Cultura
Mattarella esalta Dante nel concerto di Muti al Quirinale
Il sindaco de Pascale: "Ravenna è profondamente onorata e riconoscente"
03 ottobre 2020 - Il Cortile d'Onore del Palazzo del Quirinale ha ospitato questa sera il concerto per i 700 anni della morte di Dante. Sul podio Riccardo Muti e l'orchestra giovanile Luigi Cherubini con il Coro dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha infatti deciso di celebrare "il poeta italiano e civile per eccellenza, che a distanza di secoli ha trasmesso alimento e ispirazione vitale anche a quella generazione di poeti, artisti e uomini politici del Risorgimento che hanno costruito l'unità d'Italia, di cui Dante è padre e pilastro essenziale". "Una pietra miliare della letteratura mondiale, ma anche una pietra dello scandalo, per il racconto senza veli di un'umanità fragile, in perenne cammino alla ricerca di senso e felicità", una figura universale e insieme un esempio ancora attuale per "la sua capacità di visione, la sua lungimiranza artistica e civile".
Riccardo Muti e l'orchestra giovanile Luigi Cherubini con il Coro dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, aprono la serata con l'Inno di Mameli, accolto dall'applauso del pubblico, in cui si distinguono il premier Conte e i ministri Franceschini, Di Maio, Lamorgese.
Mattarella esalta Dante, "il grande profeta dell'Italia, un patriota visionario, destinato, quasi biblicamente, a scorgere ma non a calcare la Terra vagheggiata e promessa". Dante "figlio del suo tempo, il Medioevo", ma anche "figlio di Firenze" e di quell'Italia "nave senza nocchiero in gran tempesta", un'Italia che non esisteva se non come "espressione geografica", ma che "rappresentava il suo sogno esistenziale e il suo orizzonte politico ideale". Il Sommo Poeta "è stato un grande italiano che ha raggiunto le vette più alte delle letterature di tutti i tempi e che ci spinge a continuare a interrogarci sul patrimonio consegnatoci da questo straordinario intellettuale, completo sotto ogni profilo, quello dell'impegno civile, morale e religioso, e in ragione della sua produzione artistica". "Diceva Borges che la Commedia è un libro che tutti dovremmo leggere, non farlo sarebbe privarci del dono più grande che la letteratura può farci", sottolinea Mattarella. "Lo spirito dantesco si è irradiato dall'Italia al mondo illuminandolo di poesia, bellezza, passione, coraggio".
Per quanto riguarda il concerto, sono stati eseguiti il Te Deum in do maggiore per coro e orchestra di Franz Joseph Haydn, il mottetto in re maggiore Ave Verum Corpus K 618 di Wolfgang Amadeus Mozart e le Laudi alla Vergine Maria per coro femminile di Giuseppe Verdi, tratte dal Canto XXXIII del Paradiso di Dante. Quindi la celebre Ave Maria dall'Otello, interpretata dal soprano Rosa Feola. In chiusura, il poema sinfonico di Franz Liszt Les preludes.
"Ringrazio di cuore il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, dopo la sua emozionante visita a Ravenna per l'apertura delle celebrazioni dantesche nazionali, ha voluto rendere omaggio a Dante Alighieri anche presso il Quirinale, che è la casa di tutti gli Italiani, con uno straordinario concerto diretto dal Maestro Riccardo Muti alla guida dell’Orchestra giovanile “Luigi Cherubini” e
del Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, con la solista di canto Rosa Feola". Lo scrive il sindaco Michele de Pascale nella sua pagina facebook.
Ravenna "è profondamente onorata e riconoscente per questo ulteriore momento celebrativo con la presenza del Maestro Riccardo Muti che chiuderà anche le celebrazioni del settimo centenario con un concerto che si terrà nel settembre del ’21 a Ravenna, Verona e Firenze, riunendo così le tre città dantesche. Nel nostro tempo, nessun direttore d’orchestra al mondo può celebrare Dante e
onorare la cultura italiana meglio del Maestro.
IL DISCORSO DEL PRESIDENTE MATTARELLA
(Alcune immagini riferite al concerto di Muti al Quirinale con il presidente Mattarella e il Presidente con Massimo Sestini all'inaugurazione della mostra "Dante 700. Un ritratto di Dante e i luoghi del poeta nelle fotografie di Massimo Sestini")
© copyright la Cronaca di Ravenna
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha infatti deciso di celebrare "il poeta italiano e civile per eccellenza, che a distanza di secoli ha trasmesso alimento e ispirazione vitale anche a quella generazione di poeti, artisti e uomini politici del Risorgimento che hanno costruito l'unità d'Italia, di cui Dante è padre e pilastro essenziale". "Una pietra miliare della letteratura mondiale, ma anche una pietra dello scandalo, per il racconto senza veli di un'umanità fragile, in perenne cammino alla ricerca di senso e felicità", una figura universale e insieme un esempio ancora attuale per "la sua capacità di visione, la sua lungimiranza artistica e civile".
Riccardo Muti e l'orchestra giovanile Luigi Cherubini con il Coro dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, aprono la serata con l'Inno di Mameli, accolto dall'applauso del pubblico, in cui si distinguono il premier Conte e i ministri Franceschini, Di Maio, Lamorgese.
Mattarella esalta Dante, "il grande profeta dell'Italia, un patriota visionario, destinato, quasi biblicamente, a scorgere ma non a calcare la Terra vagheggiata e promessa". Dante "figlio del suo tempo, il Medioevo", ma anche "figlio di Firenze" e di quell'Italia "nave senza nocchiero in gran tempesta", un'Italia che non esisteva se non come "espressione geografica", ma che "rappresentava il suo sogno esistenziale e il suo orizzonte politico ideale". Il Sommo Poeta "è stato un grande italiano che ha raggiunto le vette più alte delle letterature di tutti i tempi e che ci spinge a continuare a interrogarci sul patrimonio consegnatoci da questo straordinario intellettuale, completo sotto ogni profilo, quello dell'impegno civile, morale e religioso, e in ragione della sua produzione artistica". "Diceva Borges che la Commedia è un libro che tutti dovremmo leggere, non farlo sarebbe privarci del dono più grande che la letteratura può farci", sottolinea Mattarella. "Lo spirito dantesco si è irradiato dall'Italia al mondo illuminandolo di poesia, bellezza, passione, coraggio".
Per quanto riguarda il concerto, sono stati eseguiti il Te Deum in do maggiore per coro e orchestra di Franz Joseph Haydn, il mottetto in re maggiore Ave Verum Corpus K 618 di Wolfgang Amadeus Mozart e le Laudi alla Vergine Maria per coro femminile di Giuseppe Verdi, tratte dal Canto XXXIII del Paradiso di Dante. Quindi la celebre Ave Maria dall'Otello, interpretata dal soprano Rosa Feola. In chiusura, il poema sinfonico di Franz Liszt Les preludes.
"Ringrazio di cuore il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, dopo la sua emozionante visita a Ravenna per l'apertura delle celebrazioni dantesche nazionali, ha voluto rendere omaggio a Dante Alighieri anche presso il Quirinale, che è la casa di tutti gli Italiani, con uno straordinario concerto diretto dal Maestro Riccardo Muti alla guida dell’Orchestra giovanile “Luigi Cherubini” e
del Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, con la solista di canto Rosa Feola". Lo scrive il sindaco Michele de Pascale nella sua pagina facebook.
Ravenna "è profondamente onorata e riconoscente per questo ulteriore momento celebrativo con la presenza del Maestro Riccardo Muti che chiuderà anche le celebrazioni del settimo centenario con un concerto che si terrà nel settembre del ’21 a Ravenna, Verona e Firenze, riunendo così le tre città dantesche. Nel nostro tempo, nessun direttore d’orchestra al mondo può celebrare Dante e
onorare la cultura italiana meglio del Maestro.
IL DISCORSO DEL PRESIDENTE MATTARELLA
(Alcune immagini riferite al concerto di Muti al Quirinale con il presidente Mattarella e il Presidente con Massimo Sestini all'inaugurazione della mostra "Dante 700. Un ritratto di Dante e i luoghi del poeta nelle fotografie di Massimo Sestini")
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