Fiera dei balneari. Rustignoli: «La riforma non dimentichi il riconoscimento del lavoro fatto» | la CRONACA di RAVENNA

Fiera dei balneari. Rustignoli: «La riforma non dimentichi il riconoscimento del lavoro fatto»

Concessioni balneari, indennizzi economici ai gestori uscenti, strategie di difesa dell’erosione costiera e certificazioni Iso. I temi ‘caldi’ al centro del dibattito. Hanno presentato le loro novità 60 aziende da tutta Italia

07 febbraio 2025 -

Concessioni balneari, indennizzi economici ai gestori uscenti, strategie di difesa dell’erosione costiera e certificazioni Iso.
Sono i temi ‘caldi’ al centro della “Fiera delle imprese balneari”, tra ieri e oggi, al Pala De André di Ravenna, com’è ormai tradizione in questo periodo dell’anno.
A parlarne è Maurizio Rustignoli, presidente della Cooperativa Spiagge Ravenna promotrice dell’evento che fa il punto sul settore in vista dell’apertura della nuova stagione estiva.

Come valuta l’edizione 2025 della fiera?

«Positivamente, considerando la situazione complicata che stiamo vivendo. La partecipazione è decisamente buona grazie alla presenza di circa 60 aziende di tutta la filiera, da tutta Italia, che presentano le proprie novità tra arredi balneari, attrezzature per il bar e la ristorazione, food & beverage».

Questo è un momento di grande incertezza normativa. La riforma proposta dal governo, per adeguarsi alla direttiva europea Bolkestein, in sostanza proroga le concessioni fino al settembre 2027, ma lascia in sospeso al momento la questione degli indennizzi per cui è atteso un decreto a marzo. Come la valuta?

«Una grande delusione dopo le tante promesse in campagna elettorale che erano state persino eccessive. La legge non contiene nulla di quanto detto ed è persino di difficile applicazione, secondo gli esperti.
L’unico elemento positivo è il rinvio della scadenza delle concessioni al 2027, il che ci darà il tempo per mettere in piedi un percorso con nuovi equilibri a livello regionale e comunale.
Ma manca completamente il riconoscimento dell’indennizzo a chi ha lavorato per tutti questi anni in caso di perdita della concessione, che è il pilastro di tutte le nostre richieste».

Durante il convegno della prima giornata su “Imprese balneari: quali prospettive”, è intervenuto – fra gli altri – il presidente della Regione Michele de Pascale, sindaco uscente di Ravenna. Vi ha rassicurato?

«Sì. Ha detto che la Regione farà di tutto per essere al fianco del sistema balneare romagnolo e chiederà una autonomia per non vanificare e svilire il nostro lavoro.
L’Italia è vasta e la situazione delle spiagge è molto diversa da territorio a territorio, le tipicità vanno salvaguardate.
Noi, per esempio, abbiamo consorzi che consentono il salvataggio collettivo, un’organizzazione che non esiste ovunque e che offre servizi alla piccola come alla grande impresa.
Il convegno è stato seguito da oltre 400 operatori di settore alla Sala Rossa, letteralmente gremita per l’occasione: un momento di grande riflessione».

Quale potrebbe essere il prossimo passo?

«L’apertura di un tavolo con la Regione che cercherà di colmare il vuoto normativo della legge».

Siete favorevoli o contrari a una riforma organica del settore?

«Abbiamo sempre detto che, prima o poi, sarà necessaria. Ciò che ci interessa è che, nel ‘traghettarci’ verso un nuovo sistema normativo, non si dimentichi, come detto, il riconoscimento del lavoro fatto. Non siamo contrari alle evidenze pubbliche, ma non accettiamo di essere dimenticati, di essere gli ultimi. Ripeto: a chi ha fatto tanti sacrifici deve essere riconosciuto un valore».

Lei che ha il polso degli operatori balneari, come si guarda alla nuova stagione?

«Con ottimismo, come sempre, e con la voglia di garantire ai clienti benessere e svago. Non ci sono stati grossi investimenti, vista la complicata congiuntura, ma le strutture hanno provveduto alle varie manutenzioni e sono tutte pronte per la riapertura nel weekend delle Palme, alcuni anche una settimana prima, con il servizio di ristorazione in spiaggia che è ormai irrinunciabile».

C’è dunque un clima di fiducia…

«Sì, confortato anche dai report positivi che ci arrivano in merito alle presenze. Le agenzie che affittano casa ci dicono che sui nove lidi c’è grande interesse, con tante case confermate e numerose nuove richieste di alloggi. Segnali positivi arrivano anche dai campeggi».

Il tema dell’erosione della costa è al centro di un secondo convegno in fiera. Cosa può dire al riguardo?

«Anche se negli anni sono stati fatti tanti interventi, c’è la necessità di ampliare i siti di intervento. Chiediamo alla Regione e ai Comuni di poter reperire, compatibilmente con le esigenze legate alle emergenze, risorse per mettere a terra nuovi progetti.
Ci aspettiamo in particolare un ‘progettone’ di 5-6 anni che andrà presentato con il dovuto anticipo. I tratti di arenile più critici sono a nord di Marina Romea e di Punta Marina Terme, a sud di Lido Adriano, dove serve una progettazione strutturale, per intenderci non basta solo un po’ di sabbia in più».

Guardando alla spiaggia, ci saranno particolari novità, tipo nuove gestioni?

«Ci sono affitti d’azienda più del solito perché molti gestori sono stanchi. Le compravendite sono bloccate per le incertezze normative, il che crea un enorme danno al settore, e non c’è più accesso al credito bancario.
Dal canto loro i nuovi affittuari non hanno interesse a fare particolari investimenti, per cui puntano più sul guadagno spicciolo stagionale. Il che è ben lontano dalla filosofia dei gestori storici abituati a ipotecarsi la casa e a esporsi continuamente a livello economico anche solo per far fronte le numerose mareggiate».




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