Economia
Agricoltura e acquacoltura: dalla Regione oltre 7 milioni di euro. Coldiretti: «Segnale importante di attenzione»
A sostegno delle imprese danneggiate dal cambiamento climatico e dalla fauna selvatica, compresi granchio blu, cinghiali e specie fossorie. Fondi anche per promuovere i mercati contadini nei comuni dell’Emilia-Romagna
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22 maggio 2024 - Una boccata d’ossigeno per il sistema agricolo e dell’acquacoltura: per le imprese che hanno subito danni causati dagli effetti dei cambiamenti climatici e dalla fauna selvatica e per rafforzare azioni di promozione e vendita dei prodotti agroalimentari.
È di oggi il via libera dell’Assemblea legislativa regionale al progetto di legge della Giunta che prevede uno stanziamento di oltre 7 milioni di euro, per vari interventi, tra cui quelli a sostegno della coltivazione della patata, del riso e della barbabietola da zucchero.
Nel provvedimento anche i contributi destinati ai contratti di distretto, a nuovi interventi straordinari a sostegno delle imprese dell’acquacoltura finalizzati al contenimento della diffusione invasiva del granchio blu, al completamento degli interventi sui mercati riservati alla vendita diretta dei prodotti agricoli e al potenziamento dei piani di controllo del cinghiale per mitigare i danni causati alle colture e agli ecosistemi, e delle specie con abitudini fossorie.
Nel dettaglio, gli aiuti per il 2024 ammontano a 4 milioni e sono così ripartiti: 700 mila euro alle colture della patata con impiego di tubero seme certificato, 500 mila euro al settore del riso con sementi certificate, 300 mila euro per i contratti di distretto che riguardano i sistemi produttivi locali con una specifica identità storica e territoriale, 270 mila euro per il completamento degli interventi sui mercati dei prodotti agricoli nei territori comunali e infine 285 mila euro per il piano di controllo su cinghiali e animali fossori.
Per quanto riguarda l’acquacoltura, il provvedimento regionale stanzia 1 milione di euro nel 2024 con indennizzi ai pescatori per il trasporto e lo smaltimento della specie invasiva del granchio blu pescato e non destinato alla commercializzazione.
Per il settore della barbabietola da zucchero lo stanziamento regionale è ripartito su tre annualità e vale nel complesso 4 milioni di euro: 1 milione di euro nel 2024 e rispettivamente 1,5 milioni per il 2025 e il 2026, a condizione che i beneficiari dell’aiuto adottino tecniche di avvicendamento colturale.
Gli aiuti per il sostegno delle colture pataticole, del riso e barbabietola saranno liquidati dall’Agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura per l’Emilia-Romagna (Agrea) nel rispetto della disciplina europea per il sostegno ad attività o imprese.
«Il provvedimento della Regione in favore delle aziende agricole che hanno subito i danni dei cambiamenti climatici e della fauna selvatica è un segnale importante di attenzione verso un comparto strategicamente centrale come il nostro e una dimostrazione come si riveli determinante il dialogo costante e la collaborazione con le Istituzioni”. Lo ha detto il direttore regionale di Coldiretti, Marco Allaria Olivieri, commentando il progetto di legge. «Prevede interventi a sostegno delle produzioni di patate, riso e barbabietola da zucchero, settori chiave per la nostra agricoltura e anche interventi a sostegno dei farmer’s market: ambiti dei quali da sempre Coldiretti ha sostenuto la centralità».
© copyright la Cronaca di Ravenna
È di oggi il via libera dell’Assemblea legislativa regionale al progetto di legge della Giunta che prevede uno stanziamento di oltre 7 milioni di euro, per vari interventi, tra cui quelli a sostegno della coltivazione della patata, del riso e della barbabietola da zucchero.
Nel provvedimento anche i contributi destinati ai contratti di distretto, a nuovi interventi straordinari a sostegno delle imprese dell’acquacoltura finalizzati al contenimento della diffusione invasiva del granchio blu, al completamento degli interventi sui mercati riservati alla vendita diretta dei prodotti agricoli e al potenziamento dei piani di controllo del cinghiale per mitigare i danni causati alle colture e agli ecosistemi, e delle specie con abitudini fossorie.
Nel dettaglio, gli aiuti per il 2024 ammontano a 4 milioni e sono così ripartiti: 700 mila euro alle colture della patata con impiego di tubero seme certificato, 500 mila euro al settore del riso con sementi certificate, 300 mila euro per i contratti di distretto che riguardano i sistemi produttivi locali con una specifica identità storica e territoriale, 270 mila euro per il completamento degli interventi sui mercati dei prodotti agricoli nei territori comunali e infine 285 mila euro per il piano di controllo su cinghiali e animali fossori.
Per quanto riguarda l’acquacoltura, il provvedimento regionale stanzia 1 milione di euro nel 2024 con indennizzi ai pescatori per il trasporto e lo smaltimento della specie invasiva del granchio blu pescato e non destinato alla commercializzazione.
Per il settore della barbabietola da zucchero lo stanziamento regionale è ripartito su tre annualità e vale nel complesso 4 milioni di euro: 1 milione di euro nel 2024 e rispettivamente 1,5 milioni per il 2025 e il 2026, a condizione che i beneficiari dell’aiuto adottino tecniche di avvicendamento colturale.
Gli aiuti per il sostegno delle colture pataticole, del riso e barbabietola saranno liquidati dall’Agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura per l’Emilia-Romagna (Agrea) nel rispetto della disciplina europea per il sostegno ad attività o imprese.
«Il provvedimento della Regione in favore delle aziende agricole che hanno subito i danni dei cambiamenti climatici e della fauna selvatica è un segnale importante di attenzione verso un comparto strategicamente centrale come il nostro e una dimostrazione come si riveli determinante il dialogo costante e la collaborazione con le Istituzioni”. Lo ha detto il direttore regionale di Coldiretti, Marco Allaria Olivieri, commentando il progetto di legge. «Prevede interventi a sostegno delle produzioni di patate, riso e barbabietola da zucchero, settori chiave per la nostra agricoltura e anche interventi a sostegno dei farmer’s market: ambiti dei quali da sempre Coldiretti ha sostenuto la centralità».
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