Economia
Cooperative Agricole Braccianti: dopo le alluvioni ricavi in calo del 17%, fino al 38% per le produzioni erbacee e arboree
Alla presentazione del report annuale anche un centinaio di studenti degli Istituti agrari del territorio, protagonisti di un percorso di studi sulla cooperazione

Le alluvioni hanno inciso profondamente sul volto dell’agricoltura ravennate, in particolare sulle cooperative agricole braccianti, che nel 2023 hanno registrato danni per 30 milioni – ristorati finora solo in minima parte – e crollo delle produzioni fino al 38%. Ma di fronte alla crisi climatica il modello dell’economia mutualistica, fatto di solidarietà, vicinanza al territorio e partecipazione dei lavoratori, è tornato a mostrarsi fondamentale per il territorio e per le persone.
Se ne è parlato la mattina di martedì 4 marzo al Teatro Socjale di Piangipane, in occasione del report annuale delle CAB della provincia di Ravenna. Da sole le 7 CAB coltivano 12mila ettari di campi, un quinto dei quali a biologico, l’11% della superficie agricola provinciale.
Il sacrificio delle CAB, che allagarono i propri terreni per salvare i centri abitati, è stato pagato in modo pesante. Nel 2023 il sistema ha prodotto ricavi per circa 40 milioni di euro, in calo di oltre il 17% rispetto all’anno precedente. La vendita delle produzioni erbacee e arboree ha realizzato 17,2 milioni di Euro, con una diminuzione del 38% dovuto non solo alle alluvioni, ma anche a tornado e gelate.
Il risultato sarebbe stato anche peggiore senza la solidarietà del movimento cooperativo e la battaglia affrontata a tutti i livelli per ottenere i ristori dallo stato. In totale il sistema ha registrato 30 milioni di euro di danni, solo metà dei quali sono stati finora rimborsati, in maniera spesso insoddisfacente.
Nonostante i disastri, l’occupazione delle CAB è rimasta sostanzialmente stabile, attorno alle 600 persone, con un leggero aumento dei soci lavoratori (373). La base sociale è composta per il 54% da donne e per il 34% da persone sotto i 40 anni.
Gli investimenti realizzati dalle CAB ammontano nel triennio 2021-2023 a 9 milioni di euro. Di questi sono 450 mila i contributi europei: per ogni euro di contributo le CAB ne hanno investiti 19 con risorse proprie. La strategia di investimenti aziendali ha riguardato soprattutto miglioramenti fondiari, attrezzature, organizzazione, macchinari e strutture per l’attività.
In sala erano presenti un centinaio di studenti degli istituti agrari del territorio – l’Its Morigia-Perdisa di Ravenna e l’Ip Persolino-Strocchi di Faenza – che durante l’anno scolastico hanno seguito un percorso di conoscenza delle CAB con momenti di istruzione in aula e in azienda.
Una rappresentanza degli studenti è salita sul palco per intervistare il presidente di Legacoop Romagna, Paolo Lucchi, e il dirigente del settore Agricoltura della Regione Emilia-Romagna, Valtiero Mazzotti.
I ragazzi, tra le altre cose, hanno voluto sapere se le cooperative collaborano tra di loro, qual è il loro impatto sul territorio, che benefici apportano e quali sono le difficoltà che si affrontano nella gestione democratica di un’impresa. «Ho notato grande interesse e capacità di approfondimento – dice il presidente di Legacoop Romagna, Paolo Lucchi –, il che ci fa ben sperare per il futuro del nostro territorio. È stata un’occasione importante per spiegare che siamo una forma di impresa antichissima e modernissima, perché riusciamo a stare sul mercato e garantiamo condizioni migliori ai soci, passando il patrimonio della cooperativa di generazione in generazione»
Aprendo i lavori la presidente della Provincia, Valentina Palli, aveva ricordato il difficile cammino sostenuto dal comparto agricolo romagnolo per vedersi riconosciuti i danni e il ruolo fondamentale delle CAB per tenere vivi i principi di solidarietà e partecipazione. Il presidente di Promosagri, Stefano Patrizi, partendo dalla lunga storia delle cooperative agricole braccianti, ha ribadito l’attualità di questo modello, che mette i lavoratori al centro delle decisioni che li riguardano.
Immagini di ieri e di oggi si sono susseguite nella tavola rotonda con i presidenti delle cooperative braccianti del territorio: Andrea Caroti (Comprensorio Cervese), Massimo Pepoli (Campiano), Fabrizio Galavotti (Terra), Rudy Maiani (Agrisfera), Massimo Bezzi (Bagnacavallo), Mauro Parisi (Fusignano) e Gianluca Tedaldi (Massari).
La presentazione del report – realizzata in collaborazione con Ravenna Teatro - fa parte degli eventi promossi da Legacoop Romagna per valorizzare il modello cooperativo in occasione dell’80° anniversario dell’associazione.

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