Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, superati per la prima volta i 200 milioni di patrimonio | la CRONACA di RAVENNA

Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, superati per la prima volta i 200 milioni di patrimonio

Nel 2023 ha sostenuto e finanziato 162 progetti (in crescita rispetto ai 151 del 2022),  con erogazioni per 3.645.015 euro. Ben 80 sono stati gli interventi solo in campo sociale, sanitario e per il volontariato, per quasi un milione e 500 mila euro

29 maggio 2024 -
«Per la prima volta la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna supera i 200 milioni di patrimonio, un risultato importante che abbiamo raggiunto quest’anno facendo crescere l’entità delle erogazioni per il territorio, in particolare per l’assistenza, le emergenze, gli anziani, il sociale e la cultura».
È commosso e orgoglioso il presidente Ernesto Giuseppe Alfieri, annunciando i dati più significativi ed evidenti del bilancio 2023 della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, approvato all’unanimità dall’Organo di indirizzo. «Registriamo entrate - ha detto ancora il presidente - per quasi 10 milioni di euro, e questo grazie alla scelta giusta che facemmo a suo tempo di restare comproprietari della nostra banca ottimamente gestita, unendo l’eccellenza del risultato di gestione della Fondazione all’importanza del flusso di erogazioni con le quali siamo promotori nella logica della sussidiarietà per lo sviluppo del territorio e supporto nei gravi momenti di emergenza come quello che purtroppo ci ha colpito duramente nel 2023». 

Proprio nella drammatica emergenza dell’alluvione la Fondazione assieme alla Cassa di Ravenna e alla Banca di Imola ha operato nel 2023 importanti interventi, tempestivi e strategici, per la comunità e il territorio. La Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna in particolare ha favorito finanziamenti agevolati per la sostituzione e sistemazione di automobili danneggiate dall’alluvione e distribuito alle famiglie altri 283 mila euro per 318 famiglie proprio per aiutare le popolazioni colpite.
Inoltre, ha distribuito assieme alla Croce Rossa Italiana alle famiglie 415 mila euro provenienti dall’Acri e dall’Associazione regionale delle Fondazioni bancarie, consentendo ai cittadini più duramente colpiti di avere un proprio aiuto per limitare le drammatiche conseguenze dell’alluvione.
Oltre alle famiglie e alle imprese, la Fondazione ha aiutato la Fondazione Ravenna Manifestazioni, il cui magazzino stipato di scenografie, costumi e materiali tecnici a Fornace Zarattini è stato gravemente danneggiato dall’ondata di acqua che lo ha travolto.

L’attività svolta a sostegno di famiglie, imprese e imprenditori colpiti dall’alluvione ha assorbito una parte importante dell’impegno della Fondazione durante il 2023. Ma non ha limitato in nessun modo le sue attività di erogazione e sostegno, che anzi sono aumentate.
L’intervento più evidente e importante è il percorso di allestimento verso l’inaugurazione di Palazzo Guiccioli con il Museo di Byron e del Risorgimento ormai prossimi all’apertura del 25 e 26 ottobre, e sostenendo in modo importante tutta l’attività universitaria, oggi arrivata a proporre diciannove corsi di laurea, e in particolare il Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia giunto al completamento del terzo anno, e il recupero del complesso di via Tombesi dell’Ova, oggi sede del Corso di laurea in Ingegneria. Importanti anche il completamento del restauro della ‘Vasca del Re’ all’interno del Mausoleo di Teodorico, preludio alle celebrazioni nel 2026 dei 1500 anni della morte del Re Ostrogoto.

Da un punto di vista economico, la Fondazione ha chiuso un 2023 molto positivo grazie ai dividendi della Cassa di Ravenna. Nel 2023 l’avanzo di esercizio è cresciuto nettamente arrivando a 5,951 milioni di euro, il che ha consentito un aumento della profondità di intervento della Fondazione nel territorio, come ha sottolineato il Segretario Generale Giancarlo Bagnariol.

La Fondazione è orgogliosa della partecipazione nella Cassa di Ravenna SpA, con la quale costituisce un importante circuito virtuoso di valore: il presidente Alfieri ha espresso un vivo ringraziamento per l’assai positivo andamento economico-finanziario al presidente del Gruppo La Cassa di Ravenna, Antonio Patuelli, e al direttore generale, Nicola Sbrizzi.

Nel 2023 la Fondazione ha sostenuto e finanziato 162 progetti (in crescita rispetto ai 151 del 2022),  con erogazioni per 3.645.015 euro. Ben 80 sono stati gli interventi solo in campo sociale, sanitario e per il volontariato, per quasi un milione e 500 mila euro complessivi, con l’attenzione verso progetti sempre più socialmente strutturati.


Nel settore dell’Assistenza e Salute Pubblica importanti sono state le iniziative finanziate con l’utilizzo del Lascito Cariani – Ghiselli con la seconda tranche per il Nucleo Alzheimer della Casa di Riposo Rosa dei Venti a Ravenna e un contributo per l’implementazione dell’attività angiologica del reparto Medicina 2 e l’uso di compressori meccanici esterni su pazienti con arresto cardiaco e rianimazione.

Per il settore Assistenza Anziani e categorie disagiate sono stati finanziati 34 progetti (contro i 29 dell’anno precedente) per 583.689 euro: tra gli altri interventi, da ricordare quelli a favore di Aias (Associazione Italiana Assistenza Spastici), di Amare Ravenna per il Campo Scuola per anziani, di Marinando Ravenna per il progetto mare per ragazzi disabili, del Comitato territoriale Welfare Gente di mare, del Comune di Cervia per iniziative per persone affette da demenza senile, del Comune di Russi per programmi di sicurezza sociale e autonomia per persone con disabilità, della Fondazione Nuovo Villaggio delò Fanciullo, della Cooperativa Sociale La Pieve per il nuovo servizio residenziale e del Dopo di Noi, di Fabionlus per persone affette da Sla, della Fondazione San Rocco e Associazione con i progetti ‘Vi portiamo noi’ e ‘Non lasciare indietro nessuno’, delle giovani coppie meno abbienti per il contributo su interessi su mutui agevolati prima casa e ratealizzazione utenze, della Cooperativa Sociale Don Giovanni Zalambani di Sant’Alberto per attrezzature della Casa di Riposo.  

Per l’Educazione e Istruzione la Fondazione ha finanziato nel 2023 33 progetti per 1.403.480 euro. In questo settore, oltre al già citato sostegno del Polo decentrato dell’Università di Bologna, strategico per Ravenna e con un’offerta didattica particolarmente coerente con le peculiarità del territorio, sono rilevanti i finanziamenti a sostegno della Biblioteca Fondazione Casa di Oriani, del Progetto Campionato di Giornalismo in sinergia con Ascom Confcommercio, del Progetto A scuola in teatro, Parlamento dei Ragazzi e Asd Gym Academy.

Per il settore della Salute Pubblica significativi nel 2023 sono stati gli interventi a favore di Anffas (Associazione Famiglie, Fanciulli e Adulti Subnormali), Agebo, Alice, Associazione italiana sclerosi multipla, Associazione diabetici ravennate, ed Ausl Romagna per implementare l’attività angiologica del Reparto di Medicina 2. 

Per il settore del Volontariato, Filantropia e Beneficenza, con ben 38 progetti e complessivi 738.492 euro  la Fondazione ha sostenuto in particolare la Fondazione Montecatone per il progetto Ripartiamo, la Croce Rossa Italiana per l’acquisto di una autoambulanza, l’Arcidiocesi di Ravenna-Cervia per il progetto di accoglienza della Caritas di Ravenna e Cervia. La Fondazione inoltre partecipa in modo massiccio al Fondo per il Contrasto alla Povertà Educativa Minorile con un accantonamento dovuto per legge ed al Fondo per la Repubblica Digitale e la Fondazione Con il Sud.

Il settore dell’Arte, Attività e Beni Culturali ha visto nel 2023 49 interventi per complessivi 831.792 euro investiti. La scelta di sostenere ampiamente Ravenna come ‘Città d’Arte e di Cultura’ è particolarmente strategica in questo momento storico in cui la città inaugura con la prossima inaugurazione del Museo Byron e del Risorgimento una nuova frontiera culturale, letteraria, storica e turistica, particolarmente orientata al mondo anglosassone e greco, ma anche a quello romantico e risorgimentale, che ha profonde radici in tutta l’area mediterranea. Inoltre, rafforza l’immagine di Ravenna come capitale culturale internazionale specchiata nella sua vocazione storica ad essere l’incrocio mondiale di storie e di culture, ma anche di economie e di flussi come ben testimonia il nostro Porto.
La nascita della Italian Byron Society con fondatori e amministratori di grande respiro internazionale, accresce la titolarità accademica di una Città che sempre più intercetta l’interesse dei visitatori internazionali ed alla quale la Fondazione vuole dare un contributo importante ed ulteriore di ricchezza, conoscenza, immagine e attrazione.
Il grande impegno in questo progetto non ha però attenuato gli interventi della Fondazione per la ‘Trilogia d’autunno’ di Ravenna Manifestazioni, per la stagione dell’Associazione Angelo Mariani, per il Progetto Prospettiva Dante, per il sostegno alla Fondazione MIC (Museo Internazionale della Ceramica di Faenza) e per la prosecuzione della più che quarantennale promozione del pensiero e dell’opera di Dante, anche attraverso il Centro Dantesco Onlus dei Frati Minori conventuali e la Fondazione Flaminia, con la quale sono state promosse importanti iniziative culturali nei Chiostri Danteschi. Di rilievo anche il sostegno alla stagione teatrale della Fondazione Teatro Rossini di Lugo ed il finanziamento del Restauro di tre importanti dipinti della Pieve di San Giovanni in Ottano a Brisighella.




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