"Niente può sostituire la magia dei concerti dal vivo…". INTERVISTA a Sandra Costantini

19 maggio 2020 -

John Surman e Sarah Jane Morris, Danilo Rea e Rita Marcotulli, Peppe Servillo e Ares Tavolazzi, Greg Burk e Fabrizio Bosso. Sono solo alcuni dei grandi jazzisti che avrebbero calcato i palcoscenici emiliano-romagnoli – da qui al 9 giugno – all’interno del ricco cartellone di Crossroads, l’ormai tradizionale rassegna primaverile regionale organizzata da Jazz Network. E che invece, purtroppo, sono cancellati: visto che la “Fase 3” del decreto governativo non prevede ancora la ripresa degli spettacoli aperti al pubblico, almeno fino a metà giugno.
Cosa possono fare, allora, gli organizzatori? Come si stanno organizzando la ravennate Sandra Costantini, direttore artistico del Festival, e i suoi collaboratori?

Sandra, avete ideato una modalità diversa, on air. Ce la spieghi?
Abbiamo dovuto fare a meno di una settantina di appuntamenti live, e questo è triste, ma non abbiamo abdicato all’idea del Festival. E grazie alla disponibilità di moltissimi artisti, abbiamo deciso di dar vita a un'iniziativa di concerti in diretta streaming sulla nostra pagina Facebook, aderendo al progetto #laculturanonsiferma della Regione. Per cui a metà aprile è iniziato "Crossroads on Air”: un cartellone di eventi virtuali - due alla settimana, ogni weekend, fino a fine giugno: un segnale di speranza nel futuro, anche se niente può sostituire la magia dei concerti dal vivo…

Il pubblico apprezza?
Sì, la partecipazione è ampia e sentita, abbiamo avuto manifestazioni di stima, di amore e di incoraggiamento. E i video, che restano sulla pagina, continuano a raccogliere migliaia di visualizzazioni anche nei giorni successivi. Una volta finita la rassegna, li raccoglieremo tutti su YouTube.

Uno dei clou del Crossroads sarebbe stato Ravenna Jazz, a metà maggio. Anche questo è saltato. Quali sono le prospettive?
Il concerto più importante era quello di Pat Metheny: lui non farà altre tournee nei prossimi mesi, per cui l’ho già messo in cartellone nell’edizione 2021 del Festival, il prossimo 4 maggio. Poi c’era un secondo concerto a cui tenevamo molto, una nostra produzione originale dedicata a Doris Day, con l’Italian Jazz Orchestra, Paolo Fresu alla tromba e Petra Magoni alla voce: originariamente doveva essere il 10 maggio, poi l’avevo riposizionata l’1 dicembre. Ma adesso si apre uno spiraglio estivo: forse si potrà fare nel nuovo palco all’aperto che verrà allestito al Museo Classis, che avrà 500 posti a sedere. Ne stiamo parlando con l’assessorato e con gli altri soggetti coinvolti, se ci riusciamo potremmo farlo lì…

Già, l’estate potrebbe portare interessanti soluzioni all’aperto. Ne avete in mente altre?

Sì, in effetti. Anche senza arrivare a platee troppo numerose, che con le distanze sanitarie sarebbero difficili, potremmo però pensare a inserire d’estate alcuni dei concerti saltati a Crossroads. E per quanto riguarda nello specifico Ravenna, stiamo cercando - assieme ad altri promoter - di capire se il Comune può riallestire il palco che già le scorse estati era in piazza San Francesco. Se fosse possibile, fra metà giugno e settembre potremmo organizzare lì alcuni concerti: sarebbe un bel modo di ricominciare, anche senza aspettare per forza gli spazi chiusi dell’autunno.
nelle foto: Sandra Costantini e Sandra Costantini con Enrico Rava


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