Politica
Sanità. «Quanto dei 10 miliardi assegnati alla Regione è stato speso per Ravenna e dove?»
Ferrero e Zaffagnini di Fratelli d'Italia portano l'esempio del 95enne rimasto 30 ore in attesa al Pronto Soccorso»
02 luglio 2022 - «A fronte di 116 miliardi di euro stanziati per il Fondo Sanitario dallo Stato nel 2021 e distribuiti in percentuale alle Regioni, l’Emilia-Romagna nel 2022 ha percepito circa 10 miliardi di euro per la sanità (compreso l’extra per le spese di personale e del piano territoriale dovuto all’emergenza Covid19)
Ovviamente una parte dello stanziamento è stato assegnato all’ASL Romagna e per ricaduta all’ospedale di Ravenna. Quanto di quei 10 miliardi è stato assegnato e dove è stato speso per la sanità ravennate, visto che il cittadino deve attendere anche 30 ore su una barella in Pronto Soccorso?», chiedono Alberto Ferrero, coordinatore provinciale Fratelli d’Italia e capogruppo in consiglio comunale, e Patrizia Zaffagnini dirigente comunale del partito.
«Non c’è mai fine al calvario della sanità italiana e in particolare di quella ravennate. Le cronache riportano oramai quotidianamente le lamentele per il malfunzionamento e la scarsità del numero di medici e infermieri al Pronto Soccorso del nostro ospedale. Per ultimo il 95enne che è rimasto su una barella per ben 30 ore al Pronto Soccorso come denunciato dal figlio.
La salute è un bene primario e non ci si può voltarsi dall’altra parte di fronte a queste indecenze.
Fratelli d’Italia si attiverà in tutte le sedi affinché fatti del genere non avvengano più».
© copyright la Cronaca di Ravenna
Ovviamente una parte dello stanziamento è stato assegnato all’ASL Romagna e per ricaduta all’ospedale di Ravenna. Quanto di quei 10 miliardi è stato assegnato e dove è stato speso per la sanità ravennate, visto che il cittadino deve attendere anche 30 ore su una barella in Pronto Soccorso?», chiedono Alberto Ferrero, coordinatore provinciale Fratelli d’Italia e capogruppo in consiglio comunale, e Patrizia Zaffagnini dirigente comunale del partito.
«Non c’è mai fine al calvario della sanità italiana e in particolare di quella ravennate. Le cronache riportano oramai quotidianamente le lamentele per il malfunzionamento e la scarsità del numero di medici e infermieri al Pronto Soccorso del nostro ospedale. Per ultimo il 95enne che è rimasto su una barella per ben 30 ore al Pronto Soccorso come denunciato dal figlio.
La salute è un bene primario e non ci si può voltarsi dall’altra parte di fronte a queste indecenze.
Fratelli d’Italia si attiverà in tutte le sedi affinché fatti del genere non avvengano più».
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