Politica
Barattoni: «Vogliamo unire tutto il consiglio comunale»
Il neosindaco di Ravenna auspica l'intesa quando possibile per portare avanti battaglie di tutta la città
Alessandro Barattoni è il nuovo sindaco di Ravenna, lo sapevano già tutti quando è arrivato a piedi in via Antica Zecca, dove simpatizzanti, giornalisti, la sua “squadra”, amici e i suoi predecessori, Vidmer Mercatali e Michele de Pascale, si erano raggruppati davanti alle vetrine allestite dal Partito Democratico per proiettare in diretta l’esito degli scrutini. Non fa in tempo a girare l’angolo che gli applausi lo accolgono già, le prime parole sono dedicate allo staff che lo ha supportato e aiutato in questa campagna e ringraziandolo dice «abbiamo scritto un programma che ambisce a governare Ravenna per i prossimi 10 anni». Parlando della coalizione sottolinea che la sua forza è nella pluralità e diversità, ma soprattutto «nella voglia di costruire una città migliore per i nostri figli e per i nostri nipoti, per la Ravenna di domani».
Il pensiero è anche orientato verso l’affluenza, che quest’anno scende e per la prima volta in un’elezione comunale porta alle urne meno del 50% degli aventi diritto, in pratica, nemmeno una persona su due vota, «mi impegnerò fin da domani a cercare di recuperare una per una le persone che hanno perso fiducia nella politica» afferma, «è un tema che mi angoscia».
«Non si governa solo con delle dichiarazioni, ma lavoreremo per governare ogni giorno in mezzo alle persone e con le persone. Non abbiamo fatto una campagna elettorale che ha regalato grandi titoli, ma per me era fondamentale per creare un rapporto nuovo con i cittadini», afferma il sindaco, rivelando molto di quello che vuole essere un suo modo di governare. «Punteremo a cercare l’intesa quando possibile, su certi temi la volontà è quella di unire tutto il consiglio comunale e portare avanti battaglie di tutta la città verso le istituzioni di livello superiore».
I primi dossier sul tavolo riguardano le infrastrutture: «va fatta in fretta una riunione tra i sindaci delle città romagnole sul tema dell’alta velocità. Per quanto riguarda Ravenna bisogna partire velocemente con il secondo bypass sul Candiano».
Il neosindaco, come aveva annunciato in campagna elettorale, ha tenuto per sé la delega al Porto, che, sottolinea, «sarà una delega a volte operativa e a volte di coordinamento sulle tante tematiche che riguardano lo sviluppo del nostro scalo. Ci sono alcune battaglie da fare e tanti progetti da completare. Le questioni sono tre: infrastrutture, reperimento dei fondi e il lavoro da iniziare insieme al nuovo presidente dell’Autorità Portuale e al presidente della Regione, condivideremo le sfide dei prossimi anni e faremo sentire la voce di Ravenna fino agli alti livelli».
Dopo il passaggio in via Antica Zecca, Barattoni ha salito le scale del Comune in Piazza del Popolo, dove erano in tanti ad attenderlo. Tra questi, Fabio Sbaraglia, sindaco facente funzioni nei sei mesi scorsi, che gli ha consegnato le chiavi dell'ufficio.
Edoardo Golfarelli

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