Cronaca
Gli animalisti raccolgono 30mila firme a tutela dei daini di Classe
Nella pineta sono comparsi anche nove lupi. "Sono risorse naturali"
17 gennaio 2023 - La rete di associazioni 'Tutela daini della pineta di Classe e Lido di Volano' ha raccolto circa 30mila firme per salvare glu ungulati che popolano le due aree verdi.
"Quasi dieci anni sono trascorsi - spiegano gli animalisti - dal tempo in cui centinaia di attivisti provenienti da tutta Italia fermarono i fucili pronti a uccidere i daini della pineta di Classe, ma l'amore dei cittadini e la mobilitazione per salvarli cresce ogni giorno. Con un impegno di mesi che ha coinvolto volontari da tutte le parti della Regione, quasi 6mila firme cartacee sono state raccolte da Rimini a Parma, con punte altissime nel Ravennate e nel Ferrarese".
Gli ambientalisti parlano anche di successo per la petizione online, rivolta solo ai non residenti in regione, che ha raccolto 23mila sottoscrizioni.
"Sono quasi 30mila le firme per chiedere alla Regione il ritiro della delibera "ammazza daini" 140/2021 e l'installazione di dissuasori lungo le strade-dicono le associazioni. In questi giorni viene riportato dalla cronaca un presunto incidente lungo la statale Adriatica causato da fauna selvatica: ci chiediamo con quale incoscienza le istituzioni attendano a braccia conserte".
Il lavoro degli attivisti non si fermerà qui. "Fino a che la delibera 140 non verrà ritirata e non si passerà a misure di prevenzione adeguate vicino alle arterie stradali e ai campi coltivati, la battaglia di civiltà non avrà fine. Ricordiamo anche che nella pineta di Classe sono comparsi nove lupi, e almeno tre ne sono stati avvistati nel Ferrarese; una volta eliminati i daini, la Regione intende armarsi anche contro di loro?".
Secondo gli ambientalisti, "i daini sono una risorsa naturale, possono diventare attrazione turistica ineguagliabile; la loro vita è in pineta e non dentro un recinto o in un piatto. Un grazie grandissimo a tutti coloro (cittadini, volontari, esercenti, associazioni) che si sono attivati per dare voce a chi non ne ha e per gridare la bellezza di una natura viva e non asservita sempre e comunque ai progetti di sfruttamento e speculazione dell'uomo".
© copyright la Cronaca di Ravenna
"Quasi dieci anni sono trascorsi - spiegano gli animalisti - dal tempo in cui centinaia di attivisti provenienti da tutta Italia fermarono i fucili pronti a uccidere i daini della pineta di Classe, ma l'amore dei cittadini e la mobilitazione per salvarli cresce ogni giorno. Con un impegno di mesi che ha coinvolto volontari da tutte le parti della Regione, quasi 6mila firme cartacee sono state raccolte da Rimini a Parma, con punte altissime nel Ravennate e nel Ferrarese".
Gli ambientalisti parlano anche di successo per la petizione online, rivolta solo ai non residenti in regione, che ha raccolto 23mila sottoscrizioni.
"Sono quasi 30mila le firme per chiedere alla Regione il ritiro della delibera "ammazza daini" 140/2021 e l'installazione di dissuasori lungo le strade-dicono le associazioni. In questi giorni viene riportato dalla cronaca un presunto incidente lungo la statale Adriatica causato da fauna selvatica: ci chiediamo con quale incoscienza le istituzioni attendano a braccia conserte".
Il lavoro degli attivisti non si fermerà qui. "Fino a che la delibera 140 non verrà ritirata e non si passerà a misure di prevenzione adeguate vicino alle arterie stradali e ai campi coltivati, la battaglia di civiltà non avrà fine. Ricordiamo anche che nella pineta di Classe sono comparsi nove lupi, e almeno tre ne sono stati avvistati nel Ferrarese; una volta eliminati i daini, la Regione intende armarsi anche contro di loro?".
Secondo gli ambientalisti, "i daini sono una risorsa naturale, possono diventare attrazione turistica ineguagliabile; la loro vita è in pineta e non dentro un recinto o in un piatto. Un grazie grandissimo a tutti coloro (cittadini, volontari, esercenti, associazioni) che si sono attivati per dare voce a chi non ne ha e per gridare la bellezza di una natura viva e non asservita sempre e comunque ai progetti di sfruttamento e speculazione dell'uomo".
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