Politica
In mille per sostenere Michele de Pascale alla presidenza della Regione Emilia-Romagna
Cena evento lunedì 28 ottobre al ristorante La Campaza.
Ai mille presenti al ristorante La Campaza di Fosso Ghiaia alla cena in suo sostegno come candidato presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale ha chiesto una mano negli ultimi venti giorni di campagna elettorale «per portare avanti le nostre idee. Ovviamente se sarò eletto mi occuperò di tutto il territorio regionale ma una pianta se non ha le radici non mette neanche le foglie, io alle mie radici ci tengo molto e le mie radici sono tutte qui questa sera».
Non è mancato un riferimento all'esito elettorale alle regionali in Liguria. «C'è un candidato che ha prevalso sull'altro di poco più di un punto e ovviamente faccio le congratulazioni al sindaco Bucci con cui in questi anni ho lavorato come sindaci di città portuali e i complimenti per il lavoro ad Andrea Orlando. Ma quando vota meno del 50% non è una notizia positiva né per chi vince né per chi perde».
Ha chiesto, quindi, di far sì che le persone vadano a votare il 17 e 18 novembre, perché le elezioni regionali corrono il rischio di essere sottovalutate, «anche se la Regione entra nelle nostre vite tutti i giorni, nella sanità, in agricoltura, nei servizi che ci sembrano comunali, come gli asili nido, ma sono regolamentati da una legge regionale, nelle autorizzazioni ambientali, nelle infrastrutture tra cui il porto che ha sempre avuto il sostegno della Regione.
Sulla difesa del territorio e la lotta al dissesto idrogeologico, ha detto «sento la responsabilità della mia terra, chi governerà l’Emilia-Romagna nei prossimi cinque anni dovrà caricarsi sulle spalle gli ultimi eventi tragici. Ci sono 20 Enti con competenze diverse, un clima di scontro politico, polemiche quotidiane, non è così che si esce dal dramma». De Pascale ha ribadito la necessità che sia il futuro presidente della Regione ad essere il commissario straordinario per la ricostruzione, che è competenza diretta della Regione, «perché nella storia ci sono curve che non puoi schivare, devi affrontarle ed essere il primo a cambiare le cose che vanno cambiate».
Ha poi chiesto un grande applauso per Alessandro Barattoni, candidato sindaco di Ravenna per il centrosinistra, «avrà tanto lavoro da fare, ci sono cose a metà e altre da cambiare perché chi governa deve assumersi la responsabilità anche di mettere in discussione quello che ha fatto chi c’era prima di lui. Vale per me con Bonaccini e per Alessandro con me».
«Se siete qui – ha commentato – è perché abbiamo percorso un pezzo di strada insieme, non pensavamo che sareste stati così tanti, vi conosco quasi tutti e questo vale più di ogni altra cosa, perché il motivo per cui si fa politica, per cui io faccio politica, è la connessione con le persone».
© copyright la Cronaca di Ravenna