Ci sono 7 milioni di euro per Bagnacavallo, ma ancora nessuno li ha richiesti. La Regione smentisce | la CRONACA di RAVENNA

Ci sono 7 milioni di euro per Bagnacavallo, ma ancora nessuno li ha richiesti. La Regione smentisce

«Le risorse sono state stanziate e sono disponibili, ma affinché possano essere utilizzate è necessario che gli enti locali avanzino le richieste previste

11 marzo 2025 -

Il Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, Nello Musumeci, ha risposto oggi all’interrogazione presentata dall’On. Rosaria Tassinari in merito alla situazione della frazione di Traversara, nel comune di Bagnacavallo, colpita dall'alluvione.

Il Ministro ha chiarito che per il Comune di Bagnacavallo sono stati stanziati 7 milioni e 187 mila euro, ma fino ad oggi non è pervenuta al Ministero alcuna richiesta per l’erogazione di questi fondi.

«Le risorse ci sono, sono state stanziate e sono disponibili, ma affinché possano essere utilizzate è necessario che gli enti locali avanzino le richieste previste. Ad oggi, però, per il Comune di Bagnacavallo il Ministero non ha ricevuto alcuna istanza di erogazione" ha dichiarato Musumeci, evidenziando il ritardo delle autorità locali nell’attivare le procedure necessarie.

Il Ministro ha poi ricordato l’impegno del Governo nel far fronte alle emergenze che hanno colpito l’Emilia-Romagna lo scorso autunno. «Abbiamo stanziato 47 milioni di euro in tre diversi momenti per affrontare l’emergenza. Il 24 settembre, il Vicepresidente della Regione Emilia-Romagna ha inoltrato una proposta di primo stralcio per 20 milioni di euro, che è stata approvata. Successivamente, il 27 dicembre, la struttura commissariale per la ricostruzione ha inviato alla Regione una proposta di adeguamento degli interventi e delle necessità, ma ad oggi siamo ancora in attesa di una risposta da parte della Regione su conferme o modifiche agli interventi richiesti».

Una situazione che, secondo l’On. Rosaria Tassinari, dimostra un’evidente inerzia da parte della Regione Emilia-Romagna. «Ringrazio il Governo per l’attenzione dimostrata e per le risorse messe a disposizione, ma non posso non denunciare la latitanza della Regione. Nonostante la situazione di emergenza, la Regione non si è ancora mossa con la dovuta determinazione per avviare gli interventi concreti. È inaccettabile» ha dichiarato la deputata.

Tassinari ha poi voluto sottolineare che i finanziamenti destinati alla Regione Emilia-Romagna sono stati consistenti e continuativi nel tempo. «Dal 2014 al 2024 la Regione ha ricevuto dal Governo ben 260 milioni di euro per 134 interventi, ai quali si aggiungono 18 milioni per il programma Casa Italia. Se si considerano tutti gli stanziamenti effettuati in questo decennio, il totale ammonta a 968 milioni di euro, cui si sommano ulteriori 100 milioni provenienti dal PNRR. Non si può dire che manchino i fondi: quello che manca è la volontà di agire con tempestività ed efficacia».

La deputata ha lanciato un appello alle istituzioni regionali affinché accelerino le procedure e diano risposte concrete ai cittadini colpiti dalle calamità. «I soldi ci sono, ma bisogna muoversi. La Regione ha il dovere di sbloccare le risorse disponibili e metterle a disposizione dei territori in difficoltà. Non si può perdere altro tempo» ha concluso.

La replica al ministro Musumeci e alla deputata di Forza Italia Tassinari arriva dalla sottosegretaria alla presidenza della Regione Manuela Rontini.
«Spiace che il ministro Musumeci e a ruota, purtroppo, anche l'onorevole Tassinari preferiscano la sterile polemica alla collaborazione istituzionale nell'interesse dei cittadini. Forse pensano ancora di essere in campagna elettorale, per altro conclusa da mesi e non bene per la loro parte politica, e non si siano accorti dello sforzo che tutte le istituzioni hanno profuso, lavorando insieme Governo, Regione e commissario per la ricostruzione, Fabrizio Curcio, affinché la messa in sicurezza del nostro territorio avvenga il prima possibile».

«Quello che sostengono Musumeci e Tassinari non corrisponde assolutamente al vero- chiarisce Rontini-: non ci sono fondi disponibili non utilizzati e richiesti, tutt'altro, perché a oggi i fabbisogni non coperti da finanziamento per l'alluvione 2024 ammontano a 233 milioni di euro. E non lo diciamo con senso polemico, anche perché il Governo, a quel che sappiamo anche dagli organi di stampa, sta lavorando a un decreto che dovrebbe risolvere questa criticità».

Rontini sottolinea anche i risultati del dialogo di questi mesi: «È molto proficuo, a partire dal lavoro insieme alla struttura commissariale per il decreto che prevede l'unificazione delle emergenze legate agli eventi di maggio 2023 e dello scorso autunno, che ci permetterà di ottimizzare tempi e risorse per coprire gli interventi».




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