Economia
Gruppo Hera, approvati i risultati del terzo trimestre 2024
I ricavi -25,3% per il calo dei prezzi delle commodity energetice e delle attività incentivate sui servizi per il risparmio. Il Margine Operativo Lordo sale del 3,1% su base annua, impennata dell'utile netto di pertinenza degli Azionisti (20,1%)
Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Hera, presieduto dal Presidente Esecutivo Cristian Fabbri, ha approvato oggi all’unanimità la relazione trimestrale consolidata al 30 settembre 2024. I primi nove mesi del 2024 evidenziano una diminuzione del fatturato conseguente alla riduzione dei prezzi energetici e la conferma della crescita dei risultati economici e degli investimenti, rispetto alle significative crescite realizzate nel 2023, sostenute anche da componenti non ricorrenti. In particolare, l’aumento del 9,2% degli investimenti operativi dimostra l’attenzione continua del Gruppo allo sviluppo, alla valorizzazione e al rafforzamento della resilienza degli asset gestiti, la cui tenuta si è riconfermata anche in occasione dei recenti fenomeni meteoclimatici estremi. Costante, inoltre, l’impegno della multiutility su progetti in grado di accelerare il percorso verso la transizione green delle comunità servite, in piena coerenza con il Piano industriale quinquennale al 2027. La gestione delle attività ha conseguito ottimi risultati con una crescita sia nelle attività a libero mercato che in quelle regolate, che hanno sostenuto l’incremento del MOL e del reddito operativo e garantito una solida creazione di valore per tutti gli stakeholder.
Cristian Fabbri, Presidente Esecutivo del Gruppo Hera, ha dichiarato:
“Pienamente in linea con quanto evidenziato nel primo semestre 2024, anche i risultati dei nove mesi si contraddistinguono per una significativa crescita di tutti i principali indicatori del conto economico e una creazione di valore in continua progressione per tutti gli stakeholder. In particolare, l’accelerazione dell’utile netto di pertinenza degli Azionisti, che si incrementa di oltre il 20%, e l’aumento del rendimento sul capitale investito, che sale al 9,5%, confermano che stiamo dando piena esecuzione al nostro Piano industriale. Ai positivi risultati economico-finanziari si accompagna la continua attenzione alla crescita sostenibile dei territori in cui operiamo: un impegno che trova conferma nel margine operativo lordo a valore condiviso, pari a circa il 54% del MOL complessivo. Sono risultati che fanno leva sulla capacità del Gruppo di crescere sia nelle attività a libero mercato che in quelle regolate, continuando quel percorso di sviluppo ‘strutturale’ sostenibile a favore delle comunità servite. A seguito dell’avvio della fornitura dei clienti del Servizio a Tutele Graduali e del continuo sviluppo commerciale, ormai forniamo almeno un servizio a oltre 7,5 milioni di cittadini”.
Orazio Iacono, Amministratore Delegato del Gruppo Hera, ha dichiarato:
“La relazione al 30 settembre evidenzia un incremento di oltre il 20% dell’utile netto di pertinenza degli Azionisti, che sale a circa 283 milioni di euro. Il Gruppo ha registrato una crescita particolarmente solida, con un importante contributo dato dai business regolati, che hanno beneficiato dell’evoluzione del quadro regolatorio, e della filiera ambiente, con un MOL in continuo incremento soprattutto nel libero mercato, consolidando la leadership nel settore nonostante un contesto macroeconomico complesso. Le performance già positive a livello operativo sono state accompagnate da un contributo significativo della gestione finanziaria, che sta progressivamente registrando nel 2024 i benefici delle attività di liability management e razionalizzazione del debito avviate a partire dalla seconda metà del 2023. Inoltre, anche grazie al contributo della linea di finanziamento BEI, il Gruppo ha continuato ad accelerare il percorso di transizione green, decarbonizzazione, economia circolare e tutela della risorsa idrica nei territori serviti. Gli investimenti operativi lordi sono in incremento di circa il 10%, in aumento da molti anni proprio per favorire un importante sviluppo infrastrutturale, con l’obiettivo di migliorare la qualità dei servizi e la resilienza di tutti gli asset. Il rapporto debito netto su MOL, che si conferma stabilmente in zona 2,74x, garantisce al Gruppo una significativa solidità e flessibilità finanziaria per poter indirizzare con successo le opportunità di crescita per linee esterne, in linea con gli obiettivi del Piano industriale”.
Ricavi per oltre 8 miliardi
Al 30 settembre 2024, i ricavi sono stati pari a 8.187,4 milioni di euro, in flessione rispetto ai 10.955,0 milioni dell’equivalente periodo 2023 (-25,3%), principalmente per la diminuzione dei prezzi delle commodity energetiche e per la riduzione delle attività incentivate sui servizi per il risparmio energetico. La contrazione del fatturato per i minori volumi gas è stata più che compensata dai maggiori volumi venduti di energia elettrica, grazie al rilevante sviluppo commerciale, e dai maggiori ricavi tariffari nei servizi a rete dei business regolati, in base ai nuovi riferimenti di rendimento dell’Autorità.
Margine operativo lordo (MOL)* in aumento a 1.037,6 milioni
Il margine operativo lordo* dei primi nove mesi del 2024 sale a 1.037,6 milioni di euro (+3,1%) rispetto a 1.006,8 milioni al 30 settembre 2023. Si tratta di una crescita interamente organica e strutturale, guidata dal ciclo idrico e dalle buone performance dell’area ambiente ed energia elettrica, consentendo di compensare pienamente il venir meno delle marginalità legate al superecobonus, inserite nell’area gas, e confermando ulteriormente la solidità del portafoglio multibusiness.
Risultato operativo netto* in aumento a 522,5 milioni di euro
Il risultato operativo netto* al 30 settembre 2024 sale a 522,5 milioni di euro, in aumento del 3,5% rispetto ai 504,6 milioni dei primi nove mesi del 2023. Tale incremento è stato sostenuto anche da una normalizzazione degli accantonamenti, riconducibile a una standardizzazione nei prezzi delle commodity dei mercati energetici; questo ha permesso di compensare in parte l'aumento degli ammortamenti connessi al trend investitorio degli ultimi anni, principalmente per lo sviluppo degli impianti della filiera ambiente e delle reti di distribuzione idriche ed energetiche.
Gestione finanziaria: ottimi risultati nei primi 9 mesi
La gestione finanziaria dei primi nove mesi del 2024 è pari a 89 milioni di euro, in miglioramento di 50,7 milioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, principalmente per le attività di razionalizzazione della struttura finanziaria.
Utile netto di pertinenza degli Azionisti* in crescita di oltre il 20%
Al 30 settembre 2024, l’utile netto* si attesta a 312,1 milioni di euro (+16,8%), rispetto ai 267,1 milioni dell’equivalente periodo 2023, con un tax rate del 28%, in leggera crescita, principalmente a causa di minori benefici fiscali. L’utile netto di pertinenza degli Azionisti* sale a 282,9 milioni di euro, in aumento del 20,1% rispetto ai 235,5 milioni al 30 settembre 2023.
Investimenti operativi in decisa crescita e riconferma della solidità finanziaria del Gruppo
Nei primi nove mesi del 2024 gli investimenti operativi, al lordo dei contributi in conto capitale, sono stati pari a 561,1 milioni di euro, in aumento di 47,1 milioni di euro rispetto all’anno precedente (+9,2%) e sono riferiti soprattutto a interventi di sviluppo su impianti, reti e infrastrutture, e adeguamenti normativi che riguardano in particolare le reti energetiche e idriche.
La solidità finanziaria del Gruppo è pienamente confermata con un rapporto debito netto/MOL* a 2,74x, valore mantenutosi costante in tutto l’esercizio e che lascia intatta un’ampia flessibilità finanziaria, al servizio di potenziali nuove opportunità future.
Il valore complessivo dell’indebitamento finanziario netto nei primi nove mesi 2024 si attesta a 4.175 milioni di euro, in linea con i 4.148,9 milioni al 30 settembre 2023.
In miglioramento i ritorni finanziari sia sul capitale investito, che si attesta a quasi 8 miliardi, sia sul capitale proprio: il ROI sale al 9,5% (dal 9% del 30 settembre 2023) e il ROE passa all’11,7% (dal 10,6% dei primi nove mesi dell’anno precedente).
© copyright la Cronaca di Ravenna