Economia
“Riapriamo l’Italia in sicurezza”
Petizione della Confesercenti per la riapertura delle attività di commercio, mercati e turismo
06 maggio 2020 - Una petizione lanciata on-line da Confesercenti Emilia-Romagna per chiedere al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, la riapertura programmata delle micro, piccole e medie imprese del commercio, del turismo, dei pubblici esercizi e dei servizi.
Confesercenti accompagna l’appello alle richieste già avanzate per ottenere interventi tempestivi per le imprese: ciò che chiediamo con maggiore urgenza riguarda principalmente una liquidità immediata, cancellare e ridurre le imposte nazionali e locali, recuperare il fatturato perso e dare contributi a fondo perduto per finanziare la riapertura.
La petizione si può firmare su
Ecco l'appello dei piccoli imprenditori:
"Da oltre due mesi abbiamo imparato a convivere con un’emergenza a cui non eravamo preparati. Ci siamo organizzati, affrontato con disciplina e senso di responsabilità la limitazione della nostra libertà e la chiusura delle nostre attività e del nostro lavoro.
Il prolungamento di questa situazione crea ansia, paura e preoccupazione per il destino di tante famiglie. Quello che è stato perso dalle nostre attività non verrà più recuperato mentre i costi non si sono mai fermati e tanti incentivi promessi non sono arrivati se non costringendo le nostre imprese a indebitarsi ulteriormente. Prolungando la chiusura oltre il 4 maggio molte delle nostre imprese e attività potrebbero chiudere definitivamente!
Negozi, bar, ristoranti, tutte le attività turistiche, mercati, piccole attività artigiane sono pronte a riaprire in assoluta sicurezza, rispettando i protocolli concordati e concordandone di nuovi se necessario".Nel finale, la richiesta a Conte: "Ci permetta di riaprire e tornare a essere padroni del nostro destino!".
© copyright la Cronaca di Ravenna
Confesercenti accompagna l’appello alle richieste già avanzate per ottenere interventi tempestivi per le imprese: ciò che chiediamo con maggiore urgenza riguarda principalmente una liquidità immediata, cancellare e ridurre le imposte nazionali e locali, recuperare il fatturato perso e dare contributi a fondo perduto per finanziare la riapertura.
La petizione si può firmare su
Ecco l'appello dei piccoli imprenditori:
"Da oltre due mesi abbiamo imparato a convivere con un’emergenza a cui non eravamo preparati. Ci siamo organizzati, affrontato con disciplina e senso di responsabilità la limitazione della nostra libertà e la chiusura delle nostre attività e del nostro lavoro.
Il prolungamento di questa situazione crea ansia, paura e preoccupazione per il destino di tante famiglie. Quello che è stato perso dalle nostre attività non verrà più recuperato mentre i costi non si sono mai fermati e tanti incentivi promessi non sono arrivati se non costringendo le nostre imprese a indebitarsi ulteriormente. Prolungando la chiusura oltre il 4 maggio molte delle nostre imprese e attività potrebbero chiudere definitivamente!
Negozi, bar, ristoranti, tutte le attività turistiche, mercati, piccole attività artigiane sono pronte a riaprire in assoluta sicurezza, rispettando i protocolli concordati e concordandone di nuovi se necessario".Nel finale, la richiesta a Conte: "Ci permetta di riaprire e tornare a essere padroni del nostro destino!".
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