Cronaca
Trasportatori e facchini al lavoro nonostante fossero in cassa integrazione
Operazione della Guardia di Finanza. Verificate le posizioni di 22 dipendenti
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22 dicembre 2021 - Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Ravenna hanno controllato una società faentina che ha richiesto e ottenuto i fondi della Cassa Integrazione Guadagni e dell’assegno “Covid-19” erogato dal Fondo di Integrazione Salariale (FIS), con riguardo a numerosi lavoratori impiegati come trasportatori e facchini.
Gli approfondimenti investigativi svolti dai finanzieri della Compagnia di Faenza, anche mediante l’analisi di alcuni file rinvenuti ed estrapolati dai computer aziendali, hanno permesso di individuare documentazione extracontabile attestante la presenza lavorativa per complessive 388 ore di 22 dipendenti mentre ufficialmente questi venivano dichiarati assenti perché in cassa integrazione.
Concluse le attività ispettive, l’amministratore della società è stato sanzionato si sensi del Codice Penale e le condotte illecite sono state segnalate al competente ufficio dell’INPS, per il recupero delle somme indebitamente percepite dall’impresa.
L’attività svolta dalla Compagnia si inquadra nella costante azione di prevenzione e contrasto dei fenomeni illeciti connessi alla perdurante fase di emergenza sanitaria, tesi a verificare che nessuno possa approfittare illecitamente delle misure straordinarie di finanza pubblica previste a sostegno delle imprese e delle famiglie.
© copyright la Cronaca di Ravenna
Gli approfondimenti investigativi svolti dai finanzieri della Compagnia di Faenza, anche mediante l’analisi di alcuni file rinvenuti ed estrapolati dai computer aziendali, hanno permesso di individuare documentazione extracontabile attestante la presenza lavorativa per complessive 388 ore di 22 dipendenti mentre ufficialmente questi venivano dichiarati assenti perché in cassa integrazione.
Concluse le attività ispettive, l’amministratore della società è stato sanzionato si sensi del Codice Penale e le condotte illecite sono state segnalate al competente ufficio dell’INPS, per il recupero delle somme indebitamente percepite dall’impresa.
L’attività svolta dalla Compagnia si inquadra nella costante azione di prevenzione e contrasto dei fenomeni illeciti connessi alla perdurante fase di emergenza sanitaria, tesi a verificare che nessuno possa approfittare illecitamente delle misure straordinarie di finanza pubblica previste a sostegno delle imprese e delle famiglie.
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