Politica
160 anni dall'Unità d'Italia. "Non dimentichiamo che Ravenna ne è stata protagonista"
Lo ricorda Giannantonio Mingozzi, socio del Capanno Garibaldi e dell'Accademia degli Incamminati
16 marzo 2021 - Giannantonio Mingozzi, socio del Capanno Garibaldi e dell'Accademia degli Incamminati, ricorda che il 17 marzo cade il 160° dell'Unità d'Italia, "una ricorrenza che i ravennati hanno sempre celebrato con il cuore e con sincera passione civica e risorgimentale.
Quest'anno le restrizioni e la pandemia ci impongono modalità che escludono il coinvolgimento popolare, ed è giusto cosi.
Ma ciò non significa dimenticare che Ravenna è una delle prime città italiane protagonista di quella scelta repubblicana e costituzionale, che ha offerto la vita di tanti giovani patrioti in difesa della Repubblica Romana, che ha soccorso e protetto Garibaldi e Anita, guidato la Resistenza e la lotta di Liberazione, votato Repubblica con la più alta percentuale al Referendum del 2 giugno'46, una città che con piazze, strade e monumenti ricorda tutti i giorni l'identità di un popolo che ha combattuto e vinto contro tanti oppressori.
E' giusto allora, continua Mingozzi, dedicare questo 160° a tutti i soci delle Associazioni, Società e Gruppi che volontariamente si adoperano per mantenere i luoghi e le testimonianze di quella storia, accompagnando studenti e visitatori e magari ricordando il mazziniano Primo Uccellini o Luigi Carlo Farini che con Cavour fu strenuo difensore dell'indipendenza d'Italia. Dieci anni fa celebrammo il 150° con oltre duecento iniziative che fecero di Ravenna una delle prime città italiane a ricevere il riconoscimento dalla Presidenza della Repubblica per la sensibilità e la consapevolezza storica dimostrata".
© copyright la Cronaca di Ravenna
Quest'anno le restrizioni e la pandemia ci impongono modalità che escludono il coinvolgimento popolare, ed è giusto cosi.
Ma ciò non significa dimenticare che Ravenna è una delle prime città italiane protagonista di quella scelta repubblicana e costituzionale, che ha offerto la vita di tanti giovani patrioti in difesa della Repubblica Romana, che ha soccorso e protetto Garibaldi e Anita, guidato la Resistenza e la lotta di Liberazione, votato Repubblica con la più alta percentuale al Referendum del 2 giugno'46, una città che con piazze, strade e monumenti ricorda tutti i giorni l'identità di un popolo che ha combattuto e vinto contro tanti oppressori.
E' giusto allora, continua Mingozzi, dedicare questo 160° a tutti i soci delle Associazioni, Società e Gruppi che volontariamente si adoperano per mantenere i luoghi e le testimonianze di quella storia, accompagnando studenti e visitatori e magari ricordando il mazziniano Primo Uccellini o Luigi Carlo Farini che con Cavour fu strenuo difensore dell'indipendenza d'Italia. Dieci anni fa celebrammo il 150° con oltre duecento iniziative che fecero di Ravenna una delle prime città italiane a ricevere il riconoscimento dalla Presidenza della Repubblica per la sensibilità e la consapevolezza storica dimostrata".
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