Economia
Coldiretti: «Nutrie, fossi e argini colabrodo. Danni a campi e alla tenuta idrogeologica»
«Sicurezza idraulica e ambientale minacciata dalla presenza massiva del roditore, occorrono nuovi interventi mirati per bloccare proliferazione incontrollata»
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04 ottobre 2021 - «Presenza delle nutrie in aumento sul territorio, così come i danni provocati nelle campagne e alle infrastrutture, in particolare canali ed argini, con impatto fortemente negativo sulle colture e sulla stabilità idrogeologica del territorio».
A denunciarlo è Coldiretti Ravenna che punta l'indice contro «una proliferazione delle nutrie totalmente incontrollata, tale da aggravare ogni giorno che passa il rischio di dissesto idrogeologico e da minacciare la tenuta idraulica di un territorio reso sempre più fragile dai continui sfasamenti climatici che si manifestano con precipitazioni sempre più intense e frequenti, nubifragi, grandinate e tempeste di vento.
A rendere ancora più precario un equilibrio ambientale già compromesso dal 'climate-change' e da cementificazione e abbandono, ci sono anche i danni provocati dalle nutrie che creando le loro tane in prossimità di canali ed arginature provocano crolli ed esondazioni, ma anche fenomeni di abbassamento delle strade poderali che, oltre a rendere difficoltoso e pericoloso il transito dei trattori, mettono in grave pericolo la sicurezza di tutti i cittadini».
«Il danneggiamento della rete idraulica, infatti – commenta il Direttore di Coldiretti Ravenna, Assuero Zampini – si riverbera ovviamente sulla stabilità e integrità degli argini di canali e fiumi, col problema dissesto che si è aggravato in questi ultimi anni di piogge torrenziali. È necessario, quindi – conclude – intervenire in maniera più incisiva e mirata al fine di bloccare la proliferazione incontrollata della nutria».
© copyright la Cronaca di Ravenna
A denunciarlo è Coldiretti Ravenna che punta l'indice contro «una proliferazione delle nutrie totalmente incontrollata, tale da aggravare ogni giorno che passa il rischio di dissesto idrogeologico e da minacciare la tenuta idraulica di un territorio reso sempre più fragile dai continui sfasamenti climatici che si manifestano con precipitazioni sempre più intense e frequenti, nubifragi, grandinate e tempeste di vento.
A rendere ancora più precario un equilibrio ambientale già compromesso dal 'climate-change' e da cementificazione e abbandono, ci sono anche i danni provocati dalle nutrie che creando le loro tane in prossimità di canali ed arginature provocano crolli ed esondazioni, ma anche fenomeni di abbassamento delle strade poderali che, oltre a rendere difficoltoso e pericoloso il transito dei trattori, mettono in grave pericolo la sicurezza di tutti i cittadini».
«Il danneggiamento della rete idraulica, infatti – commenta il Direttore di Coldiretti Ravenna, Assuero Zampini – si riverbera ovviamente sulla stabilità e integrità degli argini di canali e fiumi, col problema dissesto che si è aggravato in questi ultimi anni di piogge torrenziali. È necessario, quindi – conclude – intervenire in maniera più incisiva e mirata al fine di bloccare la proliferazione incontrollata della nutria».
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