Il vento spinge al largo surfista con il wing-foil, salvato dalla Guardia costiera | la CRONACA di RAVENNA

Il vento spinge al largo surfista con il wing-foil, salvato dalla Guardia costiera

L'uomo avvistato da un cittadino che si trovava in cima alla diga che ha poi lanciato l'allarme

11 gennaio 2023 - Nel primo pomeriggio di ieri (martedì 10 gennaio), la Sala Operativa della Capitaneria di Porto - Guardia Costiera di Ravenna è stata allertata da un cittadino che, stazionando nei pressi del fanale verde della diga nord del porto, aveva notato, in lontananza un surfista alla deriva, sospinto verso il largo a causa del forte vento di terra.

La Guardia costiera ha fatto uscire in mare la motovedetta SAR CP328, specializzata nel soccorso in mare. Il surfista è stato raggiunto in pochi minuti e trasferito in sicurezza presso lo scalo di Marina di Ravenna.

La brutta avventura ha coinvolto un uomo di 56 anni di Imola: ha affermato di essere rimasto alla deriva per circa un’ora poiché, a causa del vento proveniente da terra e della stanchezza accumulata, non riusciva più a ritornare a riva, verso le spiagge di Porto Corsini, da dove aveva preso il largo da solo.

L'uomo praticava surf con il wing-foil”, una nuova disciplina nata dalla fusione di surf, kitesurf e sup, ossia una tavola molto performante dotata di ampia deriva e di una ala gonfiabile, che consente di raggiungere, in particolari condizioni, anche i 31 nodi di velocità.

Dalla vicenda, emerge l’intelligente intuizione del cittadino che ha allertato la Guardia Costiera appena si è reso conto della potenziale situazione di pericolo, restando sul posto sino all’arrivo dei militari, per non perdere di vista il malcapitato, per come anche espressamente richiesto dalla Sala Operativa, essendo i “natanti da spiaggia” privi di qualsiasi dotazione di soccorso e di mezzi di comunicazione.

La Guardia costiera si raccomanda a coloro che intendono effettuare gli sport acquatici di impiegare idonee attrezzature tecniche, in particolare di equipaggiamenti per difendersi dai rischi di ipotermia, ed evitare di esporsi ai pericoli, valutando sempre bene le condizioni meteo-marine e avendo cura di farsi assistere da altri amici e conoscenti, almeno da terra, proprio per poter allertare prontamente i soccorsi, in caso di concreto pregiudizio per la salvaguardia della vita umana in mare.


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