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Il Csi: "Pronti a ripartire". Ma scoppia il caso palestre
Il comitato proporrà tutti i campionati a squadre
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04 agosto 2020 - “Proporremo tutti i nostri campionati a squadre”. L’annuncio è del presidente del comitato territoriale Csi Ravenna-Lugo Alessandro Bondi; pur in presenza delle tante problematiche e delle numerose incertezze legate alla partenza della nuova stagione sportiva, il presidente territoriale lancia un messaggio di speranza alle sue 117 società affiliate e ai suoi 20613 tesserati.
“In realtà non ci siamo mai fermati. Ci siamo sempre attenuti alle norme e non abbiamo improvvisato nulla, tanto che là dove non si poteva riprendere l’attività in mancanza dei requisiti necessari per garantire la piena sicurezza abbiamo deciso di rimandare o sospendere. Continueremo a rispettare le norme vigenti e quelle nuove che verranno eventualmente.
In queste settimane abbiamo mantenuto, attraverso le varie commissioni, contatti costanti e continui con le nostre società per raccogliere le loro esigenze, ascoltare le loro problematiche e provare a risolverle e per capire anche come potranno ripartire”.
La diffusione del Covid-19 ha costretto anche il Csi a chiudere anticipatamente tutti i suoi campionati a squadre – “che però ufficialmente non abbiamo ancora annullato” – e le manifestazioni ed eventi in calendario, tra cui la classicissima Due Giorni Mare, “che formalmente non abbiamo ancora rinunciato a organizzare: stiamo valutando se e come riproporla”, e indotto a ripensare e riprogettare il modo di fare attività, ma nel periodo di lockdown la presenza del Csi si è comunque notata. Dagli e-sport e dai corsi allenatori condivisi con i comitati di Modena e Firenze, ai progetti Safe Sport (su scala nazionale) e Sport, Salute e Disabilità, dal Cre estivo spostato all’interno della scuola Camerani, fino all’ampio ventaglio di attività fisica all’aperto con il progetto Ravenna Park Training, condotto in collaborazione con Gym Academy e Ravenna Runners Club, il Csi è riuscito comunque a garantire un’attività nel pieno rispetto delle norme di sicurezza e dei vari protocolli.
Ora si lavora per settembre quando aprirà ufficialmente l’annata sportiva 2020/21: uno degli snodi cruciali sarà la disponibilità delle palestre: “Non sappiamo ancora nulla – ammette Bondi – il Comune ci sta lavorando e noi attendiamo sviluppi: senza palestre è difficile accontentare le società e portare avanti i corsi, gli allenamenti, le iniziative e gli eventi che di solito facciamo. Speriamo quanto prima di avere risposte in merito”.
© copyright la Cronaca di Ravenna
“In realtà non ci siamo mai fermati. Ci siamo sempre attenuti alle norme e non abbiamo improvvisato nulla, tanto che là dove non si poteva riprendere l’attività in mancanza dei requisiti necessari per garantire la piena sicurezza abbiamo deciso di rimandare o sospendere. Continueremo a rispettare le norme vigenti e quelle nuove che verranno eventualmente.
In queste settimane abbiamo mantenuto, attraverso le varie commissioni, contatti costanti e continui con le nostre società per raccogliere le loro esigenze, ascoltare le loro problematiche e provare a risolverle e per capire anche come potranno ripartire”.
La diffusione del Covid-19 ha costretto anche il Csi a chiudere anticipatamente tutti i suoi campionati a squadre – “che però ufficialmente non abbiamo ancora annullato” – e le manifestazioni ed eventi in calendario, tra cui la classicissima Due Giorni Mare, “che formalmente non abbiamo ancora rinunciato a organizzare: stiamo valutando se e come riproporla”, e indotto a ripensare e riprogettare il modo di fare attività, ma nel periodo di lockdown la presenza del Csi si è comunque notata. Dagli e-sport e dai corsi allenatori condivisi con i comitati di Modena e Firenze, ai progetti Safe Sport (su scala nazionale) e Sport, Salute e Disabilità, dal Cre estivo spostato all’interno della scuola Camerani, fino all’ampio ventaglio di attività fisica all’aperto con il progetto Ravenna Park Training, condotto in collaborazione con Gym Academy e Ravenna Runners Club, il Csi è riuscito comunque a garantire un’attività nel pieno rispetto delle norme di sicurezza e dei vari protocolli.
Ora si lavora per settembre quando aprirà ufficialmente l’annata sportiva 2020/21: uno degli snodi cruciali sarà la disponibilità delle palestre: “Non sappiamo ancora nulla – ammette Bondi – il Comune ci sta lavorando e noi attendiamo sviluppi: senza palestre è difficile accontentare le società e portare avanti i corsi, gli allenamenti, le iniziative e gli eventi che di solito facciamo. Speriamo quanto prima di avere risposte in merito”.
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