Fatture false per incassare un ingente bonus facciate | la CRONACA di RAVENNA

Fatture false per incassare un ingente bonus facciate

Fittizio credito fiscale di 190mila euro e indebito risparmio di imposte per 450mila

20 ottobre 2022 - Un imprenditore lughese del settore edile, anche grazie a un vorticoso giro di fatture false scambiate tra le imprese del suo gruppo, è riuscito a creare un fittizio credito fiscale relativo al “bonus facciate” per circa 190.000 euro e a conseguire negli ultimi anni un indebito risparmio di imposte per un importo complessivo stimato in oltre 450.000 euro.
Lo hanno scoperto le Fiamme Gialle della Tenenza di Lugo.

In particolare, le indagini hanno preso le mosse dall’ispezione di una prima azienda del gruppo, risultata ancora operativa, ma che dal 2018 in poi non aveva più presentato le dichiarazioni fiscali, diventando così per il Fisco un evasore totale. Anche per gli anni precedenti, poi, veniva accertata l’irregolare tenuta dell’impianto contabile e l’utilizzo di fatture false. L’attività ispettiva si è conclusa quindi con la constatazione di imposte evase per oltre 220.000 euro.

I Finanzieri hanno deciso di estendere il controllo anche alle altre imprese gestite dallo stesso imprenditore edile e hanno accertato così l’emissione e l’utilizzo di altre fatture false e in particolare come, a fronte di fatture emesse per oltre 2 milioni di euro riguardanti il rifacimento di un capannone industriale con utilizzo del cosiddetto “bonus facciate” al 90%, una delle società del gruppo avesse sovrafatturato i lavori indicati in fattura, gonfiando i prezzi delle materie prime e della manodopera, al solo scopo di far beneficiare a un'altra impresa collegata un indebito credito d’imposta ai danni dell’erario.

Al termine delle attività ispettive, è stato quindi segnalato il volume d’affari complessivamente sottratto a tassazione all’Agenzia delle Entrate, che provvederà al recupero delle imposte evase e alla irrogazione delle relative sanzioni, mentre gli amministratori delle società interessate sono state denunciati all'autorità giudiziaria con l’accusa di omessa dichiarazione fiscale, frode fiscale e indebita percezione di erogazioni pubbliche.
Inoltre, essendo alcuni dei fatti contestati commessi dal 2020 in poi, sono state segnalate alla Procura della Repubblica anche le stesse società coinvolte nella frode, che dovranno risponderne anche con il loro patrimonio.

Si è infatti trattato di una delle prime applicazioni nella provincia di Ravenna della recente riforma del diritto tributario che ha previsto l’inserimento anche delle frodi fiscali nel novero dei reati per i quali sono responsabili anche gli enti che hanno beneficiato delle condotte delittuose poste in essere dai loro amministratori, e non solo gli autori materiali dei reati. 


© copyright la Cronaca di Ravenna
CONDIVIDI

Altro da:
Cronaca

Medicina riproduttiva, gli ospedali di Forlì e Lugo sui Rai 1

Il servizio andrà in onda giovedì 25 luglio nel programma "Noos" di Alberto Ange ...

Medicina riproduttiva, gli ospedali di Forlì e Lugo sui Rai 1

Il servizio andrà in onda giovedì 25 luglio nel programma "Noos" di Alberto Ange ...

Cervia, dopo la pioggia pulizia straordinaria di strade e marciapiedi

Interviene Hera con spazzatrici e soffioni

Cervia, dopo la pioggia pulizia straordinaria di strade e marciapiedi

Interviene Hera con spazzatrici e soffioni

Proteste per i pini abbattuti in via Maggiore

«È un danno alla salute, alla vivibilità delle città sempre più roventi, al decoro, ...

Proteste per i pini abbattuti in via Maggiore

«È un danno alla salute, alla vivibilità delle città sempre più roventi, al decoro, ...

CNA parti