Economia
GREEN PASS/ Dai tamponi gratis ai controlli a campione, il porto senza certezze
Ieri due circolari del Viminale, un'altra annunciata per oggi. E venerdì scatta l'obbligo della carta verde
13 ottobre 2021 - Giornate di incontri e collegamenti con le associazioni nazionali di categoria per il mondo portuale ravennate per avere ben chiaro il quadro normativo in vista dell'applicazione, da venerdì 15, delle regole sul green pass.
È emerso che le aziende possono valutare anche l'opzione dei tamponi gratis per i portuali. Ecco la breccia aperta a Roma dal Viminale con due circolari del capo di Gabinetto del ministero dell'Interno, Bruno Frattasi.
Per scongiurare il rischio di compromissione dell'operatività dei porti (un esempio su tutti: a Trieste c'è un'alta concentrazione di No Green pass tra i portuali che minacciano il blocco delle attività venerdì 15 ottobre, giorno del debutto dell'obbligo della certificazione verde nei luoghi di lavoro) si raccomanda alle imprese del settore "di mettere a disposizione del personale sprovvisto di green pass test molecolari o antigenici rapidi gratuiti".
È quanto indica la prima circolare inviata ieri a tutti i prefetti dal capo di Gabinetto del Viminale Bruno Frattasi. In una circolare successiva viene poi precisato che gli operatori economici "potranno valutare, nella piena autonomia, ogni possibile modalità organizzativa ai fini dell'acquisizione del green pass da parte dei dipendenti sprovvisti".
Un'altra circolare è annunciata per oggi, soprattutto per quanto riguarda il settore dell'autotrasporto. Ogni settimana, il T&C vede il transito di 1500 camion. Una percentuale di autotrasportatori dei Paesi dell'Est è sprovvista di green pass. Per questo settore si valuta di effettuare controlli a campione. Chi non è in regola non accede al terminal.
© copyright la Cronaca di Ravenna
È emerso che le aziende possono valutare anche l'opzione dei tamponi gratis per i portuali. Ecco la breccia aperta a Roma dal Viminale con due circolari del capo di Gabinetto del ministero dell'Interno, Bruno Frattasi.
Per scongiurare il rischio di compromissione dell'operatività dei porti (un esempio su tutti: a Trieste c'è un'alta concentrazione di No Green pass tra i portuali che minacciano il blocco delle attività venerdì 15 ottobre, giorno del debutto dell'obbligo della certificazione verde nei luoghi di lavoro) si raccomanda alle imprese del settore "di mettere a disposizione del personale sprovvisto di green pass test molecolari o antigenici rapidi gratuiti".
È quanto indica la prima circolare inviata ieri a tutti i prefetti dal capo di Gabinetto del Viminale Bruno Frattasi. In una circolare successiva viene poi precisato che gli operatori economici "potranno valutare, nella piena autonomia, ogni possibile modalità organizzativa ai fini dell'acquisizione del green pass da parte dei dipendenti sprovvisti".
Un'altra circolare è annunciata per oggi, soprattutto per quanto riguarda il settore dell'autotrasporto. Ogni settimana, il T&C vede il transito di 1500 camion. Una percentuale di autotrasportatori dei Paesi dell'Est è sprovvista di green pass. Per questo settore si valuta di effettuare controlli a campione. Chi non è in regola non accede al terminal.
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