viaggiante (1 milione) e ambulanti delle fiere (1 milione).
Un totale, quindi, pari a poco meno di 54 milioni di euro che arriveranno direttamente sui conti correnti delle imprese come contributi a fondo perduto.
“Una misura necessaria e giusta per aiutare i nostri imprenditori a tamponare una situazione sempre più difficile- afferma l’assessore a Turismo e Commercio, Andrea Corsini-. Stiamo facendo tutto il possibile per sostenere un tessuto produttivo fondamentale per l’Emilia-Romagna. A un anno dal primo lockdown abbiamo destinato circa 54 milioni di euro a settori importanti per l’economia dell’Emilia-Romagna che, per le loro caratteristiche, hanno sopportato il peso maggiore delle limitazioni adottate per contenere il diffondersi della pandemia. Una nuova iniezione di liquidità cui seguiranno a breve altri fondi per attività non ancora comprese nei ristori regionali, in attesa che gli effetti della campagna vaccinale ci accompagnino alla vera ripresa”.
“Vogliamo agire in fretta e bene- prosegue Corsini-, per questo, come siamo abituati a fare, abbiamo condiviso i provvedimenti con i territori e gli operatori economici, ma abbiamo bisogno che anche il Governo faccia la sua parte sostenendo il turismo in tutti i modi: con le risorse, che devono essere congrue e rapide e con le decisioni che non devono danneggiare le nostre imprese”.
Turismo, cultura, ristorazione e terzo settore: 9,7 milioni per le attività colpite dall’emergenza sanitaria
In dettaglio il nuovo progetto di legge, che sarà presentato entro marzo in Aula per l’approvazione definitiva, prevede ristori per guide turistiche (1 milione di euro), maestri di sci, discipline alpine, fondo e snowboard (1 milione di euro), operatori del settore culturale creativo (600mila euro), organizzazioni di volontariato (1 milione di euro) e attività di ristorazione senza somministrazione con preparazione di cibi da asporto, di gelateria e pasticceria, di ristorazione su treni e navi e catering per eventi (4 milioni di euro).
A queste misure si aggiungono 2 milioni di euro per sostenere le attività produttive già colpite dal Covid, le famiglie e le persone in condizione di grave fragilità economica e sociale dei territori alluvionati dalla rotta del Panaro del 6 dicembre scorso nei Comuni di Nonantola, Castelfranco Emilia, Campogalliano e Modena.
Infine, 100mila euro sono destinati a coprire le spese di assistenza tecnica per la gestione dei ristori e per l'attuazione di misure di sostegno alle imprese attraverso convenzioni con Unioncamere.
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