«Revocare subito la concessione per il ripetitore Wind 3 in via Lanzoni» | la CRONACA di RAVENNA

«Revocare subito la concessione per il ripetitore Wind 3 in via Lanzoni»

Lo chiede Veronica Verlicchi (La Pigna), che invita i cittadini a partecipare al consiglio comunale dell'11 luglio

04 luglio 2023 - «Il sindaco de Pascale e la giunta comunale revochino in via di autotutela e con solerzia, l'autorizzazione e, in particolare, la concessione   improvvidamente rilasciata a Wind 3, per l'installazione di un ripetitore di telefonia mobile alto ben 34 metri nel parco Montessori di via Lanzoni, tra le vie Cilla e San Gaetanino, a pochi metri dalla scuola primaria Riccardo Ricci».
Lo chiede Veronica Verlicchi, capogruppo La Pigna, Città-Forese-Lidi in consiglio comunale, che aggiunge: la concessione di 9 anni dell'area di 48 metri quadrati, rilasciata a Wind 3 il 21 marzo 2023, è illegittima per vizi di forma e di sostanza».  

Verlicchi invita «i cittadini residenti nella zona del Parco Montessori a venire l'11 luglio presso la residenza municipale in occasione della seduta del consiglio comunale, per attuare una protesta rispettosa ma convinta, volta a tutelare i propri interessi e quelli di tutti i Ravennati e a richiedere un confronto col sindaco de Pascale, per chiedere la revoca della concessione».

«Una concessione sottoscritta addirittura - aggiunge - in data antecedente alla conclusione della obbligatoria conferenza dei servizi decisoria avvenuta solo 2 mesi dopo e cioè il 4 maggio 2023. 
La concessione in oggetto, peraltro, prevede la possibilità di una proroga qualora Wind 3 la richieda. Così come prevede che il ripetitore possa ospitare anche altri operatori di telefonia mobile o di società collegate, controllate e controllanti del gestore, previa autorizzazione del Comune di Ravenna». 

«Nella concessione - continua Verlicchi - è riportato  erroneamente il parere favorevole del Servizio Ambiente del  3 febbraio 2021: un parere espresso su un progetto diverso poiché lo stesso ha subito modifiche successive, e quindi senza alcun valore amministrativo e giuridico. 
Sul progetto definitivo,  il Servizio Ambiente  incredibilmente non ha espresso parere».

Per Verlicchi «in questa triste, preoccupante e per certi verdi incredibile vicenda, risalta la totale assenza del sindaco de Pascale e della giunta comunale. 
La procedura che ha comportato il rilascio della concessione per l'installazione del ripetitore nel parco di via Lanzoni in una zona, è bene sottolinearlo, densamente abitata e che vede la presenza di diverse scuole,  è stata  gestita direttamente dagli uffici comunali, senza che il sindaco de Pascale e la giunta adottassero una delibera, nella quale potevano essere adottati divieti-limitazioni specifiche. Il sindaco e la giunta non sono intervenuti nella vicenda, lasciando campo libero agli uffici comunali preposti». 

«La concessione rilasciata al gestore di telefonia mobile Wind 3, risulta priva  anche del parere della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini.
Inoltre, entro i termini previsti, non è pervenuto l’atto di assenso di competenza dell’Ufficio Tutela Ambiente del Comune di Ravenna, per intervento in aree verdi. Si tratta di due pareri decisivi e di estrema importanza», commenta Verlicchi. 

«Il nulla osta edilizio-urbanistico, concesso dalla dirigente dello Sportello Unico per l'Edilizia il 22 febbraio scorso, prescrive che nel caso in cui durante i lavori si rinvenissero manufatti di pubblici servizi o di interesse storico archeologico, si dovrà usare ogni cautela per non danneggiarli, così come dovranno essere avvisati gli uffici e gli enti proprietari o competenti per legge.
Per quale motivo - afferma Verlicchi - non è stato chiesto il parere della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, anche in riferimento al fatto che il ripetitore ha un fortissimo impatto paesaggistico e che  la zona relativa di installazione, è inclusa nella carta della tutela delle potenzialità archeologiche del territorio del Comune di Ravenna, distando solo poche centinaia di metri in linea d'aria da San Vitale e Galla Placidia?».

E ancora «per quale motivo il Suap attraverso il proprio dirigente, nonostante non sia stato richiesto il parere alla Soprintendenza e nonostante non sia stato espresso il parere del Servizio Ambiente di per sé importantissino trattandosi di un parco comunale, ha emanato il 4 maggio 2023  la determinazione dirigenziale di conclusione positiva della conferenza dei servizi decisoria?».

«C'e di che stupirsi - rileva l'esponente de La Pigna - del fatto che in precedenza, ovvero il 06/04/2023, era arrivato il parere NON favorevole di Arpae, motivato da discrepanze di asseverazioni,  rilasciato peraltro successivamente alla sottoscrizione della concessione a Wind 3.
Ma ncora piu stupefacente è che l’Amministrazione comunale, di concerto con la stessa  Arpae, ha valutato tale carenza risolvibile con una semplice integrazione volontaria, consentendo così la prosecuzione dell'iter per l'installazione del ripetitore di telefonia mobile».

«In questa vicenda - conclude - risalta anche il fatto che il Consiglio Territoriale Centro Urbano, così come i residenti della zona, non sono stati né coinvolti né informati. Alla faccia della partecipazione tanto sbandierata dal Pd e da Ravenna Coraggiosa». 




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