Cultura
«La poesia è come un treno». Per la Giornata mondiale della poesia del 21 marzo, versi e suggestioni da vagoni in viaggio
Il poeta forlivese Davide Rondoni ha preso parte a questa iniziativa di Ferrovie dello Stato recandosi su un Freccia rossa da Bologna a Venezia. A salire a bordo dei treni anche altri quattro poeti
21 marzo 2022 - Sono nato davanti a una stazione, a Forlì. Pablo Neruda era figlio di un ferroviere e lo era anche uno dei miei maestri, Mario Luzi. E Treno di parole si intitola un documentario sul poeta romagnolo Raffaello Baldini, viaggiatore e poeta del treno.
Quante poesie sono nate sui vagoni, quante ambientate sui treni e in ogni angolo del mondo. E dal finestrino il mondo quanto ha ispirato, quanto ha parlato ai poeti. Credo che molti abbiano scoperto una strana spinta a scrivere in versi vedendo il mondo muoversi in quel riquadro, suscitando nostalgie, attese, presentimenti.
I treni portano tutta l'umanità con le sue meraviglie, i suoi dolori, i malori e le grazie. A tutto questo la poesia offre voce, è conoscenza artistica della vita. Non si prende un treno senza destinazione. E così anche la poesia mette a fuoco un destino per la vita.
Con queste parole parte il viaggio in treno da Bologna a Venezia del poeta forlivese Davide Rondoni che ha preso parte a questa iniziativa di Ferrovie dello Stato per la Giornata mondiale della Poesia, una ricorrenza istituita dall’UNESCO nel 1999 per promuovere e valorizzare questa forma di comunicazione così universale in grado di veicolare un messaggio di pace, di scambio interculturale, di dialogo tra i popoli.
A salire a bordo dei treni altri quattro poeti - Erika Di Felice, Denata Ndreca, Flaminia Colella e Melania Panico – che hanno viaggiato fra Roma e Velletri, Firenze e Roma, Pescara e Vasto, Napoli e Salerno.
Si possono ascoltare su FS News_Giornata mondiale della Poesia 2022.
© copyright la Cronaca di Ravenna
Quante poesie sono nate sui vagoni, quante ambientate sui treni e in ogni angolo del mondo. E dal finestrino il mondo quanto ha ispirato, quanto ha parlato ai poeti. Credo che molti abbiano scoperto una strana spinta a scrivere in versi vedendo il mondo muoversi in quel riquadro, suscitando nostalgie, attese, presentimenti.
I treni portano tutta l'umanità con le sue meraviglie, i suoi dolori, i malori e le grazie. A tutto questo la poesia offre voce, è conoscenza artistica della vita. Non si prende un treno senza destinazione. E così anche la poesia mette a fuoco un destino per la vita.
Con queste parole parte il viaggio in treno da Bologna a Venezia del poeta forlivese Davide Rondoni che ha preso parte a questa iniziativa di Ferrovie dello Stato per la Giornata mondiale della Poesia, una ricorrenza istituita dall’UNESCO nel 1999 per promuovere e valorizzare questa forma di comunicazione così universale in grado di veicolare un messaggio di pace, di scambio interculturale, di dialogo tra i popoli.
A salire a bordo dei treni altri quattro poeti - Erika Di Felice, Denata Ndreca, Flaminia Colella e Melania Panico – che hanno viaggiato fra Roma e Velletri, Firenze e Roma, Pescara e Vasto, Napoli e Salerno.
Si possono ascoltare su FS News_Giornata mondiale della Poesia 2022.
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