Politica
Ravenna in Comune: «Pronti a candidarci alle elezioni»
Alle Comunali di primavera sulla scheda ci sarà il simbolo della lista civica
L'associazione Ravenna in Comune, fondata il 19 agosto del 2015, è pronta a presentarsi come lista civica alle elezioni comunali della prossima primavera e il suo simbolo sarà sulla scheda elettorale.
La lista non si presentò alla tornata del 2021.
«Dentro e fuori dal Palazzo il compito di Ravenna in Comune non è cambiato di una virgola: dare rappresentanza alla stragrande maggioranza della cittadinanza esclusa dalle ricchezze e dall’esercizio di quei poteri forti che sono invece abbondantemente rappresentati dalla quasi totalità delle altre forze politiche.
Anche se a mettere un segno sotto al nostro simbolo, l’asterisco giallo sul fondo rosso, alle elezioni del 2016, era stata solo una minoranza di quella maggioranza, abbiamo dato e stiamo dando una rappresentanza di classe anche a chi non ci ha votato. Siamo e restiamo di parte e non ci proponiamo di rappresentare anche il padronato come tante altre forze politiche. Con ostinata coerenza».
Sulla rinuncia a riproporre nel 2021 il simbolo sulla scheda elettorale, Ravenna in Comune afferma che «era ben preparata agli attacchi del centrodestra e soprattutto a quelli particolarmente feroci, ma prevedibili, del centrosinistra. Era invece meno attrezzata ad affrontare quelle organizzazioni politiche che, dopo aver sottoscritto il nostro progetto, hanno lavorato sottobanco per farci sparire dalla scena politica.
Oggi molte di quelle organizzazioni sono scomparse o sono ritornate all’ovile del centrosinistra. Per queste ultime, evidentemente, mantenere la coerenza tra quanto si dice e quanto si fa non è una priorità. Confidano sulla scarsa memoria, sul disinteresse e sulla stanchezza dell’elettorato che, ad ogni nuova chiamata alle urne, si fanno sempre più sentire. Fatto sta che le condizioni perché Ravenna in Comune si presentasse alle elezioni dell’autunno 2021 non ci sono state. E nessuna altra lista è stata in grado di sostituirne il ruolo dentro il Palazzo».
«Guardando al futuro, «il nostro compleanno migliore sarà sicuramente il prossimo, quello del decimo anniversario, quando avremo ottenuto alle prossime elezioni quella fiducia che non abbiamo potuto chiedere tre anni fa. Il nostro desiderio, quello per cui anche oggi abbiamo soffiato sulle candeline, non è cambiato».
Anche questa volta «il sindaco del Pd in carica non si può ripresentare. Ma abbiamo già visto che cambiare un nome non basta per cambiare una politica che si ripete sempre uguale perché risponde sempre agli stessi interessi. Quelli dei padroni del vapore e dei poteri finanziari di cui il Pd è il rappresentante territoriale». Ravenna in Comune intende «continuare a dare rappresentanza alla nostra proposta di una società diversa, incentrata sui servizi pubblici ed alternativa al neoliberismo del centrodestra e del centrosinistra; alle istanze di chi lavora e di chi studia, di chi non lavora più e di chi lo cerca, dei movimenti, delle associazioni, della cittadinanza e di quelle organizzazioni politiche che si riconoscono in quello che siamo e che facciamo. Sempre dalla stessa parte della barricata».
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