Cultura
Riccardo Muti: «La musica ambasciatrice del nostro messaggio di pace». Le prove del concerto a Lourdes dedicato a Mariupol
Lunedì 11 luglio, nel complesso del Santuario della città francese, l’appuntamento delle Vie dell’Amicizia che sarà ripetuto il 14 luglio a Loreto
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10 luglio 2022 - Sullo sfondo della Basilica di Nostra Signora del Rosario con le sue tre guglie che svettano verso il cielo, nell’Esplanade du Rosaire che può accogliere fino a quarantamila persone, domani sera si terrà a Lourdes il primo concerto di quest’anno delle Vie dell’Amicizia, l’annuale appuntamento del Ravenna Festival; come sempre, sarà Riccardo Muti a dirigere. La prova generale si è tenuta questa sera nel grande complesso del Santuario di Nostra Signora di Lourdes, di cui fa parte la Basilica con l’enorme piazzale. Il Santuario è costruito intorno alla grotta di Massabielle dove, nel 1858, la quattordicenne Bernadette Soubirous riferì di aver visto diciotto volte la Madonna.
In questo lungo momento in cui tutta l’umanità è segnata dal dolore per la pandemia e per la guerra, Muti e il Ravenna Festival hanno pensato a un percorso spirituale nel segno del culto mariano: dopo Lourdes, Le Vie dell’Amicizia approderanno a Loreto, dove il 14 luglio si terrà il secondo concerto davanti al Santuario della Santa Casa. Il programma sarà lo stesso: Magnificat di Vivaldi con il soprano Arianna Vendittelli e il contralto Margherita Maria Sala, Stabat Mater e Te Deum di Verdi, Ave Verum Corpus di Mozart, oltre al Concerto n. 1 per corno e orchestra K 412, sempre di Mozart, con Felix Klieser.
Klieser è un giovane e affermato musicista tedesco che ha superato i limiti della disabilità: è nato infatti senza braccia e suona il suo strumento, mirabilmente, con i piedi. La sua presenza sarà un messaggio, un segnale forte per tutte le persone afflitte da ogni genere di malattie e disagi, spesso invalidanti, che affluiscono di continuo a Lourdes nella speranza della guarigione. Le Vie dell’Amicizia sono nate in effetti per portare nel mondo, là dove si trovino sofferenza e situazioni di crisi, il conforto della musica.
A partecipare sarà un gran numero di musicisti: l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, gli artisti del Coro Cherubini e del Coro Cremona Antiqua preparati da Antonio Greco e quelli del Coro del Teatro dell’Opera Nazionale d’Ucraina “Taras Shevchenko” con il loro maestro Bogdan Plish, più i cento bambini delle scuole di Lourdes e Tarbes che canteranno nel sublime mottetto Ave Verum Corpus di Mozart. A Lourdes ci saranno inoltre il cantante Beñat Achiary e i cori locali dei Chanteurs Pyrénéens de Tarbes e Chanteurs Montagnards de Lourdes, impegnati in canti devozionali in basco e occitano.
Questa XXVI edizione del progetto Le Vie dell’Amicizia è, sempre nel riferimento al culto mariano, dedicata a Mariupol, la città che porta il nome di Maria e che è stata devastata dall’esercito russo pochi mesi fa, durante l’efferato conflitto ancora in corso; la dedica si estende alle vittime di tutte le guerre. Organizzato in collaborazione con L’Offrande Musicale, festival locale che si impegna a favorire la partecipazione del pubblico con disabilità, il concerto di Lourdes si inserisce nel contesto di preghiera per la pace e la riconciliazione sempre tenuto vivo dalla città francese. Come ha affermato Riccardo Muti, “è la musica, capace di superare tutte le diversità di cultura, lingua, religione, a farsi ambasciatrice del nostro messaggio di pace e solidarietà”.
Patrizia Luppi
© copyright la Cronaca di Ravenna
In questo lungo momento in cui tutta l’umanità è segnata dal dolore per la pandemia e per la guerra, Muti e il Ravenna Festival hanno pensato a un percorso spirituale nel segno del culto mariano: dopo Lourdes, Le Vie dell’Amicizia approderanno a Loreto, dove il 14 luglio si terrà il secondo concerto davanti al Santuario della Santa Casa. Il programma sarà lo stesso: Magnificat di Vivaldi con il soprano Arianna Vendittelli e il contralto Margherita Maria Sala, Stabat Mater e Te Deum di Verdi, Ave Verum Corpus di Mozart, oltre al Concerto n. 1 per corno e orchestra K 412, sempre di Mozart, con Felix Klieser.
Klieser è un giovane e affermato musicista tedesco che ha superato i limiti della disabilità: è nato infatti senza braccia e suona il suo strumento, mirabilmente, con i piedi. La sua presenza sarà un messaggio, un segnale forte per tutte le persone afflitte da ogni genere di malattie e disagi, spesso invalidanti, che affluiscono di continuo a Lourdes nella speranza della guarigione. Le Vie dell’Amicizia sono nate in effetti per portare nel mondo, là dove si trovino sofferenza e situazioni di crisi, il conforto della musica.
A partecipare sarà un gran numero di musicisti: l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, gli artisti del Coro Cherubini e del Coro Cremona Antiqua preparati da Antonio Greco e quelli del Coro del Teatro dell’Opera Nazionale d’Ucraina “Taras Shevchenko” con il loro maestro Bogdan Plish, più i cento bambini delle scuole di Lourdes e Tarbes che canteranno nel sublime mottetto Ave Verum Corpus di Mozart. A Lourdes ci saranno inoltre il cantante Beñat Achiary e i cori locali dei Chanteurs Pyrénéens de Tarbes e Chanteurs Montagnards de Lourdes, impegnati in canti devozionali in basco e occitano.
Questa XXVI edizione del progetto Le Vie dell’Amicizia è, sempre nel riferimento al culto mariano, dedicata a Mariupol, la città che porta il nome di Maria e che è stata devastata dall’esercito russo pochi mesi fa, durante l’efferato conflitto ancora in corso; la dedica si estende alle vittime di tutte le guerre. Organizzato in collaborazione con L’Offrande Musicale, festival locale che si impegna a favorire la partecipazione del pubblico con disabilità, il concerto di Lourdes si inserisce nel contesto di preghiera per la pace e la riconciliazione sempre tenuto vivo dalla città francese. Come ha affermato Riccardo Muti, “è la musica, capace di superare tutte le diversità di cultura, lingua, religione, a farsi ambasciatrice del nostro messaggio di pace e solidarietà”.
Patrizia Luppi
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