Il generale Figliuolo a Ravenna, entra nel vivo la struttura del Commissario alla ricostruzione | la CRONACA di RAVENNA

Il generale Figliuolo a Ravenna, entra nel vivo la struttura del Commissario alla ricostruzione

Veloce passaggio di consegne con la Protezione civile. «Si lavora da subito sulle urgenze, con velocità e trasparenza»

12 luglio 2023 - Gli incontri di oggi sono stati utili e fruttuosi e confermano la volontà di fare in fretta e bene. Questo il giudizio unanime al termine di una giornata densa di riunioni, che ha visto a Ravenna, nel Palazzo della Provincia, il commissario per la ricostruzione generale Francesco Paolo Figliuolo confrontarsi sul post alluvione con Regione, sindaci, Camera di commercio, Consorzio di bonifica, mondo produttivo e ordini professionali. Ad accoglierlo, il prefetto Castrese De Rosa.

«La linea di indirizzo è chiara – dice Figliuolo -, non c’è una cesura tra emergenza e ricostruzione, siamo in una fase di transizione, stiamo facendo velocemente il passaggio di consegne con la protezione civile e questo ci permetterà di iniziare l’attività come struttura commissariale.
Innanzitutto, agiremo sui lavori più urgenti, per dare respiro ai Comuni, specie ai più piccoli, che hanno impegnato gran parte delle loro risorse per avviare i lavori necessari a una prima messa in sicurezza».

«Parallelamente – aggiunge - insieme al territorio e al mondo scientifico avvieremo la fase di progettazione per l’elaborazione dei piani speciali: viabilità, dissesto idrogeologico, ricostruzione pubblica, privata e delle imprese.
Ci dobbiamo preparare per mettere in prima sicurezza il territorio e poi pensare a interventi più strutturali e aderenti ai cambiamenti climatici».

«La struttura commissariale, composta da 60 persone, sarà in costante e continuo contatto col territorio», afferma Figliuolo.
Per venerdì, dopodomani 14 luglio, è previsto a Bologna un incontro coi tecnici «in cui sarà definito bene il discorso della somma urgenza e il perimetro dei compiti del subcommissario per l’Emilia-Romagna (il presidente della Regione Stefano Bonaccini) e dei subcommissari della Toscana e delle Marche».

«Il Commissario - commenta il sindaco di Ravenna e presidente della Provincia Michele de Pascale - ci ha rassicurati su tre questioni fondamentali.
La prima, quella degli indennizzi alle famiglie, alle quali stanno arrivando i primissimi 3 mila euro di contributi. Con Figliuolo condividiamo due principi: la necessità di procedure veloci e ovviamente trasparenza, perché le risorse devono andare a chi veramente ha avuto danni».
Seconda questione «la continuità delle opere che sono in corso, nessuna opera si deve fermare per carenza di risorse».
Infine, il futuro con «l’idea di coinvolgere sulla Romagna e sulle zone colpite le migliori intelligenze del Paese, ma in relazione con il territorio, perché questo territorio non può essere ricostruito come prima ma in modo molto più sicuro e più forte».

Nel territorio ravennate si sono verificati molti danni: 466 milioni di euro per 1.734 interventi, quelli più urgenti e prioritari, nell’ambito dell’elenco provvisorio delle circa 6mila opere per la messa in sicurezza del territorio che riguarda tutta l’Emilia-Romagna, per una spesa prevista di 1,9 miliardi di euro. Di questi circa 220 milioni riguardano cantieri già in corso.

Nell’attesa che i decreti siano convertiti in legge «abbiamo bisogno di concentrarci subito – spiega Irene Priolo, vicepresidente della Regione Emilia-Romagna e assessore alla Protezione civile - sulle spese urgenti da mettere in campo.
Parallelamente dobbiamo lavorare su una struttura organizzativa che si interfacci con quella commissariale.  Nell’estate procederemo con i cantieri urgenti, ma i lavori a più velocità dovranno andare avanti tutti parallelamente. L’Emilia-Romagna chiede velocità e che le cose siano fatte bene».

Al termine dell’incontro, il commissario Figliuolo, con la vicepresidente Priolo e il sindaco de Pascale si è recato in visita all’azienda Unigrà di Conselice dove gli impianti sono stati allagati per giorni. Si tratta di un’impresa di lavorazione e trasformazione di prodotti alimentari con connesso impianto per rifiuti non pericolosi prodotti in proprio e sito per la produzione di energia.
Negli ultimi giorni di maggio Arpae aveva effettuato campionamenti presso la ditta Unigrà che avevano rilevato concentrazioni entro i limiti previsti e l’azienda ha potuto procedere con la pulizia e il ripristino delle apparecchiature aziendali.
mvv


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