Economia
Il ministro D'Incà in visita allo stabilimento Bunge
L’azienda ha recentemente lanciato il Bunge Production System per consentire operazioni più sicure ed efficienti e ha investito 3 milioni di dollari per migliorare gli standard ambientali dell’impianto di spremitura, che rappresenta un'eccellenza
13 maggio 2022 - Federico D’Incà, ministro per i Rapporti con il Parlamento, ha visitato oggi gli stabilimenti di Bunge, azienda leader nel settore agroalimentare con due stabilimenti a Porto Corsini.
Saverio Panico, direttore dommerciale e Country Lead di Bunge in Italia, e Nicolas Burgel, direttore degli Stabilimenti di Bunge, hanno accolto oggi il ministro, accompagnato dai senatori Marco Croatti e Gabriele Lanzi, membri della 10ª Commissione permanente, la senatrice Michela Montevecchi, segretario della Presidenza del Senato e della 7ª Commissione permanente (istruzione pubblica, beni culturali), Massimo Bosi, assessore del Comune di Faenza con deleghe alla sicurezza, trasparenza e spazi verdi, Giancarlo Schiano, consigliere provinciale con delega alle politiche giovanili e Igor Gallonetto, assessore del Comune di Ravenna con deleghe a transizione digitale, verde pubblico e riforestazione, diritti degli animali.
“Siamo lieti di aver accolto il ministro nel nostro impianto. Il settore agroalimentare è un asset strategico per l'economia nazionale, per il valore complessivo della produzione e per la valorizzazione del Made in Italy nel nostro Paese e nel mondo. L'agricoltura è uno dei pilastri trasversali del Pnrr che consente il futuro sviluppo economico e sociale, in quanto fonte di cibo, mangimi e combustibili essenziali e sostenibili per il mondo.” ha affermato Saverio Panico. “Bunge detiene circa il 40% della quota di mercato della spremitura dei semi oleosi in Italia e siamo orgogliosi del ruolo importante che svolgiamo nel settore agroalimentare del paese".
Durante la visita, la direzione di Bunge ha presentato al ministro e alla delegazione le attività e le operazioni di Bunge in Italia e a Porto Corsini, e ha inoltre presentato i piani di investimento che porterà avanti a Porto Corsini per contribuire allo sviluppo economico e sociale di Ravenna e della sua comunità, dell’ambiente e degli agricoltori locali.
L’azienda ha recentemente lanciato il Bunge Production System per consentire operazioni sempre più sicure ed efficienti e ha investito 3 milioni di dollari per migliorare ulteriormente gli standard ambientali dell’impianto di spremitura.
L’impianto di Bunge, inaugurato nel 2018, rappresenta un’eccellenza in termini di tecnologia e di innovazione, confermata nel 2020 dal riconoscimento di “Best Global Cushing Facility” tra tutti i 52 impianti di spremitura di Bunge nel mondo, grazie agli investimenti apportati in sicurezza e sostenibilità ambientale.
Bunge, oltre che fornire prodotti essenziali per l'alimentazione a migliaia di aziende agricole locali e olio vegetale raffinato ad aziende chiave dell'industria alimentare e chimica italiana, impiega sul territorio oltre 300 persone fra lavoratori diretti ed indiretti, a cui si sommano più di 250 camionisti che ogni giorno entrano negli stabilimenti di Porto Corsini.
© copyright la Cronaca di Ravenna
Saverio Panico, direttore dommerciale e Country Lead di Bunge in Italia, e Nicolas Burgel, direttore degli Stabilimenti di Bunge, hanno accolto oggi il ministro, accompagnato dai senatori Marco Croatti e Gabriele Lanzi, membri della 10ª Commissione permanente, la senatrice Michela Montevecchi, segretario della Presidenza del Senato e della 7ª Commissione permanente (istruzione pubblica, beni culturali), Massimo Bosi, assessore del Comune di Faenza con deleghe alla sicurezza, trasparenza e spazi verdi, Giancarlo Schiano, consigliere provinciale con delega alle politiche giovanili e Igor Gallonetto, assessore del Comune di Ravenna con deleghe a transizione digitale, verde pubblico e riforestazione, diritti degli animali.
“Siamo lieti di aver accolto il ministro nel nostro impianto. Il settore agroalimentare è un asset strategico per l'economia nazionale, per il valore complessivo della produzione e per la valorizzazione del Made in Italy nel nostro Paese e nel mondo. L'agricoltura è uno dei pilastri trasversali del Pnrr che consente il futuro sviluppo economico e sociale, in quanto fonte di cibo, mangimi e combustibili essenziali e sostenibili per il mondo.” ha affermato Saverio Panico. “Bunge detiene circa il 40% della quota di mercato della spremitura dei semi oleosi in Italia e siamo orgogliosi del ruolo importante che svolgiamo nel settore agroalimentare del paese".
Durante la visita, la direzione di Bunge ha presentato al ministro e alla delegazione le attività e le operazioni di Bunge in Italia e a Porto Corsini, e ha inoltre presentato i piani di investimento che porterà avanti a Porto Corsini per contribuire allo sviluppo economico e sociale di Ravenna e della sua comunità, dell’ambiente e degli agricoltori locali.
L’azienda ha recentemente lanciato il Bunge Production System per consentire operazioni sempre più sicure ed efficienti e ha investito 3 milioni di dollari per migliorare ulteriormente gli standard ambientali dell’impianto di spremitura.
L’impianto di Bunge, inaugurato nel 2018, rappresenta un’eccellenza in termini di tecnologia e di innovazione, confermata nel 2020 dal riconoscimento di “Best Global Cushing Facility” tra tutti i 52 impianti di spremitura di Bunge nel mondo, grazie agli investimenti apportati in sicurezza e sostenibilità ambientale.
Bunge, oltre che fornire prodotti essenziali per l'alimentazione a migliaia di aziende agricole locali e olio vegetale raffinato ad aziende chiave dell'industria alimentare e chimica italiana, impiega sul territorio oltre 300 persone fra lavoratori diretti ed indiretti, a cui si sommano più di 250 camionisti che ogni giorno entrano negli stabilimenti di Porto Corsini.
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