Economia
Tavoli esterni anche per piadinerie, gelaterie e pasticcerie
Ordinanza del sindaco che supera i vincoli di Governo e Regione. Cna e Confartigianato soddisfatte
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05 giugno 2020 - Gelaterie, pasticcerie e piadinerie potranno estendersi sul suolo pubblico. Il sindaco Michele de Pascale ha firmato, a questo proposito, un’ordinanza che entrerà in vigore lunedì. Diversi provvedimenti del Governo e della Regione, nell’ambito delle misure di contenimento della diffusione del coronavirus, avevano portato alla riduzione dei posti a sedere all’aperto e il divieto di utilizzo di quelli interni, per il consumo di bevande e cibi, delle attività artigianali e commerciali di prodotti alimentari. Il sindaco autorizza in via temporanea fino al 31 ottobre, il recupero dei posti preesistenti consentendo l’ampliamento della superficie di occupazione del suolo pubblico.
Viene superato, in questa fase, quanto previsto dal regolamento vigente di un massimo di 3 tavoli e relative sedie per le aree in centro storico e la superficie massima di 25 metri quadrati per le attività nella restante parte del territorio comunale. In questo modo sarà possibile il recupero all’esterno dei posti previsti per il consumo all’interno dei locali, ora non utilizzabili.
“La ripresa economica – commenta de Pascale – passa anche da queste semplici disposizioni. L’eccezionalità della situazione deve dare risposte tangibili e immediate. Ciò permetterà non solo ai titolari delle attività di poter contare su misure concrete che contribuiscano al rilancio, ma anche a cittadini e turisti di poter vivere la nostra città in sicurezza e, non ultimo, di vivacizzare strade e piazze”.
Gelaterie, pasticcerie, piadinerie e attività similari potranno ampliare l’occupazione esistente oppure richiederne una ex-novo, compatibilmente con le norme e prescrizioni relative alla sicurezza, in particolare previste dal codice della strada, per permettere l’utilizzo dei posti previsti all’interno e un corretto distanziamento delle sedute poste all’esterno, anche in deroga ai limiti dimensionali previsti dal vigente regolamento comunale. Il numero massimo di sedute non potrà eccedere quanto autorizzato in precedenza internamente ed esternamente e la tipologia degli arredi dovrà rispettare quanto indicato nel regolamento specifico.
Confartigianato e Cna, “che avevano posto con forza la richiesta di giungere a questa decisione”, giudicano molto positivamente l’ordinanza, ed esprimono il proprio ringraziamento “in particolare al sindaco de Pascale e all’assessore Massimo Cameliani, per un provvedimento che va nella direzione di salvaguardare lo street food e dare pari dignità a un settore importante per l’accoglienza al pari della ristorazione”.
Una scelta “che aiuta anche quelle attività che, inserite in contesti turistici, vanno a completare progetti di valorizzazione di zone o territori diversificando ed arricchendo ulteriormente l’offerta gastronomica di Ravenna, arma in più per una stagione turistica difficile, sottolineano Cna e Confartigianato”.
Le due Associazioni sono impegnate anche a livello nazionale affinchè venga estesa l’esonero del pagamento del suolo pubblico anche per le attività artigiane.
© copyright la Cronaca di Ravenna
Viene superato, in questa fase, quanto previsto dal regolamento vigente di un massimo di 3 tavoli e relative sedie per le aree in centro storico e la superficie massima di 25 metri quadrati per le attività nella restante parte del territorio comunale. In questo modo sarà possibile il recupero all’esterno dei posti previsti per il consumo all’interno dei locali, ora non utilizzabili.
“La ripresa economica – commenta de Pascale – passa anche da queste semplici disposizioni. L’eccezionalità della situazione deve dare risposte tangibili e immediate. Ciò permetterà non solo ai titolari delle attività di poter contare su misure concrete che contribuiscano al rilancio, ma anche a cittadini e turisti di poter vivere la nostra città in sicurezza e, non ultimo, di vivacizzare strade e piazze”.
Gelaterie, pasticcerie, piadinerie e attività similari potranno ampliare l’occupazione esistente oppure richiederne una ex-novo, compatibilmente con le norme e prescrizioni relative alla sicurezza, in particolare previste dal codice della strada, per permettere l’utilizzo dei posti previsti all’interno e un corretto distanziamento delle sedute poste all’esterno, anche in deroga ai limiti dimensionali previsti dal vigente regolamento comunale. Il numero massimo di sedute non potrà eccedere quanto autorizzato in precedenza internamente ed esternamente e la tipologia degli arredi dovrà rispettare quanto indicato nel regolamento specifico.
Confartigianato e Cna, “che avevano posto con forza la richiesta di giungere a questa decisione”, giudicano molto positivamente l’ordinanza, ed esprimono il proprio ringraziamento “in particolare al sindaco de Pascale e all’assessore Massimo Cameliani, per un provvedimento che va nella direzione di salvaguardare lo street food e dare pari dignità a un settore importante per l’accoglienza al pari della ristorazione”.
Una scelta “che aiuta anche quelle attività che, inserite in contesti turistici, vanno a completare progetti di valorizzazione di zone o territori diversificando ed arricchendo ulteriormente l’offerta gastronomica di Ravenna, arma in più per una stagione turistica difficile, sottolineano Cna e Confartigianato”.
Le due Associazioni sono impegnate anche a livello nazionale affinchè venga estesa l’esonero del pagamento del suolo pubblico anche per le attività artigiane.
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