Cronaca
Imbrattano i muri della Classense, e non solo, con scritte offensive contro una ragazza. Perquisizioni e due denunciati
Le indagini della Polizia Locale hanno consentito di individuare gli autori
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02 novembre 2021 - Hanno imbrattato i muri della Classense e anche quelli di privati con scritte offensive e oltraggiose ai danni di una ragazza, ma la Polizia locale ha effettuato, alle prime luci dell'alba, diverse perquisizioni a Ravenna e a Punta Marina, individuando gli autori.
Gli autori del gesto sono un 34enne di origine russa residente a Ravenna, denunciato a piede libeo per imbrattamenti in concorso con un amico, un 31enne ravennate. Sul 34enne pendeva già un a denuncia per stalking, presentata dalla ex.
Le indagini sono partite su iniziativa dagli agenti della Polizia locale, anche perché la biblioteca Classense è un edificio pubblico connotato da un alto valore culturale e turistico. Le immediate ricerche hanno permesso di identificare in breve tempo i due possibili autori, uno di origini italiana e uno di origini ucraina, grazie anche alla collaborazione con la Procura di Ravenna.
Attraverso le perquisizioni dei giorni scorsi, gli agenti hanno avuto modo di recuperare, oltre agli indumenti indossati dai presunti autori ripresi dalle telecamere di video sorveglianza della Classense, anche la bomboletta utilizzata per realizzare gli imbrattamenti.
Gli agenti si sono attivati in esecuzione a un decreto emesso dalla Procura. Le indagini sono coordinate dal Pubblico ministero Monica Gargiulo.
© copyright la Cronaca di Ravenna
Gli autori del gesto sono un 34enne di origine russa residente a Ravenna, denunciato a piede libeo per imbrattamenti in concorso con un amico, un 31enne ravennate. Sul 34enne pendeva già un a denuncia per stalking, presentata dalla ex.
Le indagini sono partite su iniziativa dagli agenti della Polizia locale, anche perché la biblioteca Classense è un edificio pubblico connotato da un alto valore culturale e turistico. Le immediate ricerche hanno permesso di identificare in breve tempo i due possibili autori, uno di origini italiana e uno di origini ucraina, grazie anche alla collaborazione con la Procura di Ravenna.
Attraverso le perquisizioni dei giorni scorsi, gli agenti hanno avuto modo di recuperare, oltre agli indumenti indossati dai presunti autori ripresi dalle telecamere di video sorveglianza della Classense, anche la bomboletta utilizzata per realizzare gli imbrattamenti.
Gli agenti si sono attivati in esecuzione a un decreto emesso dalla Procura. Le indagini sono coordinate dal Pubblico ministero Monica Gargiulo.
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