Abi, Patuelli rieletto presidente per acclamazione | la CRONACA di RAVENNA

Abi, Patuelli rieletto presidente per acclamazione

La Fondazione Cassa e la Camera di commercio esprimono soddisfazione

08 luglio 2022 - Oggi si è riunita in forma "privata" l'annuale Assemblea dell'ABI che,  nella sua prima parte straordinaria, ha completato le procedure di  modifica dello Statuto approvando all’unanimità quanto proposto  all'unanimità dal Comitato di Presidenza, dal Comitato esecutivo e dal  Consiglio dell'ABI per rendere statutariamente anche nuovamente  possibile la rielezione del Presidente per il quinto mandato.

Quindi, in sede ordinaria, l'Assemblea dell'ABI ha approvato la relazione, e  gli atti connessi e conseguenti, del Direttore Generale Giovanni  Sabatini sulle attività dell'ABI nel 2021.
L'Assemblea ha eletto all’unanimità il nuovo Consiglio dell'ABI che si è immediatamente  r iunito e, come proposto unanimemente dal Comitato Esecutivo uscente, ha rieletto per acclamazione Presidente Antonio Patuelli. Tutte le  deliberazioni odierne dell’Assemblea e dei neo eletti Consiglio e  Comitato Esecutivo dell’ABI sono state assunte all’unanimità.

"Con grande orgoglio e forte emozione, il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna Ernesto Giuseppe Alfieri, si congratula e felicita con Antonio Patuelli per la rinnovata nomina al vertice di ABi.

"La conferma nel prestigioso incarico assume ancora maggiore rilievo perché avviene in uno scenario di crescente grande complessità, incertezza e difficoltà del mondo bancario europeo e internazionale caratterizzato da nuove quotidiane problematiche non solo economiche, anche di imprevista e straordinaria gravità.
La lungimiranza delle scelte con le quali Antonio Patuelli ha saputo introdurre la Cassa di Ravenna negli anni Duemila, facendone uno dei gruppi più vivaci e innovativi nel panorama bancario italiano, lo hanno portato e confermato su solide basi ai vertici dell'Associazione Bancaria Italiana".

"Mentre i contagi del Covid rialzano la testa e le prospettive dell'economia mondiale ed italiana stanno peggiorando, il comparto bancario, come sottolineano autorità di vigilanza ed analisti, si presenta all'appuntamento in condizioni migliori rispetto all'ultima crisi. Le banche quindi non saranno una delle cause dei problemi economici sebbene ne subiranno le conseguenze ma, come anche ribadito dalla Bce e dalla Banca d'Italia, dovrebbero nel complesso tenere grazie anche alle misure frutto dell'esperienza della passata crisi finanziaria" ha detto Patuelli nella sua relazione.

"Di fronte alla pandemia e alla guerra russo-ucraina - ha aggiunto Patuelli - l’Unione Europea ha compiuto scelte strategiche, mostrandosi molto più unita ed efficace, pur senza, ancora, una vera cornice costituzionale.
Gli sforzi dell’Europa unita debbono proseguire in qualità e quantità per affrontare tempestivamente ed efficacemente le gravi conseguenze anche della guerra, innanzitutto differenziando le fonti di approvvigionamento energetico, favorendo energie più sostenibili come le eoliche, solari e biologiche.
L’Italia, pur appesantita da un ingente debito pubblico, crescente da oltre mezzo secolo, si è mossa con misure largamente efficaci che debbono avere orizzonti non brevi.

Le strategie per la maggiore tutela della salute e dell’ambiente debbono avere la priorità.
Le banche, mai rassegnate, sono impegnate per un’economia più sostenibile, debbono valutare sempre meglio i rischi climatici, ma non debbono essere viste come sostituti delle Autorità e delle funzioni pubbliche e non devono essere gravate da ulteriori requisiti di capitale".

Dopo trent’anni di sperimentazione, occorre trasformare il vecchio patto europeo di stabilità e crescita in uno nuovo che ne inverta i fattori, puntando alla crescita e alla stabilità, per un’Europa più umana, con regole più semplici, con più civismo, solidarietà e sostenibilità.
Le banche sono a fianco delle imprese nel sollecitare e applicare misure europee e nazionali di sostegno per i settori ed i fattori produttivi colpiti dalla pandemia e dagli effetti della guerra.


Le crisi costringono ad accelerare i processi di integrazione per un’Europa protagonista non solo nel funzionamento del mercato, ma anche per l’energia, la sostenibilità e la sicurezza.
Confidiamo che le politiche monetarie della BCE siano sempre orientate allo sviluppo e alla stabilità.
Viviamo una fase di cambiamenti nei mercati finanziari: per combattere l’inflazione finisce la fase eccezionale dei tassi negativi e viene ridotta la grande liquidità che era stata immessa.
Le emergenze pandemica e bellica hanno accelerato l’uso dell’intelligenza artificiale con grandi nuove possibilità, ma anche rischi per la sicurezza e le libertà.

Molto importanti saranno i compiti di impulso e coordinamento della nuova Autorità europea antiriciclaggio che avrà competenze anche sulle cripto valute che debbono divenire tracciabili: l’Italia merita di ospitarne la Sede per l’impegno per la legalità e per carenza in Italia di altre Istituzioni finanziarie europee.

Per attrarre i risparmi verso gli investimenti in Italia occorre proseguire nelle riforme fiscali: il potenziamento dei PIR va in questa giusta direzione, ma questa riforma non è sufficiente per attrarre l’ingente liquidità parcheggiata. Occorre ridurre la pressione fiscale sugli investimenti stabili e non speculativi per innescare un più robusto circuito virtuoso per favorire la trasformazione della liquidità in investimenti produttivi che sono gravati dalla doppia imposizione sugli utili delle imprese e sui dividendi.
Importante sarà l’entrata in vigore della proposta della Commissione Europea per incentivi fiscali per gli aumenti del patrimonio netto delle imprese.
Necessita razionalizzare e semplificare le normative fiscali evitando i continui mutamenti e garantendo anche prospettica certezza del diritto.

"Occorre lo sguardo lungo e una predisposizione culturale e metodologica ai cambiamenti, sempre nel rispetto dei diritti delle persone e delle garanzie di libertà civili, economiche, sociali e della sostenibilità, con trasformazioni ecocompatibili, rifiutando sempre l’indifferenza morale" ha concluso Patuelli.

Dopo che il comitato esecutivo dell’ABI aveva già indicato Antonio Patuelli per la conferma a presidente per il biennio 2022/2024, oggi l’assemblea annuale dell'Abi lo ha riconfermato Presidente dell’Associazione Bancaria Italiana per il quinto mandato consecutivo per il 2022/2024.

Le nuove sfide che le banche dovranno affrontare, dopo aver attraversato il difficile periodo della crisi pandemica, sono state al centro dell’intervento del Presidente Patuelli, alla presenza del governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco, del ministro dell'Economia Daniele Franco e dei vertici degli istituti di credito.

“L’impegno professionale che il presidente Patuelli ha saputo svolgere con grande senso di responsabilità, coerenza e competenza e che lo hanno portato alla sua rielezione sono un orgoglio per tutta la comunità ravennate" – sottolinea Giorgio Guberti. "Un ruolo di grande spessore il suo, prezioso per il sostegno alle imprese che la Camera di commercio rappresenta, soprattutto in questo periodo particolarmente complesso e delicato per l’economia e il sistema imprenditoriale. La sua conoscenza e consapevolezza delle sfide e delle problematiche che interessano il sistema economico e finanziario sono preziose per la nostra comunità e per l’intero Paese, a partire dalla sua attenzione alla prevenzione delle crisi d’impresa attraverso misure di finanza d’emergenza che devono essere prolungate. A lui dobbiamo un più generale riconoscimento per l’impegno che lo vede sempre grande protagonista nella vita pubblica. E’ un grande piacere poter confermare il nostro comune impegno nel costruire un nuovo clima di fiducia per le imprese del nostro territorio e del Paese”.


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