Economia
Rigassificatore, la sicurezza al primo posto
Presentato in serata il progetto per installare la nave a 8,5 km dalla costa
Il sindaco Michele de Pascale ha ricordato che “la disponibilità data da Ravenna per ospitare la nave è dovuta all’emergenza energetica nazionale che vede impegnate le più alte cariche istituzionali nel dare una risposta a famiglie e imprese”.
Al primo posto la sicurezza. “Tre – ha detto – le condizioni perché l’impianto si possa posizionare davanti alla costa ravennate: sicurezza dell’impianto, dell’ambiente e della navigazione. Abbiamo piena fiducia nei 63 enti chiamati a pronunciarsi sul progetto Snam”.
Il presidente dell’Autorità portuale, Daniele Rossi ha spiegato “saremo noi a rilasciare la concessione per l’attività di Snam. Condividere la strategicità dell’investimento, concordiamo con la decisione dell’Amministrazione comunale di ospitare il rigassificatore. E’ anche necessario riprendere le estrazioni di gas in Adriatico, per non dipendere completamente dall’estero”.
Il progetto è stato spiegato nei dettagli dall’ing. Elio Ruggeri, amministratore unico di Snam Fsru. “Il nostro è un iter accelerato – ha affermato - ma non semplificato. Consideriamo che in Olanda, che ha già in funzione un nuovo rigassificatore, il governo ha detto: ‘cominciate a lavorare che poi arriveranno i permessi’. Noi, qui ci confrontiamo con 63 enti e diamo risposte a tutti i quesiti”.
La BW Singapore verrà ormeggiata alla piattaforma Petra (Gruppo Pir), realizzata alla fine degli anni ’80 per ricevere petroliere. Lunga 293 metri e larga 43, la nave sarà protetta da cassoni sommersi, che la terranno al riparo in caso di forti mareggiate.
Il terminale è collocato a 8,5 km dalla costa ravennate. Per convogliare il gas verso il punto di interconnessione con la rete nazionale dei gasdotti, posto a circa 42 km dal punto di attracco, a nord-ovest della città, il progetto prevede di realizzare un collegamento composto da un tratto di metanodotto a mare di circa 8,5 km e uno completamente interrato, di circa 34.
Sulla base delle ultime modifiche al progetto, le condutture a terra che trasferiranno il gas non passeranno sotto la pineta di Punta Marina, come previsto in un primo tempo.
La sicurezza del terminale a mare, sarà garantita da cassoni sommersi, invece che tramite palancole fissate sul fondo del mare.
Per quanto riguarda i dragaggi, la profondità è di 12,50 metri, ma i fondali saranno portati fino a meno 15,5. Il materiale di escavo verrà portato al largo, in un'area lontana 31 km dalla costa.
La presenza di cloro nel mare sarà minimale: “Pari a quella che si trova nell’acqua potabile e si disperderà in una decina di metri”.
Snam realizzerà 90 ettari di mitigazione ambientale tra Punta Marina e l’impianto di depressurizzazione (nei pressi di via dell’Idrovora, e un intervento di rigenerazione urbana, sempre a Punta Marina.
“Oggi la tecnologia di trasporto e lavorazione del gas naturale liquefatto è molto sicura – ha detto il comandante regionale dei vigili del fuoco, Michele De Vincentis – ma vorrei dire che per noi occuparci di questi interventi è una prassi. Daremo un secondo parere quando il progetto sarà concluso, nel 2024, e proseguiremo costantemente nei controlli”.
Le navi che riforniranno la BW Singapore saranno accolte dal nuovo schema di separazione della navigazione per entrare e uscire dal porto, previsto dall'ordinanza – firmata dal comandante della Capitaneria, Francesco Cimmino, ed entrata in vigore i 7 settembre scorso - che dà sicurezza al traffico navale.
Un importante lavoro, sempre sul piano della sicurezza, è stato condotto ed è ancora in corso da parte di Arpae, rappresentata dal responsabile del servizio autorizzazioni, Ermanno Errani.
“Il tratto distintivo del progetto-rigassificatore – ha poi terminato l’assessore regionale Vincenzo Colla – è che l’Emilia Romagna e Ravenna vogliono aiutare il Paese”.
Pochi gli interventi contrari al progetto. La posizione più articolata è stata quella di Luca Rosetti, sostenitore della petizione degli abitanti di Punta Marina.
Tra gli interventi a favore quello di Leoni (Cna) e Bozzi (Confindustria Romagna).
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