Si riapre, tra voglia di ricominciare e preoccupazioni | la CRONACA di RAVENNA

Si riapre, tra voglia di ricominciare e preoccupazioni

Viaggio in centro storico tra bar, ristoranti e negozi dopo 69 giorni di lockdown

18 maggio 2020 - La riapertura dopo 69 giorni di lockdown è colma di riflessioni. Quasi tutti i bar, ristoranti e negozi del centro storico sono aperti.
Tra i bar spicca la chiusura, per ora, del Grand Italia e della Tazza d’Oro in piazza del Popolo. Riapriranno la prossima settimana. Altri, come il caffè Teodora di via Corrado Ricci sono pienamente al lavoro per accogliere i clienti il 25 maggio. Anche il Caffè Belli riaprirà il 25. Al Fellini e al Fresco porte aperte questa sera. In via Diaz il Caffè Letterario è aperto.
I ristoranti sono tutti in pista, a partire da quelli del cosiddetto quadrilatero del gusto, alcuni sono attivi da oggi a pranzo, altri lo diventeranno da questa sera, come I Furfanti di via Paolo Costa, altri ancora da venerdì o la prossima settimana e nel frattempo proseguiranno solo con l’asporto o il delivery. Una pratica che probabilmente non sarà completamente abbandonata.
In tutti gli imprenditori il desiderio di riprendere, le preoccupazioni per il fatturato, i timori per la gestione di questa fase 2 che richiede da loro la massima attenzione nell’applicare le regole, l’auspicio che i clienti siano altrettanto responsabili.
Li abbiamo intervistati, a poche ore dal riavvio delle loro attività.


“L’apertura è stata positiva, speriamo che tutto vada bene anche nei prossimi giorni”, dice Sabrina di Alex&Paul in via De Gasperi, che aggiunge una battuta: “le donne sono attentissime, gli uomini non hanno capito bene le regole...”. Sempre in via De Gasperi, Linda della Boutique Fantasque: “Sono molto contenta, non mi aspettavo un’affluenza così”.

Ci spostiamo in via Tombesi dall’Ova, nel salone Davide Equipe, dove è grande l’attenzione alla cura dei capelli; troviamo Davide e Cristian: “Siamo pronti e carichi, è tutto a norma, abbiamo centinaia di richieste di appuntamento”.

Al Caffè Teodora in via Corrado Ricci, Matteo è alle prese con i lavori per la riapertura che avverrà il 25 maggio: “Speriamo che le cose tornino ad andare bene in fretta”, commenta.

Mirko del Caffè Alighieri in via Romolo Gessi, cita un grande: “Come diceva Tonino Guerra, l’ottimismo è il profumo della vita e adesso ce ne vuole parecchio”.

Al bar Serafina in via Mariani pulizie e allestimento per l’apertura di domani.

Chiara del negozio di abbigliamento Podere Pilicca in via Cairoli: ”Siamo fiduciose che con l’arrivo della buona stagione ci sia voglia di aggiornare il guardaroba e che questa voglia superi la paura, perché finché c’è quella è dura. Comunque, la gente desidera incontrarsi. Chiara spezza una lancia per la sua linea artigianale di mascherine: è un prodotto made in Ravenna ed è importante sostenere i prodotti locali”.

Costandin del Bar Roma in piazza del Popolo
: “Ovviamente felici di avere aperto, noi siamo pronti, ma qualche cliente non conosce bene le regole”.

Sempre in piazza del Popolo, Anna del bar Nazionale: “Come primo giorno tutto bene, la clientela ha risposto alla grande, siamo felici”.

Nada del ristorante Bella Venezia: “Apro la prossima settimana per aver più certezza sulle regole, nel frattempo continuiamo con l’asporto. Spero solo che non ci sia una seconda ondata di contagi. Noi abbiamo tanta responsabilità ed è tutto molto complicato. Tra i nostri clienti, una parte ci chiede con insistenza quando riapriremo. L’altra parte ci dice che preferisce restare a casa ancora una settimana e continuare con l’asporto”.

Sulla porta della gastronomia Stella, in via IV Novembre, Guglielmo ci dice che riaprirà mercoledì o giovedì, stanno completando l’approvvigionamento dei prodotti alimentari: “Le preoccupazioni sono molte, speriamo che Dio ce la mandi buona”.

Al Costa Cafè in piazza Costa, c’è Dino che sta segnando sul pavimento le distanze da mantenere: “Non vedevamo l’ora di riaprire, ringrazio il Comune per il supporto che ci ha dato, speriamo che i clienti rispettino le norme”.

Monica del “Cappello” in via IV Novembre, veniamo da tre mesi di zero turisti e zero prenotazioni nell’hotel, tenendo conto che i mesi della primavera sono quelli che registrano il maggior fatturato dei 12 mesi, è un bel problema. Apro il ristorante venerdì, immagino che il week end possa andare abbastanza bene perché i ravennati sono abituati a uscire, da lunedì non so cosa aspettarmi. Da Pasqua in poi i nostri clienti sono sempre stati per l’80% turisti e per il 20% italiani, Ravenna senza turisti in estate è una città morta. E non so se si riuscirà a tenere aperto, con questi presupposti si fa fatica”.

Alessandro del “Fresco” in via IV Novembre: “Speriamo bene e cerchiamo di essere positivi. Riapriamo questa sera nel rispetto di tutte le regole, non serviremo nulla al banco ma solo al tavolo, dovremo stare molto attenti e ci auguriamo che lo siano anche i clienti”.

Mauro Mambelli del ristorante La Gardela in via Ponte Marino, è fuori dal locale col metro in mano: “E’ bellissimo riaprire, ma per ora siamo presi dalle norme, a questo proposito ho appena finito un briefing con i dipendenti. E’ come gestire un evento del quale non conosco il copione. Apro oggi, pranzo e cena, con orari allargati e gestendo tutto con il metro”.

Maurizio Bucci dell’Osteria Passatelli
: “Noi siamo aperti, il problema però non è aprire ma capire quale mercato ci sarà. Fino al 3 giugno, quando riprenderanno gli spostamenti tra regioni, avremo un indotto solo locale che non è sufficiente. Ma bisogna aprire, perché è il primo segnale di ritorno alla normalità. Abbiamo portato al piano terra pizzeria, sushi e hamburger perché il menù romagnolo privilegia l’offerta turistica che oggi purtroppo non c’è. In tutto, mettiamo a disposizione 140 posti e non abbiamo il problema del distanziamento. Quando dai primi di giugno tornerà il turismo, smetteremo di dividerci i clienti con il mare”.

Poco più avanti, Felice, dell’omonima osteria
: “Sarà un’apertura lenta, difficile, dolorosa, speriamo che la gente abbia più coraggio che paura. Ci siamo organizzati secondo le regole approvate e abbiamo abbassato anche i prezzi, in alcuni casi fino al 20% grazie a un accordo con i fornitori. Certo, senza turismo e con i ravennati che si dividono tra mare e centro, la città soffre. Ci auguriamo di potercela fare, ma non sarà facile”.

Flavio, di Salara 24 in via Cavour: “C’è interesse, i nostri clienti di prima mattina erano già qui. Anche solo per salutarci, dopo 2 mesi che non ci vedevamo. C’è chi ha fatto acquisti. Ma il futuro è un’incognita”.

A pochi passi, sempre in via Cavour, Simona di Black: “Siamo preoccupati, ma questa mattina hanno telefonato e sono passati diversi clienti. L’apertura è stata positiva, c’è tanta voglia di normalità. Ma per fare previsioni è presto, vedremo nei prossimi giorni”.

Otto Boutique, in via Salara, Luca: “I miei clienti fidati sono già venuti, altri hanno annunciato che passeranno nel pomeriggio, vedere ristoranti e bar aperti aiuta, dopo 2 mesi di lockdown”.

Roberto, dal negozio Tagiuri di via Cavour: “Speriamo di lavorare, i nostri clienti sono interessati, è un momento dove occorre tanto buon senso”.

Dal “Girobussola” in via Pasolini, Pierluigi e Roberto ci dicono che continueranno con l’asporto ancora per qualche giorno, fino a quando le regole sui tavolini all’esterno saranno definite.

Il nostro giro si conclude da Beppe e Rino del Fellini in piazza Kennedy, che apre stasera con aperitivo, cena e dopo cena. “Rinunciamo al pranzo e per compensare staremo aperti più a lungo. Siamo positivi, ottimisti e vogliamo trasmetterlo anche alle persone che verranno. Le distanze imposte dalle regole non ci limitano molto, perché abbiamo ampi spazi, ma saremo seri nel far rispettare le norme”.

in allegato, le foto di questi protagonisti



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