Economia
In corso i controlli sul possesso del green pass
Monitorata la situazione dell'autotrasporto: per ora non si segnalano casi particolari
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15 ottobre 2021 - Ufficialmente in vigore l'obbligo di possedere il green pass per accedere ai luoghi di lavoro. Ovunque vengono praticati controlli, ma le persone sprovviste di documento verde, per ora, sembrano un numero irrilevante.
“Il Consar – dice il presidente Veniero Rosetti – ha predisposto due distinti controlli. Il primo riguarda il personale che lavora qui in sede, che dovrà presentare green pass o documento sul tampone effettuato. La seconda verifica è sugli autisti che devono accedere al piazzale dove ci sono gli automezzi. Saranno controlli a campione, ma molto precisi perché al termine di questa giornata vogliamo avere una casistica di quanti non potranno lavorare e quindi di come sopperire. Per ora, pensiamo a uno stop per 15, 16 mezzi su 800, quindi una percentuale di autisti senza green pass intorno all’8%”.
Luca Grilli, presidente dell'Ancip (l'associazione delle Compagnie portuali italiane) e della Compagnia portuale di Ravenna interviene sul primo giorno di green pass obbligatorio sui luoghi di lavoro, porti compresi.
"Rispettiamo, ovviamente, chi non vuole vaccinarsi e chi non può per motivi di salute e si sottopone all’iter dei tamponi per poter accedere al proprio luogo di lavoro, ma in tutta onestà non condividiamo la battaglia che stanno conducendo i colleghi di Trieste che si oppongono al Green Pass, e di certo non li prendiamo a modello in questa loro convinzione. Per noi e per la stragrande maggioranza dei portuali italiani, il “Lavoro Portuale” si difende con le battaglie contro la disapplicazione della Legge speciale n.84/94 e di quelle relative alla sicurezza nei luoghi di lavoro" dice Grilli.
La situazione del mondo logistico è molto preoccupante. Lo va ripetendo da giorni Ivano Russo, direttore generale di Confetra.
"Con l’introduzione dell’obbligo di green pass molti dei nostri autisti potrebbero non lavorare. Fortunatamente - spiega Russo - è appena arrivata l’ordinanza firmata dal ministro Speranza per concedere agli autisti stranieri di entrare in Italia senza green pass, a patto che non scendano dal veicolo durante la consegna, resta però il problema per gli italiani". Secondo le stime della confederazione sarebbero oltre 250 mila su 900 mila gli autisti senza certificazione nel Paese.
Tra i settori che rischiano maggiori danni nell’immediato - dice Confetra - ci sono l’alimentare e il farmaceutico.
© copyright la Cronaca di Ravenna
“Il Consar – dice il presidente Veniero Rosetti – ha predisposto due distinti controlli. Il primo riguarda il personale che lavora qui in sede, che dovrà presentare green pass o documento sul tampone effettuato. La seconda verifica è sugli autisti che devono accedere al piazzale dove ci sono gli automezzi. Saranno controlli a campione, ma molto precisi perché al termine di questa giornata vogliamo avere una casistica di quanti non potranno lavorare e quindi di come sopperire. Per ora, pensiamo a uno stop per 15, 16 mezzi su 800, quindi una percentuale di autisti senza green pass intorno all’8%”.
Luca Grilli, presidente dell'Ancip (l'associazione delle Compagnie portuali italiane) e della Compagnia portuale di Ravenna interviene sul primo giorno di green pass obbligatorio sui luoghi di lavoro, porti compresi.
"Rispettiamo, ovviamente, chi non vuole vaccinarsi e chi non può per motivi di salute e si sottopone all’iter dei tamponi per poter accedere al proprio luogo di lavoro, ma in tutta onestà non condividiamo la battaglia che stanno conducendo i colleghi di Trieste che si oppongono al Green Pass, e di certo non li prendiamo a modello in questa loro convinzione. Per noi e per la stragrande maggioranza dei portuali italiani, il “Lavoro Portuale” si difende con le battaglie contro la disapplicazione della Legge speciale n.84/94 e di quelle relative alla sicurezza nei luoghi di lavoro" dice Grilli.
La situazione del mondo logistico è molto preoccupante. Lo va ripetendo da giorni Ivano Russo, direttore generale di Confetra.
"Con l’introduzione dell’obbligo di green pass molti dei nostri autisti potrebbero non lavorare. Fortunatamente - spiega Russo - è appena arrivata l’ordinanza firmata dal ministro Speranza per concedere agli autisti stranieri di entrare in Italia senza green pass, a patto che non scendano dal veicolo durante la consegna, resta però il problema per gli italiani". Secondo le stime della confederazione sarebbero oltre 250 mila su 900 mila gli autisti senza certificazione nel Paese.
Tra i settori che rischiano maggiori danni nell’immediato - dice Confetra - ci sono l’alimentare e il farmaceutico.
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