Economia
Il 2021 non basterà a recuperare i danni all'economia da Covid
Analisi della Camera di commercio sugli effetti negativi della pandemia
![Il 2021 non basterà a recuperare i danni all'economia da Covid](/file/articoli/th/articoli_637558277720166776.jpg)
05 maggio 2021 - A fine 2020 il valore aggiunto medio dei ravennati è stato di 26.500, contro il 29mila dell’anno precedente. Secondo l’osservatorio della Camera di commercio, quest’anno ci sarà una ripresa, ma soltanto fino a 28mila euro.
Nell’anno del Covid la ricchezza prodotta nella provincia di Ravenna è calata del 7,7%), leggermente inferiore a quella registratasi in Emilia-Romagna (-8,7%) e in Italia (-8,6%).
L’attesa per il 2021 sarà per una crescita dell’economia ravennate che sarà però solo parziale (+5,4%), “contenuta a causa della persistente trasmissione della pandemia nella prima parte dell’anno e non sarà sufficiente a recuperare le perdite subite”.
Per il 2022 si ipotizza il segno più ma con una spinta meno vigorosa (+4,9%). A contribuire alle stime di crescita previste per quest’anno la ripartenza del reddito disponibile (+4,9%) e dei consumi delle famiglie (+4,2%), ma senza il supporto del rilancio dell’interscambio commerciale (-4,2% la stima delle esportazioni per il 2021).
Per quanto riguarda il contributo dei settori economici provinciali, nel 2020 sono il valore aggiunto dell’industria in primo luogo (-9,5%) e quello dei servizi (-7,9%) che manifestano maggior sofferenza; molto più contenuta la contrazione nelle costruzioni, che dovrebbe fermarsi a -0,2%. Nel 2021, l’avvio della ripresa sarà ridotta in tutti i settori e condurrà a una crescita del 9,8% del valore aggiunto prodotto dall’industria; per le costruzioni, la tendenza positiva riprenderà con maggior vigore (+13,9%), grazie anche alle misure di incentivazione adottate dal Governo.
Gli effetti negativi del Coronavirus si faranno sentire più a lungo nel settore dei servizi – prevede la Camera di commercio - in particolare nel turismo e pubblici esercizi, e nel 2021 la ripresa sarà decisamente più ridotta e lenta (+4%). Gravi gli effetti della pandemia sull’export ravennate nel 2020 (-13% rispetto al 2019) e l’analisi territoriale del commercio con l’estero mostra performance negative per la maggior parte delle province italiane. Il mercato del lavoro ha registrato un calo dell’occupazione del -4,6%, a fronte del -2,1% dell’Emilia-Romagna e del -2% dell’Italia, ed unaumento del tasso di disoccupazione al 6,9%, a fronte del 5,7% dell’Emilia-Romagna e del9,2% dell’Italia.
© copyright la Cronaca di Ravenna
Nell’anno del Covid la ricchezza prodotta nella provincia di Ravenna è calata del 7,7%), leggermente inferiore a quella registratasi in Emilia-Romagna (-8,7%) e in Italia (-8,6%).
L’attesa per il 2021 sarà per una crescita dell’economia ravennate che sarà però solo parziale (+5,4%), “contenuta a causa della persistente trasmissione della pandemia nella prima parte dell’anno e non sarà sufficiente a recuperare le perdite subite”.
Per il 2022 si ipotizza il segno più ma con una spinta meno vigorosa (+4,9%). A contribuire alle stime di crescita previste per quest’anno la ripartenza del reddito disponibile (+4,9%) e dei consumi delle famiglie (+4,2%), ma senza il supporto del rilancio dell’interscambio commerciale (-4,2% la stima delle esportazioni per il 2021).
Per quanto riguarda il contributo dei settori economici provinciali, nel 2020 sono il valore aggiunto dell’industria in primo luogo (-9,5%) e quello dei servizi (-7,9%) che manifestano maggior sofferenza; molto più contenuta la contrazione nelle costruzioni, che dovrebbe fermarsi a -0,2%. Nel 2021, l’avvio della ripresa sarà ridotta in tutti i settori e condurrà a una crescita del 9,8% del valore aggiunto prodotto dall’industria; per le costruzioni, la tendenza positiva riprenderà con maggior vigore (+13,9%), grazie anche alle misure di incentivazione adottate dal Governo.
Gli effetti negativi del Coronavirus si faranno sentire più a lungo nel settore dei servizi – prevede la Camera di commercio - in particolare nel turismo e pubblici esercizi, e nel 2021 la ripresa sarà decisamente più ridotta e lenta (+4%). Gravi gli effetti della pandemia sull’export ravennate nel 2020 (-13% rispetto al 2019) e l’analisi territoriale del commercio con l’estero mostra performance negative per la maggior parte delle province italiane. Il mercato del lavoro ha registrato un calo dell’occupazione del -4,6%, a fronte del -2,1% dell’Emilia-Romagna e del -2% dell’Italia, ed unaumento del tasso di disoccupazione al 6,9%, a fronte del 5,7% dell’Emilia-Romagna e del9,2% dell’Italia.
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