Economia
Competenze green o digitali per trovare lavoro in fretta
Le previsioni fino al 2025 dell’Osservatorio dell’economia della Camera di commercio
27 novembre 2021 - Entro il 2025, 6 lavoratori su 10 in provincia di Ravenna dovranno possedere competenze green o digitali. Come mostrano le previsioni a medio termine (2021-2025) dell’Osservatorio dell’economia della Camera di commercio di Ravenna sui dati del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere, ecosostenibilità e digitalizzazione sono, infatti, tra i principali fattori di trasformazione per il mercato del lavoro. E, a partire dal 2022, un ulteriore impulso arriverà grazie all’attuazione delle misure previste nel Pnrr.
Già nell’ultima parte del 2021 – sottolinea l’Ente di Viale Farini - le imprese ravennati hanno intrapreso la caccia alle competenze per il green e il digitale per dare slancio alla ripresa. Le competenze green sono ritenute strategiche principalmente per i profili legati all’edilizia e alla riqualificazione abitativa (tecnici e ingegneri civili e installatori di impianti), per ingegneri elettronici e delle telecomunicazioni, tecnici e gestori di reti e sistemi telematici e tecnici chimici.
Le competenze digitali sono state richieste, invece, prevalentemente ai profili professionali ICT, quali analisti e progettisti di software, progettisti e amministratori di sistemi ma anche a ingegneri energetici e meccanici e a disegnatori industriali. Tra gli indirizzi più specifici per la domanda di competenze green, emergono il diploma di tecnico superiore (ITS) in tecnologie innovative per i beni e le attività culturali, il diploma secondario in produzione e manutenzione industriale e la qualifica professionale nell’ambito agricoltura. Sul fronte delle competenze digitali sono tra i più richiesti il diploma di tecnico superiore (ITS) in tecnologie della informazione e della comunicazione, il diploma secondario in informatica e telecomunicazioni e la qualifica professionale nell’ambito elettronico.
Tale trasformazione del sistema imprenditoriale in chiave di sostenibilità e l’accelerazione per l’adozione delle tecnologie digitali investirà, dunque, il mercato del lavoro di tutto il quinquennio. Le previsioni a medio termine mostrano infatti che la domanda di competenze green riguarderà in maniera trasversale tanto le professioni ad elevata specializzazione e tecniche, quanto gli impiegati come gli addetti ai servizi commerciali e turistici, gli addetti ai servizi alle persone come gli operai e gli artigiani. La spinta verso la transizione verde farà emergere la necessità di specifiche professioni green in alcuni settori come il progettista in edilizia sostenibile, lo specialista in domotica, i tecnici e gli operai specializzati nell’efficientamento energetico nelle costruzioni; il certificatore di prodotti biologici nell’agroalimentare; il progettista meccanico per la mobilità elettrica.
Un fenomeno che interesserà non solo nuovi green jobs ma anche occupazioni esistenti. Per la ristorazione, ad esempio, sempre più importanti saranno le competenze legate alla ecosostenibilità richieste dai consumatori e vantaggiose per le imprese, come l’attenzione alla riduzione degli sprechi, all’uso efficiente delle risorse alimentari e all’impiego di produzioni di qualità e legate al territorio (a chilometro zero).
© copyright la Cronaca di Ravenna
Già nell’ultima parte del 2021 – sottolinea l’Ente di Viale Farini - le imprese ravennati hanno intrapreso la caccia alle competenze per il green e il digitale per dare slancio alla ripresa. Le competenze green sono ritenute strategiche principalmente per i profili legati all’edilizia e alla riqualificazione abitativa (tecnici e ingegneri civili e installatori di impianti), per ingegneri elettronici e delle telecomunicazioni, tecnici e gestori di reti e sistemi telematici e tecnici chimici.
Le competenze digitali sono state richieste, invece, prevalentemente ai profili professionali ICT, quali analisti e progettisti di software, progettisti e amministratori di sistemi ma anche a ingegneri energetici e meccanici e a disegnatori industriali. Tra gli indirizzi più specifici per la domanda di competenze green, emergono il diploma di tecnico superiore (ITS) in tecnologie innovative per i beni e le attività culturali, il diploma secondario in produzione e manutenzione industriale e la qualifica professionale nell’ambito agricoltura. Sul fronte delle competenze digitali sono tra i più richiesti il diploma di tecnico superiore (ITS) in tecnologie della informazione e della comunicazione, il diploma secondario in informatica e telecomunicazioni e la qualifica professionale nell’ambito elettronico.
Tale trasformazione del sistema imprenditoriale in chiave di sostenibilità e l’accelerazione per l’adozione delle tecnologie digitali investirà, dunque, il mercato del lavoro di tutto il quinquennio. Le previsioni a medio termine mostrano infatti che la domanda di competenze green riguarderà in maniera trasversale tanto le professioni ad elevata specializzazione e tecniche, quanto gli impiegati come gli addetti ai servizi commerciali e turistici, gli addetti ai servizi alle persone come gli operai e gli artigiani. La spinta verso la transizione verde farà emergere la necessità di specifiche professioni green in alcuni settori come il progettista in edilizia sostenibile, lo specialista in domotica, i tecnici e gli operai specializzati nell’efficientamento energetico nelle costruzioni; il certificatore di prodotti biologici nell’agroalimentare; il progettista meccanico per la mobilità elettrica.
Un fenomeno che interesserà non solo nuovi green jobs ma anche occupazioni esistenti. Per la ristorazione, ad esempio, sempre più importanti saranno le competenze legate alla ecosostenibilità richieste dai consumatori e vantaggiose per le imprese, come l’attenzione alla riduzione degli sprechi, all’uso efficiente delle risorse alimentari e all’impiego di produzioni di qualità e legate al territorio (a chilometro zero).
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