L'esasperazione dei cittadini dell'Isola San Giovanni. «È un ghetto, bere, spacciare, dormire, urinare...» | la CRONACA di RAVENNA

L'esasperazione dei cittadini dell'Isola San Giovanni. «È un ghetto, bere, spacciare, dormire, urinare...»

Zona Farini, Carducci, Speyer, Pallavicini... e dintorni. Un tempo era una delle più belle della città, «non ricordiamo di averla mai vista in uno stato di abbandono così desolante. Nessuna risposta dalle istituzioni»

19 luglio 2023 - Zona Farini, Carducci, Speyer, Pallavicini... e dintorni. I residenti sono esasperati, stanchi, arrabbiati, offesi, delusi e hanno affidato a una lettera del Comitato Nuova Isola San Giovanni che li rappresenta 14 note che ricordano tanto i "cahiers de doléances" della Francia prerivoluzionaria, i quaderni in cui venivano raccolte le lamentele e le proposte da presentare al sovrano.
Proposte che anche il Comitato ha presentato negli anni alle istituzioni chiedendo incontri, ma «non abbiamo mai ricevuto cenni di risposta.
Scritto e riscritto per denunciare le criticità, il degrado e l’incuria, con tanto di foto e in qualche caso ci siamo permessi di dare anche qualche piccolo consiglio del tipo “poca spesa molta resa”!».

«Mai ricevuto una risposta da nessuno; né dal sindaco o dal vicesindaco né dagli assessori, né dalla Curia Arcivescovile o dalla Soprintendenza o dal Liceo classico Alighieri.
Non ci interessano questioni politiche, ovvero sinistra o destra. Si tratta di fare bene il proprio mestiere, con diligenza, amore, passione, attenzione e rispetto delle persone.
Una città con grandi potenzialità che non ricordiamo di avere mai vista in uno stato di abbandono così desolante.
Si vedono fare grandi cose di non si sa quale utilità, ma non ci si interessa di tenerla pulita e in ordine».

Ed ecco l'elenco delle note dolenti contenute nella lettera, che è stata mandata a tutti (prefetto, sindaco, vicesindaco, assessori, comandante della polizia locale, curia, soprintendenza, partiti, liceo classico, mezzi di informazione):

1) Solo in viale Pallavicni mancano una dozzina di platani da anni e anni. Davanti al sottopasso sembra il deserto! Scritto, anche da Ancisi... nessuna risposta. Chi taglia l’erba intorno ai tronchi la lascia lì così che si sparpaglia per tutto il marciapiedi.

2) Via Carducci è stretta e per i ciclisti pericolosissima, soprattutto per il passaggio di troppi autobus. Si era proposto di spostare verso il porticato i parcheggi sul lato dx... nessuna risposta.

3) L’asfalto di Viale Farini da piazza Mameli alla stazione è ridotto a un colabrodo... se qualcuno che ha parcheggiato apre lo sportello senza guardare chi sta passando in bici o in moto potrebbe passare
seri guai... nessuna risposta.

4) San Giovanni Evangelista: la scala sugli Speyer, inutilizzata, è invece molto usata dai diversamente autoctoni per bere, spacciare, dormire e urinare. Scritto alla Curia... nessuna risposta. Sulla parte davanti
il marciapiede è in condizioni penose. Abbiamo fatto una proposta... l’intervento è stato mettere un bel cartello “degrado da radici” che è lì da anni… e nessuna risposta.

5) Le pareti del liceo Alighieri sono piene di graffiti, orrendi peraltro. Scritto... nessuna risposta.

6) Le colonne dei portici del condominio Isola di San Giovanni sono orinatoi per chi passa il tempo a scolarsi birre comprate nei negozi lì intorno. Al civico 50 i residenti sono stati costretti a mettere della stagnola sotto il portone per arginare almeno un po’ l’urina che entrava nell’ingresso.

7) Il casotto di metallo dietro alla toilette pubblica dei giardinetti di viale Pallavicini, sulla parte posteriore è un wc open air, di liquidi e spesso anche solidi, col risultato in certi momenti di una puzza nauseante.
Si è chiesto di spargere della ghiaia e mettere dei faretti con sensore di movimento e magari una fototrappola… nessuna risposta.

8) Il sottopasso della Darsena, per quanto riguarda le scale e l’ingresso agli ascensori è in totale abbandono. Escrementi di piccioni, pianta morente e mai annaffiata, pavimento lurido... gli ascensori sono indecenti e puzzolenti. Alla data del 17 luglio sono fermi da 3 giorni! I lati dell’ascensore (quello giallo) a livello dei giardini sono dedicati, da una parte a wc e dormitorio, dall’altra a zona bivacco per bere e fare casino, spaccio, fumeria. Si è proposta la chiusura con cancellata anti-scavalco... mai nessuna risposta!!!

9) I negozi di alimentari sono tenuti al limite della decenza. Ci sarebbe un Regolamento di Igiene che cita tante belle cose: separazione locali di vendita carni e alimentari, cartellini, locali obbligatori per il sezionamento, divieto di uscire dal locale col camice sporco di sangue... quello di via Carducci
sembra una trasmissione sugli accumulatori seriali dalla quantità di roba stipata all’interno. E spesso dietro il bancone delle carni sono anche in 3 o 4, naturalmente senza camici.

10) Il traffico ha raggiunto livelli insostenibili, moto, autobus, camion anche di notte quando lo sferragliare particolarmente rumoroso dei treni merci, che magari suonano perché c’è qualcuno sui binari, impedisce di chiudere occhio, specialmente in estate. Rumore, gas di scarico dei mezzi spesso fermi (a scuole aperte si creano code verso via Carducci che bloccano la circolazione). Nessuno che rispetti il limite dei 30 orari!
Ne va anche della nostra salute. In viale Pallavicini ci sono vibrazioni ai piani alti al passaggio di autobus in certi punti dell’asfalto dissestato... Abbiamo chiesto incontri, scritto... mai nessuna risposta.

11) E parliamo delle decine e decine di bici contromano in via Carducci e sui marciapiedi di viale Farini, viale Pallavicini dove manca totalmente la segnaletica che ne vieta il transito. E anche su quelli di via Carducci dove passa a malapena una persona. Soprattutto gli stranieri, che, o non conoscono le regole o se ne fregano, ti rispondono malamente e con violenza; quando va bene ti dicono che “lo fanno tutti”!!!
Abbiamo suggerito che la segnaletica potesse essere orizzontale in modo che tutti la potessero vedere. Sul marciapiedi di viale Pallavicini passano spesso moto e motorini che da via Carducci vogliono andare in via Alberoni o girare verso il Candiano per non percorrere la carreggiata vietata!!!... nessuna risposta.

12) Abbiamo muri con murales di dubbio gusto. In via Carducci ce n’è uno con scritte incomprensibili a noi italiani. Solo dopo essere intervenuti con il tutor delle “magliette gialle” siamo riusciti a far mettere la traduzione! Sotto i portici dell’Isola è da poco apparso un nuovo mega murales, sempre per far
lavorare le “magliette gialle”, che pubblicizza il progetto di un’associazione. Nessuno ha chiesto niente a nessuno, tantomeno al Condominio che avrebbe dovuto dare il permesso, e nessuno è mai intervenuto!
Dalla parte degli Speyer, sempre per far lavorare i ragazzi, era stata fatta un’aiuola per piante e fiori... che nessuno ha mai né curato né annaffiato: durata si e no 30 giorni. Ora sono rimaste le pietre di delimitazione... e stanno scomparendo anche quelle… tutto con i soldi dei cittadini, teniamocelo a mente e non dimentichiamocelo!

13) Viviamo in una zona che assume sempre di più le sembianze di un ghetto, tra persone straniere alle quali interessa niente di integrarsi, ragazzi giovanissimi che bighellonano senza fare nulla tra i giardini pubblici e qui, che sporcano, fumano spinelli a gogò e spesso litigano... i negozi etnici si riforniscono unicamente dai loro connazionali… alcuni di loro sono perlopiù i fornitori di alcol a basso prezzo.

14) Ai giardini pubblici scorazzano biciclette. La segnaletica è un optional! Via Genocchi verso l’ingresso ai giardini è ad uso di chi arriva prima per non pagare il parcheggio; ha i marciapiedi distrutti e mucchi di fogliame o ramaglie lasciate per terra per mesi da qualche residente. Il marciapiedi di via Alberoni all’inizio del lato dispari non viene mai pulito. E tutto questo solo in una manciata di isolati.

In chiusura della lettera, il Comitato esprime «un ringraziamento particolare alle forze dell’ordine tutte, Polizia locale, Polizia di Stato, Carabinieri e Carabinieri ausiliari che svolgono al meglio le loro funzioni, nonostante retribuzioni non adeguate, il numero esiguo di uomini a disposizione e a volte con pericoli per l’incolumità degli agenti.
Un sentito ringraziamento al prefetto Castrese De Rosa, unico che ci ha accolti e ascoltati, al Comandante Andrea Giacomini e all’Ispettore Silvio Ricci che ci ascoltano e supportano».


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