Economia
Le Compagnie portuali: "Basta giochi di potere sulle Adsp"
Preoccupazione del presidente dell'Ancip, Grilli, per quanto accade a Trieste e Venezia
22 giugno 2020 - L’Ancip, l'associazione che raggruppa le Compagnie portuali italiane, esprime "forte perplessità e timore per il clima che si sta creando nel mondo della portualità italiana. Da sempre in primo piano nel criticare e stigmatizzare il comportamento di quei presidenti e di quei funzionari che non applicano le normative che riguardano il lavoro nei porti e di quanti non intervengono a sanzionare e reprimere atteggiamenti che violano palesemente le leggi, assistiamo oggi ad una serie di iniziative e decisioni che non riusciamo a comprendere" dichiara Luca Grilli presidente dell'associazione dei portuali italiani.
"L’applicazione pedissequa ed acritica di normative già di per sé contraddittorie e di difficile interpretazione ha penalizzato il Porto di Trieste provocando la reazione di tutta la portualità e di tutta la città. A Venezia si assiste all’ennesimo tentativo di bloccare l’attività di una Autorità che sta lavorando per la salvaguardia del porto e dei suoi operatori".
La mancata approvazione del bilancio "per motivi che al momento appaiono pretestuosi e strumentali è la dimostrazione dei danni che una comunità può subire quando la discussione che dovrebbe essere apolitica e tecnica si trasforma in ostruzione e porta nelle attività economiche quotidiane i veti e gli sgambetti spesso a fini elettorali. Quando il risultato di un’azione volta a paralizzare e a demolire indebolisce tutto il sistema, il danno è collettivo e grave".
In un momento di crisi gravissima, quando si cerca di uscire dalle difficoltà, "non poter gestire la cosa pubblica con energia e prontezza è letale. Tutti gli operatori del porto di Trieste, di Venezia ed in tutta Italia hanno garantito la funzionalità degli scali con sacrifici ed i lavoratori non si sono mai tirati indietro, correndo rischi per la loro integrità.
Interrompere l’attività delle Autorità di Sistema Portuale nel nome delle “baruffe” politiche è un atteggiamento che impedisce alla Imprese ed ai lavoratori di operare con serenità e di giovare degli incentivi e degli aiuti che le leggi assegnano alle categorie economiche.
Tutta la comunità economica che incorre in questi sgradevoli episodi ne è danneggiata".
ANCIP auspica "che vengano ripristinate al più presto le regole del lavoro in serenità, che le ritorsioni politiche e i giochi di palazzo non continuino a penalizzare il lavoro e le Imprese dei porti, che devono continuare ad essere un volano per la ripartenza dell’economia con la
tutela di chi vi opera".
© copyright la Cronaca di Ravenna
"L’applicazione pedissequa ed acritica di normative già di per sé contraddittorie e di difficile interpretazione ha penalizzato il Porto di Trieste provocando la reazione di tutta la portualità e di tutta la città. A Venezia si assiste all’ennesimo tentativo di bloccare l’attività di una Autorità che sta lavorando per la salvaguardia del porto e dei suoi operatori".
La mancata approvazione del bilancio "per motivi che al momento appaiono pretestuosi e strumentali è la dimostrazione dei danni che una comunità può subire quando la discussione che dovrebbe essere apolitica e tecnica si trasforma in ostruzione e porta nelle attività economiche quotidiane i veti e gli sgambetti spesso a fini elettorali. Quando il risultato di un’azione volta a paralizzare e a demolire indebolisce tutto il sistema, il danno è collettivo e grave".
In un momento di crisi gravissima, quando si cerca di uscire dalle difficoltà, "non poter gestire la cosa pubblica con energia e prontezza è letale. Tutti gli operatori del porto di Trieste, di Venezia ed in tutta Italia hanno garantito la funzionalità degli scali con sacrifici ed i lavoratori non si sono mai tirati indietro, correndo rischi per la loro integrità.
Interrompere l’attività delle Autorità di Sistema Portuale nel nome delle “baruffe” politiche è un atteggiamento che impedisce alla Imprese ed ai lavoratori di operare con serenità e di giovare degli incentivi e degli aiuti che le leggi assegnano alle categorie economiche.
Tutta la comunità economica che incorre in questi sgradevoli episodi ne è danneggiata".
ANCIP auspica "che vengano ripristinate al più presto le regole del lavoro in serenità, che le ritorsioni politiche e i giochi di palazzo non continuino a penalizzare il lavoro e le Imprese dei porti, che devono continuare ad essere un volano per la ripartenza dell’economia con la
tutela di chi vi opera".
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