Conte firma il Dpcm, le restrizioni | la CRONACA di RAVENNA

Conte firma il Dpcm, le restrizioni

Il testo definitivo non è ancora noto. Le nuove regole in vigore da domani, giovedì 5 novembre, fino al 3 dicembre

04 novembre 2020 - Questa notte il premier Giuseppe Conte ha firmato il Dpcm che istituisce un regime di chiusure differenziate a seconda della fascia di rischio contagio alla quale appartiene una Regione. Il testo definitivo non è ancora noto. Le nuove regole in vigore da domani, giovedì 5 novembre, fino al 3 dicembre.

A proposito dei ristori, su pressione dei governatori delle Regioni, il decreto sarà varato in settimana e le erogazioni saranno "tempestive", ma vanno trovati i fondi da destinare a commercianti, ristoratori, gestori di bar delle zone rosse, che chiuderanno per almeno due settimane, e il miliardo e mezzo previsto probabilmente non basterà. Ma c'è poco tempo per chiedere un nuovo scostamento di bilancio. Le somme potranno essere inserite nelle spese del 2021 solo se saranno erogate dopo il 10 dicembre, data che per le Regioni è troppo tardiva.

Restano validi i 21 parametri per classificare il livello di rischio di una Regione e le chiusure, ma con barbieri e parrucchieri che potranno restare aperti anche nelle Regioni catalogate "rosse".

Nella prima bozza è previsto il coprifuoco: "dalle ore 22.00 alle ore 5.00 sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È in ogni caso fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche, per tutto l'arco della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi".

Sono vietati gli spostamenti in entrata e in uscita nelle aree ad alto rischio, quelle degli scenari 3 e 4 e in queste ultime sono vietati gli spostamenti anche "all'interno dei medesimi territori", cioè a livello comunale e provinciale. In queste aree sono chiusi anche i negozi e i mercati tranne chi vende generi alimentari, i bar e ristoranti tranne la consegna a domicilio fino alle 22 e le attività sportive.
E' possibile l'attività motoria "in prossimità della propria abitazione" e con obbligo della mascherina e l'attività sportiva "esclusivamente all'aperto e in forma individuale".

Nelle zone arancioni sono aperti i negozi, ma chiudono bar e ristoranti. Limitato in queste zone anche "ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici e privati in un comune diverso da quello di residenza" salvo esigenze di lavoro, studio, salute e necessità.

A bordo dei mezzi pubblici del trasporto locale e del trasporto ferroviario regionale è consentito "un coefficiente di riempimento non superiore al 50 per cento", con esclusione, però, del "trasporto scolastico dedicato".

Smart working ai massimi livelli possibili, sia nella Pubblica amministrazione sia nel settore privato, e ingressi differenziati del personale. In particolare, le pubbliche amministrazioni (salvo il personale sanitario e chi è impegnato nell'emergenza) dovranno assicurare "le percentuali più elevate possibili di lavoro agile, compatibili con le potenzialità organizzative e con la qualità e l'effettività del servizio erogato" e "con le modalità stabilite da uno o più decreti del Ministro della pubblica amministrazione". Sarà compito di ciascun dirigente di garantire il massimo livello di smart working. La bozza di Dpcm contiene anche la "forte raccomandazione" dell'utilizzo della modalità di lavoro agile da parte dei datori di lavoro privati.

Mascherina obbligatoria alle elementari e medie anche quando i bambini sono seduti al banco. "L'attività didattica ed educativa per il primo ciclo di istruzione e per i servizi educativi per l'infanzia continua a svolgersi in presenza -si legge nel testo - con uso obbligatorio di dispostivi di protezione delle vie respiratorie salvo che per i bambini di età inferiore ai sei anni e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l'uso della mascherina".

La bozza prevedeva lo stop dei servizi di crociera in acque italiane, nel testo definitivo questo stop è sparito. Al termine di un confronto serrato, nel governo ha prevalso la corrente di chi ha definito "inutile e poco produttivo" vietare le crociere, soprattutto al termine di un periodo di prova che le stesse autorità sanitarie hanno giudicato molto positivamente.
E' prevista anche la "sospensione dello svolgimento delle prove preselettive e scritte delle procedure concorsuali pubbliche e private e di quelle di abilitazione all'esercizio delle professioni, a esclusione dei casi in cui la valutazione dei candidati sia effettuata esclusivamente su basi curriculari ovvero in modalità telematica ovvero in cui la commissione ritenga di procedere alla correzione delle prove scritte con collegamento da remoto, nonché ad esclusione dei concorsi per il personale sanitario, ivi compresi, ove richiesti, gli esami di Stato e di abilitazione all'esercizio della professione di medico chirurgo e di quelli per il personale della protezione civile". Chiusi i musei.

La bozza del nuovo Dpcm non chiude i circoli sportivi nei territori nazionali non soggetti a ulteriori restrizioni (come nelle zone rosse) ma vieta l'uso degli spogliatoi: "sono sospese le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali, fatta eccezione per l'erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza, nonché centri culturali, centri sociali e centri ricreativi". "Ferma restando la sospensione delle attività di piscine e palestre, l'attività sportiva di base e l'attività motoria in genere svolte all'aperto presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sono consentite nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, in conformità con le linee guida emanate dall'Ufficio per lo sport, sentita la Federazione medico sportiva italiana, con la prescrizione che è interdetto l'uso di spogliatoi interni a detti circoli".

Nelle zone rosse la bozza del Dpcm prevede la sospensione delle attività sportive, comprese quelle presso centri e circoli sportivi, anche se svolte all'aperto. E' solo consentito "svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione, purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo" di mascherine. Si può inoltre svolgere "attività sportiva esclusivamente all'aperto ed in forma individuale".


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