Cultura
Il Labirinto in mosaico nel giardino davanti al carcere ha il patrocinio del Comitato nazionale per le celebrazioni dantesche
A progettarlo l'associazione Dis-ORDINE di Ravenna
![Il Labirinto in mosaico nel giardino davanti al carcere ha il patrocinio del Comitato nazionale per le celebrazioni dantesche](/file/articoli/th/articoli_3962.jpg)
23 marzo 2021 - L’opera che unisce Dante e il mosaico ottiene, in occasione del Dantedì, il patrocinio del Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Settecentenario dantesco. A progettarla è stata l’associazione Dis-ORDINE di Ravenna in occasione delle celebrazioni del Sommo Poeta.
L'opera pavimentale è stata realizzata nell'arco di due anni dal 2017 al 2019, recentemente completata con l'installazione di una teca poliedrica che periodicamente può ospitare l'esposizione di piccole opere. Uno scrigno sorvegliato dalle telecamere del carcere che ad ogni ora della giornata può essere il tramite per mostrare piccole opere realizzate con le mani, “simbolo di un saper fare che, soprattutto in questo momento che ci costringe alla distanza e alla comunicazione virtuale, abbiamo il dovere di difendere” dice l’associazione.
Davanti alla Casa circondariale è stato realizzato Il Giardino del Labirinto: un grande labirinto pavimentale in mosaico in via Port’Aurea, l’antica via di accesso da terra alla città, ispirato a quello della Basilica di San Vitale con 169 elementi decorativi riferiti agli elementi della natura presenti nell'opera di Dante, realizzati da artisti e mosaicisti di almeno quattro generazioni formati nelle Scuole d'Arte di Ravenna. Sono stati coinvolti gli ospiti della Casa Circondariale (attraverso un laboratorio organizzato internamente al carcere) e altre realtà. Molte le collaborazioni con mosaicisti e artisti internazionali di passaggio a Ravenna, dal Giappone, dalla Norvegia, da Israele. Partecipazione al progetto delle scuole di ogni ordine e grado, di centri per diversamente abili, suore di clausura, monaci tibetani e mosaicisti da tutto il mondo per Dante. https://dis-ordine.it/dis-ordine-a-portaurea/
L’iniziativa, non ha scopo di lucro, patrocinata e finanziata dal Comune di Ravenna con il sostegno degli assessorati alla Cultura, alle Politiche Sociali e all’Ambiente si è avviata per approfondire il tema “Dante Eco Green”. Il percorso è stato sviluppato attraverso moduli triangolari in mosaico, sia in richiamo alla tarsia triangolare presente nel labirinto di San Vitale, sia come traccia verso la direzione concettuale “E quindi uscimmo a riveder le stelle.” (Inferno XXXIV, 139).
© copyright la Cronaca di Ravenna
L'opera pavimentale è stata realizzata nell'arco di due anni dal 2017 al 2019, recentemente completata con l'installazione di una teca poliedrica che periodicamente può ospitare l'esposizione di piccole opere. Uno scrigno sorvegliato dalle telecamere del carcere che ad ogni ora della giornata può essere il tramite per mostrare piccole opere realizzate con le mani, “simbolo di un saper fare che, soprattutto in questo momento che ci costringe alla distanza e alla comunicazione virtuale, abbiamo il dovere di difendere” dice l’associazione.
Davanti alla Casa circondariale è stato realizzato Il Giardino del Labirinto: un grande labirinto pavimentale in mosaico in via Port’Aurea, l’antica via di accesso da terra alla città, ispirato a quello della Basilica di San Vitale con 169 elementi decorativi riferiti agli elementi della natura presenti nell'opera di Dante, realizzati da artisti e mosaicisti di almeno quattro generazioni formati nelle Scuole d'Arte di Ravenna. Sono stati coinvolti gli ospiti della Casa Circondariale (attraverso un laboratorio organizzato internamente al carcere) e altre realtà. Molte le collaborazioni con mosaicisti e artisti internazionali di passaggio a Ravenna, dal Giappone, dalla Norvegia, da Israele. Partecipazione al progetto delle scuole di ogni ordine e grado, di centri per diversamente abili, suore di clausura, monaci tibetani e mosaicisti da tutto il mondo per Dante. https://dis-ordine.it/dis-ordine-a-portaurea/
L’iniziativa, non ha scopo di lucro, patrocinata e finanziata dal Comune di Ravenna con il sostegno degli assessorati alla Cultura, alle Politiche Sociali e all’Ambiente si è avviata per approfondire il tema “Dante Eco Green”. Il percorso è stato sviluppato attraverso moduli triangolari in mosaico, sia in richiamo alla tarsia triangolare presente nel labirinto di San Vitale, sia come traccia verso la direzione concettuale “E quindi uscimmo a riveder le stelle.” (Inferno XXXIV, 139).
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