Le nuove regole per bar e ristoranti in centro | la CRONACA di RAVENNA

Le nuove regole per bar e ristoranti in centro

Lungo dibattito in Commissione consiliare sul Nuovo regolamento suolo pubblico e arredo

19 settembre 2020 - L’assessore alle Attività produttive, Massimo Cameliani, ha presentato ieri pomeriggio, in una lunga discussione in commissione consiliare, il nuovo regolamento per l’occupazione di suolo pubblico per quanto riguarda i pubblici esercizi e le innovazioni in materia di arredo urbano. Il documento è fondamentale per dare un ‘volto’ al centro storico, dopo che il 31 ottobre decadrà il provvedimento del Governo che ha consentito, in via straordinaria a causa dei danni economici provocati dal Covid, di occupare suolo pubblico con tavoli di bar e ristoranti, in maniera gratuita e senza chiedere l’autorizzazione alla Soprintendenza.

L’iniziativa ha avuto e sta avendo ancora un grande successo. La nuova ‘immagine’ serale del centro va mantenuta nelle intenzioni dell’amministrazione comunale, regolamentando però tempi e modi.
Il nuovo regolamento è stato messo appunto dal Comune con le associazioni di categoria e con i tecnici della Soprintendenza.

Per quanto riguarda gli Ambiti urbani la zona del centro storico è stata suddivisa in tre sottocategorie (A0, A1 e A2) per differenziare le aree in base alla loro tutela storico artistica e agevolare le possibilità delle imprese che ricadono nelle aree meno vincolate:
- A0 “Città storica Ambiti di cui all'art. 52 comma 1 del Dlgs 42/2004”: Ambito di Porta Serrata; Piazza XX Settembre, Giardini Speyer, Piazza Ariani, Piazza Duomo, Sagrato S. Francesco, S. Apollinare Nuovo.
- A1 “Città storica Ambiti di cui all'art. 52 comma 1 del Dlgs 42/2004”: Piazza del Popolo, Piazza S. Francesco, Via Argentario, tratto di via Maggiore da Porta Adriana all'incrocio con Circ. San Gaetanino, tratto di via Castel San Pietro da Porta Sisi all'incrocio con via Luigi Gabici;
- A2 “Città Storica” ad esclusione delle aree individuate di cui agli Ambiti A0 e A1.

Allo scopo di semplificare e accelerare le procedure e i rapporti tra impresa e pubblica amministrazione viene introdotto nel regolamento la figura dello Sportello Unico per le Attività Produttive che ha come scopo principale quello di essere l'unico ufficio al quale l'imprenditore, o chi esercita un'attività economica, si deve rivolgere per adempiere a tutte le procedure legate al nuovo regolamento.
Il regolamento prevede che per alcune tipologie di arredo, da installare in centro storico (ad esempio ambiti A1 e A2), che risultano conformi alle prescrizioni/disposizioni del regolamento non è dovuto il parere della Soprintendenza.

Le concessioni per l'occupazione di suolo pubblico, per l'installazione di elementi di arredo a servizio di attività di pubblico esercizio o attività artigianali o commerciali di vicinato, potranno avere una durata massima fino a 5 anni, dando in questo modo all'imprenditore una maggiore sicurezza e un incentivo per possibili investimenti piu duraturi nel tempo.
Durante il dibattito in commissione, alcuni consiglieri comunali, come Daniele Perini e Alvaro Ancisi, hanno chiesto di prestare grande attenzione all’area Unesco.

Nel Titolo relativo all'installazione delle “fioriere” si è ampliata la gamma dei materiali, forme e colori ammessi ed è stata lasciata maggiore libertà nella scelta delle tipologie di essenze da piantumare. Un'ulteriore semplificazione è stata attuata diminuendo il numero di attività o esercizi pubblici che devono concorrere alla presentazione di una proposta unitaria per gli ambiti A1 e A2 che rientrano in determinate vie o piazze (si è passati da “tutte” le attività presenti ad almeno 2).

Relativamente all'installazione delle “tende e tendoni parasole” a servizio delle attività imprenditoriali si è provveduto ad aumentare la gamma dei colori ammessi e semplificare le numerose tipologie presenti nell'attuale regolamento, sempre nell'ottica di conseguire un'unitarietà degli elementi di arredo e tutelando il decoro degli spazi.

Per quanto riguarda “l'installazione di elementi di arredo a servizio di attività di somministrazione pubblica” si è ritenuto di aumentare la gamma dei colori ammessi per i vari elementi (es. bordeaux) indirizzando le forme di ombreggio quali ad ombrelloni e vele (nuova tipologia) eliminando le strutture come chioschi e gazebi. Si sono introdotti e disciplinati anche gli elementi come barriere di protezione ed elementi di delimitazioni delle aree chieste in concessione.

Importante il capitolo “disciplina per l'installazione di strutture temporanee a servizio di pubblici esercizi” è stato completamente riscritto proponendo una nuova tipologia di “struttura temporanea”, chiusa lateralmente, che ne permette il suo alleggerimento nel periodo estivo (evitando così di dover rimuovere l'intera struttura) sono stati inoltre eliminati tutti gli abachi prescrittivi del precedente regolamento che vincolavano, oltre alla struttura esterna, anche gli elementi interni come ad esempio le tipologie di sedie, tavoli, lampadari, ecc...

Nell'ambito del “centro storico” sono state redatte delle nuove tavole in cui, a differenza del precedente regolamento la collocazione delle strutture temporanee non avviene più in maniera puntuale, che ne limitava l'applicazione, ma all'interno delle vie e piazze principali vengono individuate delle fasce in cui può avvenirne la collocazione. Questa scelta ha lo scopo di rendere più flessibile lo strumento anche alle esigenze di quelle nuove attività di somministrazione pubblica che apriranno in futuro in centro storico.

Il documento dovrà ora essere discusso e adottato in Consiglio comunale.
MVV



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