Economia
Mambelli: "Bilanci degli alberghi disastrati. Cambiare il Decreto Sostegni"
Considerare i danni subiti dal marzo 2020 ed eliminare il tetto di 5 milioni di euro
![Mambelli: Bilanci degli alberghi disastrati. Cambiare il Decreto Sostegni](/file/articoli/th/articoli_3832.jpg)
15 marzo 2021 - "E' indispensabile correggere il Decreto ‘Sostegni’". Con una lettera inviata ai ministri Massimo Garavaglia e Giancarlo Giorgetti (e per conoscenza a Stefano Bonaccini, presidente della Regione e al sindaco Michele De Pascale, il presidente di Confcommercio provinciale Mauro Mambelli ha chiesto un rapido e immeditato intervento a favore delle imprese.
“I ricavi di tantissime imprese hanno subito pesanti flessioni. Il fatturato degli alberghi e servizi ricettivi ha subito un crollo lo scorso anno del 54,9%. Lo rivela l’Istat" afferma Mambelli. Ci si aspetta che il decreto ‘sostegni’ tenga conto "di questa tragedia, che mette a rischio la sopravvivenza in provincia di Ravenna di oltre millecinquecento imprese; purtroppo non si trova conferma nelle bozze del decreto ‘sostegni’ che stanno circolando e che ci auguriamo vengano al più presto corrette".
Per realizzare l’intento perequativo che più volte era stato annunciato nei mesi scorsi, è necessario che il calcolo dei ristori "venga effettuato considerando il danno subito nell’intero periodo pandemico (marzo 2020 - febbraio 2021). Inoltre, è opportuno eliminare il tetto di 5 milioni di euro, che taglia fuori molte imprese del nostro territorio, in particolare quelle alberghiere di dimensioni medie e grandi, e che il limite di 150mila euro (se non può essere superato) venga applicato per ogni singolo stabilimento o struttura ricettiva (e non per società)".
Mambelli però ribadisce che "le casse degli alberghi sono vuote e le imprese al limite della sopravvivenza. Il lockdown totale per molti mesi dello scorso anno poi a Natale e Capodanno, nonché il perdurare del divieto di spostarsi da una regione all’altra, che minierà anche la Pasqua 2021, hanno moltiplicato gli effetti di una devastazione che non accenna ad arrestarsi.
Anche a gennaio si è registrato un bilancio disastroso, con un calo dell’83% delle presenze turistiche rispetto al 2020. Sul territorio ravennate, gran parte delle strutture ricettive è chiusa da marzo 2020 e il settore subirà una nuova penalizzazione se sarà confermato l’intento di prolungare il calendario scolastico sino a fine giugno.
Le nostre imprese hanno bisogno di essere aiutate e accompagnate sino alla fine del tunnel, che non appare vicina”.
© copyright la Cronaca di Ravenna
“I ricavi di tantissime imprese hanno subito pesanti flessioni. Il fatturato degli alberghi e servizi ricettivi ha subito un crollo lo scorso anno del 54,9%. Lo rivela l’Istat" afferma Mambelli. Ci si aspetta che il decreto ‘sostegni’ tenga conto "di questa tragedia, che mette a rischio la sopravvivenza in provincia di Ravenna di oltre millecinquecento imprese; purtroppo non si trova conferma nelle bozze del decreto ‘sostegni’ che stanno circolando e che ci auguriamo vengano al più presto corrette".
Per realizzare l’intento perequativo che più volte era stato annunciato nei mesi scorsi, è necessario che il calcolo dei ristori "venga effettuato considerando il danno subito nell’intero periodo pandemico (marzo 2020 - febbraio 2021). Inoltre, è opportuno eliminare il tetto di 5 milioni di euro, che taglia fuori molte imprese del nostro territorio, in particolare quelle alberghiere di dimensioni medie e grandi, e che il limite di 150mila euro (se non può essere superato) venga applicato per ogni singolo stabilimento o struttura ricettiva (e non per società)".
Mambelli però ribadisce che "le casse degli alberghi sono vuote e le imprese al limite della sopravvivenza. Il lockdown totale per molti mesi dello scorso anno poi a Natale e Capodanno, nonché il perdurare del divieto di spostarsi da una regione all’altra, che minierà anche la Pasqua 2021, hanno moltiplicato gli effetti di una devastazione che non accenna ad arrestarsi.
Anche a gennaio si è registrato un bilancio disastroso, con un calo dell’83% delle presenze turistiche rispetto al 2020. Sul territorio ravennate, gran parte delle strutture ricettive è chiusa da marzo 2020 e il settore subirà una nuova penalizzazione se sarà confermato l’intento di prolungare il calendario scolastico sino a fine giugno.
Le nostre imprese hanno bisogno di essere aiutate e accompagnate sino alla fine del tunnel, che non appare vicina”.
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