Economia
A due anni dall'alluvione, l'indagine Censis commissionata dalla Cassa di Ravenna per una lettura scientifica dei fatti
L'indagine ha l'obiettivo di analizzare gli aspetti principali approfondendo i processi, dai dati dell'ambiente e del clima alla qualità della risposta delle istituzioni

A due anni esatti di distanza dai tragici fatti che colpirono la Romagna il 16 maggio 2023, la Cassa di Ravenna Spa, dopo aver risposto all’emergenza di quei giorni approvando già in quegli stessi giorni una serie di misure per venire incontro alle famiglie, agli imprenditori, alle donne ed agli uomini colpiti dall’emergenza, ha voluto oggi dare un contributo concreto alla conoscenza di quanto è avvenuto, prima e dopo la notte dell’alluvione, «nella convinzione che soltanto con l’approfondimento scientifico e la divulgazione della conoscenza si possa cercare in tutti i modi di evitare il ripetersi di fatti così gravi per l’Italia», comunicano in una nota.
«Per questo la Cassa di Ravenna ha commissionato al Censis un’indagine statistica che approfondisse tre aspetti principali» continua la Cassa di Ravenna nella sua nota, volendo analizzare «una lettura scientifica dei dati dell’ambiente e del clima con particolare attenzione ai processi di impermeabilizzazione del suolo, una lettura dell’impatto sull’economia e la società ed inoltre, tema questo centrale nella dinamica degli eventi di quei giorni, il modo in cui il territorio ha reagito, la qualità della risposta delle istituzioni, il ruolo del volontariato, la coesione delle comunità locali e la resilienza delle reti formali e informali.
La mappa dei rischi idraulici abbinata alle fragilità strutturali, il delicato equilibrio ambientale e la prevenzione sono i temi attorno ai quali l’indagine ha poi approfondito lo sviluppo della situazione post-alluvione coinvolgendo con interviste specifiche i maggiori interlocutori istituzionali che hanno operato nei giorni dell’alluvione conoscendone direttamente l’impatto sulle popolazioni e la risposta del tessuto sociale ed imprenditoriale.
La fotografia che il rapporto Censis consegna agli studiosi ed alle istituzioni è quella di un territorio che ha saputo rispondere collettivamente con grande solidità ma che oggi mostra segnali di affaticamento all’esposizione sistemica a questi rischi a fronte dei quali è necessaria una legislazione nazionale più robusta in grado di prevenire un’emergenza. La transizione economica verso i nuovi settori legati ai servizi, alla conoscenza ed alla cura, che la drammatica emergenza ha accelerato, la forza dei legami comunitari e la necessità di intervenire con risorse e determinazione per prevenire altre possibili emergenze sono la sintesi delle conclusioni di un rapporto che richiama con forza e vigore istituzioni ed esperti a vigilare senza sosta ed a irrobustire le attività di prevenzione e studio in un territorio fortemente esposto alle conseguenze della crisi climatica attuale», si legge in una nota.
Il rapporto è consultabile nella sua interezza al link sottostante, in formato pdf.

Rapporto Censis 16 maggio 2025
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