Confindustria Romagna, sull'energia avanti tutta | la CRONACA di RAVENNA

Confindustria Romagna, sull'energia avanti tutta

Assemblea annuale dedicata principalmente ai temi del gas e delle rinnovabili

04 luglio 2022 - Il rilancio della ‘Città Romagna’ come un’area metropolitana corrispondente alle attuali province che si muove come una realtà unica, il ruolo di Ravenna come ‘capitale dell’energia’, le critiche per la mancanza di regia nella programmazione dei prelievi lungo l’asta di tutto il Po in Emilia Romagna. Gli ultimi due legati tra di loro dai NO del passato a scelte che oggi ci consentirebbero di pagare meno le bollette energetiche e di soffrire di meno per via della siccità.

Sono i tre temi sui quali il presidente di Confindustria Romagna, Roberto Bozzi, ha insistito maggiormente durante l’intervento all’assemblea degli industriali tenutasi in mattinata al Teatro Alighieri.
“Non siamo interessati alle forme amministrative e tecniche, quanto al concetto sottostante: solo una Romagna unita può competere a livello globale” ha detto Bozzi.
Una Romagna che sappia esaltare “le sue innumerevoli eccellenze, che abbia le responsabilità e le capacità di programmare il suo sviluppo, che sia facilmente raggiungibile e connessa in modo efficace e contemporaneo al resto d’Italia, l’alta velocità proposta un anno fa: alta velocita’ vera, non un surrogato”.
Poi, rivolto al presidente della Regione Stefano Bonaccini, presente sul palco: “È evidente che, se il programmato raddoppio della linea nella tratta Castel Bolognese-Bologna non avverrà con caratteristiche tecniche che consentano appunto l’alta velocità, questo obiettivo risulterà precluso alla Romagna per molti decenni ancora”.
Al presidente nazionale di Confindustria Carlo Bonomi, seduto in prima fila, Bozzi ha spiegato che “qui siamo nel cuore dell’energy valley italiana: la Romagna è il laboratorio naturale della transizione ecologica”.

Nel nostro territorio “siamo pronti da tempo, con un sistema rodato per funzionare su larga scala, sia per quanto riguarda le fonti energetiche tradizionali sia soprattutto per le rinnovabili.
La diversificazione degli approvvigionamenti energetici è già qui: estrazioni di metano, rigassificatore, parco eolico e fotovoltaico galleggiante, idrogeno verde, cattura e stoccaggio della CO2”.

Tanti nuovi progetti che stanno portando a minor inquinamento e minor impatto climatico aumentando la disponibilità di energia e creando nuovi posti di lavoro. “Ravenna e la Romagna hanno idee, tecnologie e professionalità che per decenni hanno affermato il distretto offshore adriatico in tutto il mondo, lavorando con rigorosa osservanza della sicurezza. Parallelamente hanno saputo lanciare con successo il modello di turismo apprezzato in tutto il mondo che ancora anima le nostre coste. Ravenna ha tutte le carte in regola per essere punto di riferimento come hub nazionale per il gas”.

“È una rivendicazione logica e naturale – rileva Bozzi - non una candidatura dettata dall’urgenza, dall’esplosione dei prezzi di energia e materie prime aggravata dalla guerra, o dal recente problema dell’approvvigionamento idrico dovuto alla siccità, che pure hanno acuito l’emergenza”.

Sulla disponibilità di acqua occorre maggiore coordinamento tra le istituzioni in vista dei prospettati razionamenti alle forniture per l’industria e l’agricoltura. Ad oggi non c’è una regia per la programmazione dei prelievi lungo tutto l’asta del Po in Emilia-Romagna: cogliamo l’occasione per chiedere alla Regione di svolgere un ruolo attivo affinché l’emergenza non ricada solo sulle utenze industriali delle province che sono a valle del fiume, Ravenna e Ferrara.
In un momento di difficoltà siamo consapevoli che il sapere e i talenti di questa città, con i suoi 60 anni di esperienza in materia di energia, possono davvero essere un faro per tutto il Paese.
Accogliamo positivamente, in linea con quello che stiamo sostenendo con convinzione da anni, anche le dichiarazioni del ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani sulla necessità di estrarre sempre più gas da giacimenti nazionali, rivedendo il Pitesai".

Confindustria Romagna sostiene i quattro obiettivi energetici cari al sindaco de Pascale. “Noi siamo capitale dell’energia da decenni, grazie a figure come Enrico Mattei, Benigno Zaccagnini , Serafino Ferruzzi” dice de Pascale. “Siamo pronti a fare la nostra parte con il progetto per l’eolico, la richiesta di far ripartire la produzione nazionale di gas, la Ccus, e la nave rigassificatrice”.
Per de Pascale “Questo è un territorio amico di chi vuole investire. Correggeremo il Piano urbanistico generale come richiesto dalle associazioni di categoria”.

“Serve una Romagna unita all’interno di una regione più forte” ha sostenuto Stefano Bonaccini, governatore dell’Emilia Romagna. “Dobbiamo crescere di dimensioni, per questo ad esempio, unirei le fiere di Bologna e Rimini per competere in campo europeo”. Il presidente Bonaccini si è detto più che d’accordo su Ravenna Capitale dell’energia.

Critiche dal presidente Bonomi alle ultime tre leggi finanziarie dei governi succedutisi: reddito di cittadinanza, quota 100, bonus e super bonus: “Così depotenziamo gli strumenti finanziari. Questo Paese è fermo”.


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