Camera di commercio, Confindustria, Uil: "Urgente una scelta nazionale sul polo energetico ravennate" | la CRONACA di RAVENNA

Camera di commercio, Confindustria, Uil: "Urgente una scelta nazionale sul polo energetico ravennate"

Rilanciato l'appello del sindaco a Draghi e al parlamento: "Fate presto"

29 aprile 2022 - Confindustria Romagna unisce la propria voce a quella del sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, e ne rilancia con forza e convinzione l’appello al premier Draghi e al parlamento, per una visione di sistema e integrata sull’energia che faccia tesoro delle esperienze e delle competenze dei territori, mettendole in rete a beneficio di tutti.

“Il momento è adesso: serve subito una strategia composita e di lungo raggio – ribadisce il presidente Bozzi –. Non c’è urgenza maggiore di quella attuale: Ravenna e la Romagna hanno idee, tecnologie e professionalità che per decenni hanno affermato il distretto offshore adriatico in tutto il mondo, lavorando con rigorosa osservanza della sicurezza e lanciando parallelamente e con successo il modello di turismo che ancora anima le nostre coste.

La ricchezza e il dinamismo del nostro territorio affondano lì le loro radici: è tutto pronto e rodato per funzionare su larga scala, sia per quanto riguarda le fonti energetiche tradizionali sia soprattutto per le rinnovabili. Estrazioni di metano, rigassificatore, parco eolico e fotovoltaico galleggiante, idrogeno verde, cattura e stoccaggio della CO2: la diversificazione dell’approvvigionamento è già qui, insieme a un enorme potenziale di minore inquinamento e impatto climatico, maggiore disponibilità di energia e posti di lavoro.
Possiamo rendere concreta questa transizione a livello nazionale ora, partendo da qui”.

"Già negli anni scorsi la Camera di commercio aveva espresso più volte la propria preoccupazione per l’affossamento del settore off-shore e la conseguente dipendenza energetica dall’estero causata dalle scelte del Governo: dopo le missive inviate al Governo con le quali il presidente dell’Ente di Viale Farini aveva unito la sua voce a quella delle Istituzioni, dei Sindacati, delle Associazioni di categoria e delle imprese del settore rappresentante dal ROCA per segnalare gli effetti disastrosi del blocco delle prospezioni voluto dal Governo, ora un nuovo forte intervento di Giorgio Guberti, a sostegno dell’appello lanciato dal sindaco di Ravenna Michele de Pascale in vista dell’approvazione di un nuovo “Pacchetto Energia”.

“L’assenza di una coerente strategia nazionale sull'energia ha avuto conseguente gravissime e non solo per l’economia locale, prime tra tutte la non autosufficienza energetica del nostro Paese. Stiamo pagando, oggi più che mai, gli effetti delle scelte, o non scelte, operate a livello nazionale e aggravate prima dalla pandemia e poi dal conflitto: ora è arrivato il momento delle decisioni”.

Così Giorgio Guberti, commissario straordinario della Camera di commercio di Ravenna, che ha aggiunto: “Questo conflitto, che si è innestato in una situazione economica già provata dagli effetti della pandemia, ha compromesso le più rosee prospettive economiche precedentemente stimate per il 2022: le previsioni di aprile sui dati Prometeia per il 2022 vedono il valore aggiunto provinciale variare del +2,1 (era il +7,5 nel 2021), con un dato negativo sull’industria (- 0,4 rispetto al +13,1 del 2021) mentre la variazione per l’occupazione, che si attestava ad un +3,6 nel 2021, dovrebbe registrare un – 0,5. Gli scenari sono caratterizzati da grande incertezza e volatilità, questo significa che le previsioni potrebbero modificarsi in meglio o in peggio in funzione degli sviluppi futuri della situazione geopolitica internazionale.

Proprio per questo servono da una parte stabilità e decisione nelle scelte di politica economica ed energetica e dall’altra nuovi driver di sviluppo per contrastare la crisi che si sta profilando. Ravenna, che vanta un’industria di tecnologie per la ricerca e lo sfruttamento dei giacimenti al top nel mondo per innovazione e sicurezza, deve essere la città della transizione, pronta ad investire su rinnovabili, ma in una visione di lungo periodo sul futuro energetico e industriale del nostro Paese, sfruttando le risorse naturali e pulite che sono a disposizione e la grande competenza e know how tecnologico sviluppato dalle aziende ravennati che operano in questo settore. Dobbiamo puntare alla ripresa delle attività estrattive in un contesto di investimenti e progetti che spingano la transizione ecologica in nome della sostenibilità e della sicurezza ambientale".

La UIL e la UILTEC di Ravenna esprimono pieno appoggio alla posizione espressa dal sindaco de Pascale sulla straordinaria opportunità che Ravenna ha di diventare il centro e il motore "di una vera transizione ecologica che sia frutto di una pianificazione strategica per evitare un boomerang per la nostra economia e il benessere economico della nostra comunità" affermano il segretario generale Uil, Carlo Sama e Filippo Spada, segretario Uiltec.

"La UIL fin da subito si è schierata a favore del progetto “Agnes” perché ritiene che la realizzazione del parco eolico e del fotovoltaico galleggiante possono rappresentare la svolta definitiva verso una transizione energetica dove le rinnovabili passano dalla carta a progetti effettivamente cantierabili.
Abbiamo sempre sostenuto anche l’utilità della realizzazione del sistema di captazione della CO2 proposto da ENI perché tutti sappiamo benissimo che la riduzione delle emissioni di CO2 nell’industria pesante non può avvenire da un giorno all’altro con un colpo di bacchetta magica.
D’altra parte è necessario incentivare ulteriormente l’estrazione del GAS ravennate e nazionale senza il quale non esiste transizione ecologica.

La UIL e la UILTEC riconfermano il pieno appoggio tutte le iniziative utili per accelerare lo sfruttamento dei giacimenti di gas già esistenti oltre al rilascio, anche in deroga alla normativa in vigore (PITESAI), di nuove concessioni per consentire una maggior disponibilità estrattiva e aumentare la quota di gas nazionale disponibile.
Per ultimo, la disponibilità ad ospitare al largo delle coste ravennati un rigassificatore galleggiante per cercare di contrastare la crisi energetica relativa all’approvvigionamento di gas dall’estero completa il quadro strategico di Ravenna Città dell’energia e dell’innovazione.
Le tensioni internazionali non consentono ulteriori ritardi, dobbiamo agire ora".


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