Cultura
Benigni terrà a battesimo la ripartenza delle Celebrazioni Dantesche
Leggerà Dante al Quirinale e in diretta Rai. Gli aventi a Ravenna
06 marzo 2021 - Tornano le celebrazioni per i 700 anni della morte di Dante. Il primo appuntamento è con Dantedì, in programma il 25 marzo, data che ogni anno scandisce il ricordo del Sommo Poeta. Si proseguirà con mostre, concerti, piccoli e grandi film, in Italia e all’estero.
“Le celebrazioni dei settecento anni dalla morte di Dante Alighieri – ha dichiarato in mattinata il Ministro della Cultura, Dario Franceschini aprendo la presentazione del ricco cartellone di appuntamenti – chiudono un triennio di iniziative rese possibili da una legge appositamente voluta per ricordare tre grandi personalità della cultura italiana: Leonardo, Raffaello e, per l’appunto, Dante. Tutti e tre hanno avuto e continuano ad avere una enorme influenza sul pensiero contemporaneo, ma Dante è senza dubbio il più universale e trasversale, capace come è di colpire in molteplici forme l’immaginario creativo: dal teatro alla musica, dall’arte figurativa alla scrittura, dal cinema alla danza, tutte le arti hanno interpretato o reinterpretato Dante e la sua opera, come testimoniano le diverse iniziative scelte dal Comitato tra le centinaia di proposte pervenute. Importante l’impegno della RAI, con un Dantedì straordinario, e delle tre città di Firenze, Ravenna e Verona, che hanno dato vita a un programma di manifestazioni di assoluto rilievo”.
Punto di forza nazionale del Dantedì sarà la lettura che Roberto Benigni farà dell’opera dantesca in diretta dal Quirinale, alle 19,15,alla presenza del Presidente Mattarella, in diretta su Rai Uno. Nella stessa giornata, a Ravenna, verranno inaugurati il nuovo Museo di Dante nei Chiostri Francescani e Casa Dante, poco distante, che aprirà i battenti ospitando un nucleo di opere concesse in prestito dalla Galleria degli Uffizi di Firenze. E’ chiaro che ogni appuntamento dovrà fare i conti con le restrizioni anti-Covid.
Le iniziative sostenute dal Comitato Nazionale per le celebrazioni dei settecento anni dalla morte di Dante Alighieri, presieduto da Carlo Ossola, sono oltre cento: dalla esposizione della serie integrale delle illustrazioni della Divina Commedia di Francesco Scaramuzza al Complesso della Pilotta a Parma, Capitale della Cultura italiana 2021, alla mostra sull’immaginario dantesco nell’opera di artisti antichi e moderni ai Musei di San Domenico a Forlì, dalla esposizione sull’Inferno alle Scuderie del Quirinale curata da Jean Claire al mito di Verona tra Dante e Shakespeare allo scaligero Palazzo della Ragione, dalle molteplici mostre a Firenze a quelle di Ravenna e una esposizione al Padiglione Italia dell’Expo di Dubai.
Un programma intenso e di qualità, la cui intera programmazione è consultabile sul sito www.dantesettecento.beniculturali.it e comprende spettacoli, come la riedizione della Commedia Divina di Federico Tiezzi sulle drammaturgie di Sanguineti, Luzi e Giudici o la settimana dantesca al Fesitval dei due Mondi di Spoleto; mostre bibliografiche, come quelle organizzate alla Biblioteca Laurenziana di Firenze o alla Marciana di Venezia; iniziative all’estero, come la mostra al Padiglione Italia di Expo Dubai delle edizioni in arabo della Divina Commedia abbinate alle prime stampe nel mondo latino del Corano, provenienti dalla Biblioteca Classense di Ravenna; formazione e ricerca, come la scuola estiva dantesca per docenti delle superiori o gli assegni di ricerca riservati ai giovani studiosi danteschi.
"La geografia del poema – dichiara il Presidente del Comitato, Carlo Ossola - collima, quasi, con quella dei progetti ricevuti e sostenuti dal Comitato: la maggior parte delle regioni italiane, dei paesi europei e – di là dal “varco” di Ulisse – diversi Paesi americani. Questo significa che la memoria di Dante è attiva; che la sua eredità iconica ha sollecitato, nel XX secolo, l’immaginario di civiltà diverse: da Manoel de Oliveira a Akira Kurosawa, e non meno sarà nel XXI secolo, poiché Dante è –come scrive il De Sanctis – “l’eterna geometria e l’eterna logica della creazione”.
I Sindaci di Firenze, Dario Nardella, di Ravenna, Michele de Pasquale, e di Verona, Federico Sboarina, hanno infine presentato il ricco programma di iniziative promosse nelle tre città dantesche, consultabile on line agli indirizzi.
Il sindaco de Pascale ha ricordato il progetto espositivo “Dante. Gli occhi e la mente”, con le mostre “Le Arti al tempo dell’esilio”, che accoglierà prestiti importantissimi provenienti da tutta Europa, e “Un’epopea POP”, che indagherà la fortuna popolare di Dante. Giungerà poi a conclusione uno straordinario progetto teatrale e corale, che sotto la guida di Marco Martinelli ed Ermanna Montanari ha visto dal 2017 centinaia di ravennati diventare protagonisti, in una città fattasi palcoscenico, della rappresentazione della Divina Commedia.
La dimensione fondamentale che lo spettacolo dal vivo ha in queste celebrazioni è testimoniata dal programma del Ravenna Festival, “Dedicato a Dante”. Tra le tantissime emozioni che ci regalerà cito la presenza dell’icona del balletto Sergei Polunin a cui è stata commissionata una nuova coreografia tripartita – Metànoia - ispirata alla Divina Commedia. E restando in tema di emozioni, sarà sicuramente indimenticabile il dono che il Maestro Riccardo Muti farà a Ravenna, all’Italia e al mondo dirigendo un concerto, il 12 settembre, in piazza San Francesco, e i giorni successivi a Verona e Firenze, in un percorso di condivisione tra le città dantesche.
https://youtu.be/Lq21KYo9TBU
chttps://youtu.be/cxcOXYVgX34
© copyright la Cronaca di Ravenna
“Le celebrazioni dei settecento anni dalla morte di Dante Alighieri – ha dichiarato in mattinata il Ministro della Cultura, Dario Franceschini aprendo la presentazione del ricco cartellone di appuntamenti – chiudono un triennio di iniziative rese possibili da una legge appositamente voluta per ricordare tre grandi personalità della cultura italiana: Leonardo, Raffaello e, per l’appunto, Dante. Tutti e tre hanno avuto e continuano ad avere una enorme influenza sul pensiero contemporaneo, ma Dante è senza dubbio il più universale e trasversale, capace come è di colpire in molteplici forme l’immaginario creativo: dal teatro alla musica, dall’arte figurativa alla scrittura, dal cinema alla danza, tutte le arti hanno interpretato o reinterpretato Dante e la sua opera, come testimoniano le diverse iniziative scelte dal Comitato tra le centinaia di proposte pervenute. Importante l’impegno della RAI, con un Dantedì straordinario, e delle tre città di Firenze, Ravenna e Verona, che hanno dato vita a un programma di manifestazioni di assoluto rilievo”.
Punto di forza nazionale del Dantedì sarà la lettura che Roberto Benigni farà dell’opera dantesca in diretta dal Quirinale, alle 19,15,alla presenza del Presidente Mattarella, in diretta su Rai Uno. Nella stessa giornata, a Ravenna, verranno inaugurati il nuovo Museo di Dante nei Chiostri Francescani e Casa Dante, poco distante, che aprirà i battenti ospitando un nucleo di opere concesse in prestito dalla Galleria degli Uffizi di Firenze. E’ chiaro che ogni appuntamento dovrà fare i conti con le restrizioni anti-Covid.
Le iniziative sostenute dal Comitato Nazionale per le celebrazioni dei settecento anni dalla morte di Dante Alighieri, presieduto da Carlo Ossola, sono oltre cento: dalla esposizione della serie integrale delle illustrazioni della Divina Commedia di Francesco Scaramuzza al Complesso della Pilotta a Parma, Capitale della Cultura italiana 2021, alla mostra sull’immaginario dantesco nell’opera di artisti antichi e moderni ai Musei di San Domenico a Forlì, dalla esposizione sull’Inferno alle Scuderie del Quirinale curata da Jean Claire al mito di Verona tra Dante e Shakespeare allo scaligero Palazzo della Ragione, dalle molteplici mostre a Firenze a quelle di Ravenna e una esposizione al Padiglione Italia dell’Expo di Dubai.
Un programma intenso e di qualità, la cui intera programmazione è consultabile sul sito www.dantesettecento.beniculturali.it e comprende spettacoli, come la riedizione della Commedia Divina di Federico Tiezzi sulle drammaturgie di Sanguineti, Luzi e Giudici o la settimana dantesca al Fesitval dei due Mondi di Spoleto; mostre bibliografiche, come quelle organizzate alla Biblioteca Laurenziana di Firenze o alla Marciana di Venezia; iniziative all’estero, come la mostra al Padiglione Italia di Expo Dubai delle edizioni in arabo della Divina Commedia abbinate alle prime stampe nel mondo latino del Corano, provenienti dalla Biblioteca Classense di Ravenna; formazione e ricerca, come la scuola estiva dantesca per docenti delle superiori o gli assegni di ricerca riservati ai giovani studiosi danteschi.
"La geografia del poema – dichiara il Presidente del Comitato, Carlo Ossola - collima, quasi, con quella dei progetti ricevuti e sostenuti dal Comitato: la maggior parte delle regioni italiane, dei paesi europei e – di là dal “varco” di Ulisse – diversi Paesi americani. Questo significa che la memoria di Dante è attiva; che la sua eredità iconica ha sollecitato, nel XX secolo, l’immaginario di civiltà diverse: da Manoel de Oliveira a Akira Kurosawa, e non meno sarà nel XXI secolo, poiché Dante è –come scrive il De Sanctis – “l’eterna geometria e l’eterna logica della creazione”.
I Sindaci di Firenze, Dario Nardella, di Ravenna, Michele de Pasquale, e di Verona, Federico Sboarina, hanno infine presentato il ricco programma di iniziative promosse nelle tre città dantesche, consultabile on line agli indirizzi.
Il sindaco de Pascale ha ricordato il progetto espositivo “Dante. Gli occhi e la mente”, con le mostre “Le Arti al tempo dell’esilio”, che accoglierà prestiti importantissimi provenienti da tutta Europa, e “Un’epopea POP”, che indagherà la fortuna popolare di Dante. Giungerà poi a conclusione uno straordinario progetto teatrale e corale, che sotto la guida di Marco Martinelli ed Ermanna Montanari ha visto dal 2017 centinaia di ravennati diventare protagonisti, in una città fattasi palcoscenico, della rappresentazione della Divina Commedia.
La dimensione fondamentale che lo spettacolo dal vivo ha in queste celebrazioni è testimoniata dal programma del Ravenna Festival, “Dedicato a Dante”. Tra le tantissime emozioni che ci regalerà cito la presenza dell’icona del balletto Sergei Polunin a cui è stata commissionata una nuova coreografia tripartita – Metànoia - ispirata alla Divina Commedia. E restando in tema di emozioni, sarà sicuramente indimenticabile il dono che il Maestro Riccardo Muti farà a Ravenna, all’Italia e al mondo dirigendo un concerto, il 12 settembre, in piazza San Francesco, e i giorni successivi a Verona e Firenze, in un percorso di condivisione tra le città dantesche.
https://youtu.be/Lq21KYo9TBU
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