Economia
I sindacati tornano in piazza: "Nuove diseguaglianze con inflazione e caro bollette"
Le proposte riguardano la moratoria sulle quote di ammortamento dei mutui, ammortizzatori sociali per la crisi energetica, l'impegno delle multiutility
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L’iniziativa – alla quale prenderanno parte delegazioni ravennati di lavoratori e pensionati - sarà introdotta da Filippo Pieri, segretario generale dalla Cisl Emilia Romagna e sarà moderata da Giuliano Zignani, segretario generale della Uil Emilia Romagna. Sono previsti interventi di delegate e delegati e le conclusioni saranno affidate a Francesca Re David, segretaria nazionale Cgil.
“Negli ultimi mesi è crollato il potere d’acquisto di lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati – spiegano Cgil, Cisl, Uil -. L’inflazione e il caro-bollette non colpiscono tutti allo stesso modo: siamo di fronte a un nuovo e insopportabile aumento delle disuguaglianze. Le conseguenze di questa crisi non possono essere scaricate ancora una volta su lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati. Servono risposte immediate all’emergenza con azioni efficaci contro il caro energia, a tutela del lavoro, del welfare e dei diritti. Serve un metodo condiviso, che affermi il coinvolgimento preventivo e la partecipazione attiva delle organizzazioni sindacali a tutti i livelli territoriali, in merito alle scelte da compiere su questi temi”.
Le proposte dei sindacati.
Per casa, welfare e diritti di cittadinanza i sindacati propongono: moratoria sulle quote di ammortamento dei mutui; aumento dei fondi per l’affitto e per la morosità incolpevole; coinvolgimento delle multiutilities e degli enti locali in qualità di azionisti, con l’obiettivo di realizzare la riconversione energetica e la responsabilità sociale nell’utilizzo degli utili, rafforzando il rapporto con il territorio; rafforzamento dei servizi sociali contro povertà ed esclusione sociale; no aumenti dei costi per accesso ai servizi pubblici
Per il lavoro, le proposte di Cgil, Cisl, Uil sono: ammortizzatori sociali per la crisi energetica; rinnovo dei contratti nazionali di lavoro per recuperare il potere d’acquisto; aumenti salariali con la contrattazione aziendale; riconoscere i costi energetici ai lavoratori in smart working; rispettare gli impegni del Patto per il Lavoro e per il Clima con momenti di confronto preventivo anche nella gestione delle crisi nei territori; no ad atti unilaterali nelle crisi di impresa.
Contro il caro energia, bisogna: superare la speculazione; tassare gli extra-profitti per redistribuire le risorse; accelerare la transizione energetica e investire nelle rinnovabili; nuove politiche industriali per la transizione digitale ed ecologica; responsabilizzare le multiutilities regionali; moratoria sui distacchi di luce e gas; rateizzazione delle bollette.
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